Coloranti e pigmenti per prato: funzione e utilità per i tappeti erbosi

Coi pigmenti si ridà immediata colorazione al tappeto erboso e lo si protegge dai raggi UV

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I coloranti per tappeti erbosi esistono da anni sul mercato. Ma cosa è un colorante per prato? Questa generica definizione comprende prodotti con azioni diverse fra loro. Per comprenderli meglio vogliamo analizzare:

  • le differenze fra i meccanismi di azione
  • gli effetti
  • l’efficacia e i meccanismi per massimizzarla

Le 3 categorie di coloranti per tappeti erbosi

Volendo schematizzare, tutti i prodotti coloranti per prato rientrano in 3 categorie:

  1. pigmenti
  2. coloranti propriamente detti
  3. vernici

Le differenze principali tra questi tipi di prodotti coloranti, sono:

  • Leganti: la quantità di legante nel prodotto segna una prima differenza. Le vernici hanno quantità di legante che di solito comprendono tra il 10 e il 40% del prodotto concentrato, mentre i pigmenti ne hanno quantità molto inferiori.
  • Solubilità dei pigmenti: le vernici contengono per lo più pigmenti insolubili progettati per dare opacità. I pigmenti e i coloranti hanno pigmenti organici solubili, adatti a fornire colore pur mantenendo un’opacità molto bassa

Gli scienziati si son resi conto presto di come certi coloranti avessero un effetto benefico sullo stato di salute dell’erba. Queste osservazioni portarono a studiare e a comprendere a fondo l’influenza di questi prodotti sull’assorbimento della luce.

Effetti sulla salute dell’erba dei coloranti per prato

Le particelle di luce contengono l’energia che viene utilizzata dal processo fotosintetico. La radiazione utile comprende i colori dello spettro della luce: viola, blu, verde, giallo, arancione e rosso. La luce blu e la luce rossa sono quelle usate più efficientemente dalla clorofilla per sostenere la crescita e lo sviluppo delle piante.

Tuttavia, le piante assorbono luce solo fino ad un certo livello, oltre al quale subentrano stress che provocano un fenomeno noto come fotoinibizione: di fatto, la capacità fotosintetica della pianta diminuisce. Questo avviene perché i raggi UV e l’eccesso di luce provocano la formazione di radicali liberi nella pianta: molecole altamente reattive che attaccano e distruggono membrane cellulari e proteine, tra cui la clorofilla.

I coloranti e pigmenti per tappeto erboso non sono solo make-up

Utilizzare pigmenti colorati non ha solo un valore estetico. Lo dimostrano studi sugli effetti della luce sui tappeti erbosi. Il “punto di saturazione della luce” è il punto in cui la luce supplementare cessa di aumentare ulteriormente il tasso fotosintetico. Dopo questo punto si è più a rischio fotoinibizione.
La quantità di luce che le piante possono effettivamente utilizzare varia da specie per specie. Ad esempio le curve di risposta alla luce mostrano che le microterme (C3) raggiungono il punto di saturazione della luce ad un livello che è

  • da 4 a 7 volte inferiore all’intensità luminosa di una giornata estiva
  • da 3 a 5 volte inferiore all’intensità di una giornata nuvolosa ma luminosa

I pigmenti coloranti imitano le difese naturali dei pigmenti della piante, che producono carotenoidi, antociani, flavonoidi e cere per cuticole: questi pigmenti naturali non hanno però colore verde, e cromaticamente portano a colorazioni rosse o violette.

L’applicazione di un colorante modifica questa situazione, andando a creare un filtro sulla radiazione, un po’ come facciamo noi spalmando sulla pelle una crema con filtro solare.

E’ per queste ragioni che l’uso di un buon pigmento influisce sia sull’aspetto sia sulla salute dell’erba.

Massimizzare l’efficacia dei pigmenti coloranti

I pigmenti coloranti di qualità hanno effetti funzionali e contribuiscono alla qualità finale del tappeto erboso. Il momento dell’applicazione ha un’influenza elevata sul colore del tappeto erboso e sulle prestazioni dei pigmenti stessi:

  • durante l’estate fornisce protezione contro le alte intensità di luce e luce UV e aiuta a mantenere la desiderata colorazione verde
  • l’uso autunnale permette di mantenere più a lungo l’aspetto florido e il colore del manto erboso
  • l’utilizzo invernale e a inizio primavera consente di aumentare la temperatura delle piante e anticipare il recupero primaverile
  • l’uso in concomitanza di scarifiche e sabbiature contribuisce a mitigare l’effetto delle operazioni, ripristinando velocementre l’estetica e proteggendo l’erba in momenti di stress.

Fattori che influenzano il risultato della colorazione del tappeti erbosi

Tra altri elementi comuni, quelli che maggiormente determinano l’efficacia dei pigmenti coloranti sono

  • il colore preesistente del manto erboso
  • la presenza di umidità sulla superficie delle lamine fogliari
  • la temperatura dell’aria.

