Catharanthus roseus
scheda colturale

Tecnica e suggerimenti di coltivazione per il Catharanthus roseus

Guida alla coltivazione della Vinca (Catharanthus roseus)

  • Conosciuta come Vinca del Madagascar, il Catharanthus roseus è una pianta perenne originaria dell’omonima isola, ma naturalizzata in molte regioni a clima tropicale.

  • La Vinca viene coltivata come annuale da vaso fiorito ed aiuola grazie alla sua resistenza al caldo e alla sua abbondante, prolungata e rigogliosa fioritura estiva. La propagazione, effettuata da ditte specializzate in riproduzione di giovani piante tramite semine, avviene in

La Vinca del Madagascar è apprezzata per la resistenza al caldo e l'abbondante fioritura

Fasi Colturali Chataranthus roseus

Per il dettaglio della concimazione nelle varie fasi, fare riferimento al menu “Fasi Colturali & Prodotti”

Substrato

  • Utilizzare un substrato molto drenante con una bassa concimazione di base.
  • Il pH del substrato dovrebbe essere attorno 5,5-6,0. Importante mantenere il pH su questi valori per evitare carenze di ferro.
  • Mantenere una EC del substrato inferiore a 1000 uS/m (diluizione terriccio:acqua =1:2).

Acqua

  • L’acqua di irrigazione condiziona la coltura: in particolare l’acqua dura tenderà ad alzare il pH bloccando l’assimilazione del ferro di cui la pianta è particolarmente esigente, portando di conseguenza ad un ingiallimento delle foglie per clorosi ferrica. Controllare il pH dell’acqua e nel caso di acque dure intervenire con acidi o fertilizzanti specifici per acque dure.
  • Con acque dolci gli idrosolubili consigliati sono: Peters Excel CalMag Finisher 14-5-21+7CaO+2MgO+ME (o in alternativa Universol SW213R 14-7-22+5CaO+2MgO+ME) e a seguire Peters Professional Potassium Booster 13-0-45+ME.
  • Con acque dure gli idrosolubili consigliati sono: Hard Water Finisher 15-10-26+2MgO+ME (in alternativa Universol 11-10-28+2MgO+ME) e a seguire Peters Professional Potassium Booster 13-0-45+ME.
  • Irrigare moderatamente: l’eccesso idrico causa rapidamente l’ingiallimento delle foglie e blocca la crescita.

Luminosità e temperatura

  • Mantenere i livelli di luminosità più elevati possibile.
  • Mantenere una temperatura minima di 18-20° C fino all’avvenuta radicazione; temperature inferiori a 15°C a livello radicale possono provocare fenomeni di clorosi fogliare.
  • Durante la coltivazione mantenere temperature notturne intorno a 16-18°C e diurne di 21-24°C.

Consigli tecnici

  • Il ferro necessario alla pianta può essere fornito tramite l’utilizzo di Micromax Premium o in alternativa con due tre interventi con chelato di ferro.
  • Controllare con attenzione la gestione dell’acqua e l’umidità ambientale della serra. Problemi fungini sono strettamente correlati a ristagni idrici, alta umidità (ambientale o sulle foglie) ed errata densità di coltivazione.
  • L’impiego dell’agente umettante H2Gro può facilitare un’equilibrata distribuzione dell’acqua nel vaso.
  • Shelf life: l’utilizzo di Osmocote in coltivazione garantisce il sostentamento della pianta anche in post vendita. In alternativa si consiglia l’uso di Hicure in fertirrigazione al dosaggio 250 ml/100 litri d’acqua eseguendo 2 interventi durante la coltivazione.

Fasi colturali & Prodotti

Si possono avere due approcci di concimazione:

1) 50% cessione controllata e 50% fertirrigazione

Miscelare al substrato Osmocote 5 16-8-12+2,2MgO+ME 3-4 mesi o Osmocote Mini 3-4 mesi o in alternativa Osmocote Exact High K 12-8-19+1,9 MgO 3-4 mesi a un dosaggio di 0,7-1 g/l e aggiungendo 150-300 g/m3 di Micromax Premium.

2) Con sola fertirrigazione

In questa fase iniziale si sconsigliano fertirrigazioni fino a quando l’apparato radicale della pianta non si sarà sviluppato all’interno del vaso.

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A seconda dell’approccio di concimazione prescelto si avranno due scenari:

1) Se si è optato per un apporto del 50% con la cessione controllata si può utilizzare Peters Professional Poinsettia Mix 17-7-27+2MgO+ME e a seguire Peters Professional Potassium Booster 13-0-45+ME con i seguenti dosaggi:
– fertirrigazione continua 0,4-0,6 g/l
– fertirrigazione flusso-riflusso 0,3-0,5 g/l
– fertirrigazione periodica (2 volte/sett.) 0,8-1 g/l.

2) Se si è optato per la sola fertirrigazione si possono usare (con acque normali) Peters Professional Winter Grow Special 20-10-20+ME e a seguire Peters Professional Poinsettia Mix 17-07-27+2MgO+ME ai seguenti dosaggi:
– fertirrigazione continua 0,5-0,75 g/l
– fertirrigazione flusso-riflusso 0,4-0,8 g/l
– fertirrigazione periodica (2 volte/sett.) 1-1,5 g/l.

Nota: in caso di acque dolci o dure, vedere le indicazioni di concimazione nella sezione “Note dagli specialisti”.

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Per la fase di fioritura continuare la concimazione in fertirrigazione come per la fase vegetativa. Integrare la nutrizione con chelati di ferro per prevenire la clorosi a meno che non sia stato usato Micromax Premium al momento della preparazione del substrato.

Qualora ci sia la necessità di mantenere piante già formate e fiorite si consiglia l’uso di Peters Professional
Potassium Booster 13-0-45+ME o in alternativa Universol Special 104 9-3-39+3,5 MgO+ME.

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Il grafico riportato in questa scheda è generico ed esemplificativo. Per una consulenza su misura, contatta il tuo referente ICL. Prima di un utilizzo generalizzato del prodotto, modifica del dosaggio o del metodo di applicazione, si raccomanda di eseguire delle prove su piccola scala. Dal momento che le circostanze possono variare e che l’applicazione del prodotto non avviene sotto il nostro controllo, ICL non può essere ritenuta responsabile per eventuali risultati negativi.

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Problemi fitopatologici

  • Il controllo degli Acari deve essere costante durante tutto il ciclo produttivo.
    È possibile sia una lotta chimica che biologica (lanci predatori).

  • Insetti pericolosi sia per il danno diretto che indiretto in quanto vettori di virus.
    Monitoraggio della presenza tramite trappole adesive blu. Importante agire tempestivamente con strumenti di difesa.

  • Oltre che arrecare un danno fisico/estetico sono pericolosi in quanto vettori di Virus.
    È possibile sia la lotta chimica che biologica.

  • Scompensi idrici, ristagni e chiome che rimangono bagnate a lungo, favoriscono l’attacco fungino: prestare molta attenzione ai periodi in cui il terriccio asciuga poco e ad eventuali ingiallimenti che potrebbero essere erroneamente attribuiti a problemi nutrizionali ma che in realtà sono sintomi di attacchi fungini. Allontanare immediatamente dalla coltivazione le piante infette.

  • L’unica difesa è la prevenzione, risulta quindi importante applicare tutte le norme sanitarie necessarie per controllare i vettori dei virus (controllo delle colture precedenti, disinfezione serre, eliminazione piante infestanti, controllo insetti ecc.).

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