Colore preesistente: il colore del tappeto erboso al momento dell’applicazione influenza notevolmente l’effetto finale. Un aspetto da giallo a brunastro è solitamente correlato al livello di dormienza ma può essere il risultato di recenti stress (malattia o siccità) che hanno scolorito il manto erboso. Se il colorante viene applicato su tappeto erboso semi-dormiente, il colore sarà migliore. Per ottenere risultati ottimali, non aspettare che il tappeto erboso sia di colore marrone o paglierino. Il colore verde naturale del manto erboso in crescita attiva migliorerà notevolmente qualsiasi applicazione di colorante.

Umidità: premesso che i prodotti coloranti è meglio non siano applicati su tappeti in dormienza o in stress idrico, qualora queste siano le condizioni, l’umidità è utile perché aiuta a proteggere il colorante applicato dal potenziale assorbimento eccessivo, tipico di tessuti fogliari in tali condizioni. L’umidità può aumentare notevolmente la copertura del colorante e migliorare la colorazione del manto. Inoltre, i prodotti più viscosi beneficiano maggiormente dell’umidità fogliare rispetto a quelli con viscosità inferiore. L’umidità può essere indotta con un ciclo rapido di bagnatura o si può subordinare l’applicazione del colorante a un leggero evento piovoso, oppure si può operare al mattino presto in presenza di rugiada. Allo stesso tempo si tenga presente che un’irrigazione eccessiva può diluire l’applicazione e portare a un aspetto indesiderato.

Temperature: molti dei coloranti non si asciugano o non aderiscono bene se applicati a basse temperature. Per questo motivo sono sconsigliate applicazioni su lamine fogliari brinate o gelate, anche in considerazione dei possibili danni meccanici che l’applicazione stessa può causare. Temperature troppo basse non permettono un’adesione efficace alla foglia. Con temperature inferiori a zero il trasferimento del colorante dalle foglie ad un materiale assorbente (es. le divise sportive) raddoppia rispetto ad una applicazione fatta a 7°C. Come indicazione generale l’asciugatura del prodotto è completa dopo 1 ora dall’applicazione (con temperature superiori a 7-10°C).

La soluzione ICL per la colorazione e salute del tappeto erboso

Considerato quanto sopra, risulta chiaro che un programma di interventi cadenzati che comincia nel momento di massima ricettività del tappeto erboso, alle giuste temperature e con la giusta bagnatura fogliare è molto più efficace di un intervento sporadico, eseguito al solo scopo di ripristinare un danno estetico.

Ryder è IL pigmento per il tappeto erboso. Dà un incredibile effetto visivo e consente di gestire la luce, sfruttandola a vantaggio della crescita dell’erba. Si tratta di un pigmento verde di ultima generazione: stabile, molto concentrato, migliora l’aspetto del tappeto erboso e allo stesso tempo lo protegge dalle radiazioni UV e dall’eccessiva intensità luminosa

 

 

Pigmenti per tappeti erbosi e prati: un po’ di storia

I coloranti per tappeti erbosi fanno la loro comparsa negli anni ’50 del secolo scorso, per rispondere all’esigenza dell’industria cinematografica hollywoodiana di avere prati verdi in qualsiasi periodo dell’anno. I prati di macroterme, frequentissimi in California, hanno periodi di dormienza anche prolungati a seconda delle specie e dell’andamento meteo, con scarsa o nulla ritenzione del colore. Per ovviarvi l’industria del cinema iniziò ad usare vere e proprie vernici, molto opache e persistenti. Successivamente l’uso dei coloranti si diffuse sui tappeti erbosi ad uso sportivo per rispondere all’esigenza di conferire un colore verde brillante a tappeti erbosi che non lo erano, come nel caso dei campi sportivi in gramigna. I primi usi su microterme furono realizzati per nascondere danni localizzati o per conferire un colore piacevole a prati poco accattivanti come succede soprattutto in estate per danni da caldo, o prima del risveglio primaverile quando i danni da freddo non sono ancora stati rimpiazzati dalla crescita.

Le riprese televisive di grandi eventi sportivi fecero da traino a questa nuova modalità di operare, che si diffuse sempre più. Col tempo la ricerca ha sviluppato prodotti commerciali che conferiscono un colore piacevole, senza impedire però la normale funzione fotosintetica.

Oggi giorno la ricerca è riuscita a mettere a punto Ryder, un pigmento verde di ultima generazione, stabile e molto concentrato. Oltre a migliorare l’aspetto del tappeto erboso, lo protegge dalle radiazioni UV. Infatti non tutta l’energia solare è utile per la crescita dell’erba: parte di essa può danneggiare la pianta, provocando ustioni.

 

 

 

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