Coltivare la Carota
Consigli sulla nutrizione
A supporto della filiera italiana della carota, è stata studiata una specifica gestione nutrizionale.
I nostri consigli per coltivare al meglio la Carota(Daucus carota)
-
Si crede che le carote abbiano avuto origine nell'attuale Afghanistan e Iran. Le prime carote erano piccole e di colore viola o bianco. La carota arancione, come la conosciamo oggi, è stata sviluppata per la prima volta nei Paesi Bassi nel XVII secolo.
-
Le varietà vengono distinte in base alla forma del fittone in: corte, mezze lunghe e lunghe. Inoltre, si suddividono anche in base al colore. Tra quelle più diffuse troviamo la Mezza lunga di Nantes, Rossa d'Olanda, Chantenay e la Rossa di Parigi.
-
Predilige terreni leggermente acidi (pH ottimale 6,5), freschi, fertili e sciolti. Da evitare terreni pesanti e mal drenati. Nei terreni compatti (o ricchi di scheletro), le radici si biforcano, diventano legnose, pallide, e risultando in uno scarso valore commerciale.
-
Essendo coltivata prevalentemente in terreni sabbiosi e talvolta poveri di sostanza organica, la carota risulta particolarmente sensibile alle carenze sia di microelementi che di macroelementi, i quali devono essere apportati in maniera frazionata e preferibilmente in forme caratterizzate da elevata efficienza e resistenza al dilavamento.
-
Nelle prime fasi (emergenza - allungamento del fittone), la carota è moto sensibile agli sbalzi di umidità; gli eccessi o i ristagni causano marcescenza e spaccature. La mancanza provoca strozzature, deformazioni e limita la crescita. Un’irrigazione calibrata e costante influisce molto su qualità e quantità della produzione. Le condizioni ottimali di umidità si ottengono tramite irrigazione a pioggia.
Classificazione
Famiglia | Umbelliferae |
Genere | Daucus |
Specie | Daucus carota L. ssp. sativus |
Tecnica colturale
La carota è una pianta da rinnovo. Viste le dimensioni del seme, necessita di un’accurata preparazione pre-semina. La distribuzione viene eseguita a spaglio o a file (distanti 20 cm) in marzo-aprile.
La concimazione deve essere abbondante poiché si tratta di una coltura con alti fabbisogni nutritivi. Al momento del raccolto, le foglie restano sul terreno così da reintegrare parte degli elementi asportati. Fra due colture successive, è necessario un intervallo di due anni.
Requisiti nutrizionali
Assorbimento stimato dei nutrienti (kg/t):
Varietà precoci-medie -tardive (60 ton/ha) | N kg/ha | P2O5 kg/ha | K2O kg/ha | MgO kg/ha | CaO kg/ha |
---|---|---|---|---|---|
Foglie | 60 | 21 | 170 | 13 | 70 |
Radici | 80 | 12 | 151 | 8 | 18 |
Totale | 140 | 33 | 321 | 21 | 88 |
Carota tardiva e molto tardiva (140 kg/ha) | N kg/ha | P2O5 kg/ha | K2O kg/ha | MgO kg/ha | CaO kg/ha |
---|---|---|---|---|---|
Foglie | 40 | 9 | 97 | 17 | 126 |
Radici | 110 | 69 | 303 | 17 | 56 |
Totale | 150 | 78 | 400 | 34 | 182 |
I dati sopra riportati sono raccomandazioni che dipendono dai livelli di fertilità del terreno.
La carota è sensibile ad alti livelli di salinità, soprattutto nella fase della semina.
Ogni varietà di Carota può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative alla varietà che intendi coltivare per garantire le migliori condizioni di crescita. Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza.
Ruolo dei nutrienti
Azoto
L’Azoto, in base al periodo d’apporto e alla quantità applicata, influenza diversamente la resa e la qualità.
Diverse prove in campo hanno dimostrato che il massimo della produzione si è avuta a 200-220 Kg/ha di azoto (il massimo della produzione di radici commercializzabili, invece, è stato ottenuto con una dose di 80-100kg).
Per quanto riguarda la qualità, apporti precoci d’azoto favoriscono la produzione di carotene, mentre quelli tardivi aiutano una migliore conservazione del fogliame verde (facilitando la raccolta meccanica). In apporti moderati, l’azoto è un fattore di conservazione del raccolto finale.
Naturalmente, la quantità di azoto apportata varia in base alla varietà, alle caratteristiche del terreno e alle precedenti colture.
In caso di eccesso di azoto, compaiono delle macchie sulle radici e il contenuto di nitrati aumenta. In caso di carenza, la crescita è stentata, il fogliame si presenta di colore verde chiaro, per poi passare ad un colore giallastro. Infine, le foglie tendono ad arrossarsi e morire precocemente.
Fosforo
Il fosforo è uno degli elementi importanti per la germinazione dei semi e per un’uniforme ed anticipata maturazione. In genere, i terreni adatti alla coltivazione delle carote sono già provvisti di una quantità sufficiente di tale nutriente.
I sintomi di carenza si manifestano con una vegetazione stentata e le foglie più vecchie hanno colori tendenti al viola scuro, oltre ad avere una morte precoce.
Può essere applicato interamente all’inizio del ciclo colturale, prima della semina.
Potassio
Prima di effettuare una concimazione potassica, è bene fare un’analisi del terreno, anche per valutare la quantità di magnesio presente. Così facendo, sarà possibile frazionare gli apporti utilizzando solfato di potassio in pre-semina e nitrato di potassio in copertura tramite fertirrigazione.
I sintomi da carenza si manifestano con una vegetazione striminzita e le foglie appaiono disseccate attorno ai bordi e/o appassite. Le più vecchie presentano tessuto necrotico.
Il potassio è soggetto a lisciviazione tanto quanto il nitrato: per questo motivo, sono raccomandate 2-3 applicazioni prima della semina di un concime avvolto a base K.
Se la concimazione avvenisse tramite fertirrigazione, si raccomanda di fornire potassio su base settimanale.
Magnesio
Il magnesio è il componente centrale della clorofilla, molecola responsabile di una corretta attività fotosintetica, ed è necessario per la respirazione, per la divisione cellulare e per la formazione di proteine.
I sintomi da carenza si manifestano con una leggera clorosi sulle giovani foglie e con delle macchie su quelle più vecchie.
Oltre all’apporto che avviene tramite terreno (cosa che viene valutata dopo un’analisi del sito produttivo), è possibile optare per interventi mirati tramite trattamenti fogliari.
Il magnesio può essere applicato interamente prima della semina.
Calcio
Il calcio attiva i sistemi enzimatici che regolano la crescita delle piant. All’interno della pianta, il calcio viene trasportato unicamente per via xilematica, seguendo il flusso traspiratorio. Inoltre, favorisce la crescita dell’apparato radicale per un assorbimento ottimale dei nutrienti.
La carota è mediamente esigente di calcio. I sintomi da carenza si manifestano con foglie appassite e con una clorosi diffusa.
Il calcio può essere applicato interamente all’inizio del ciclo colturale, prima della semina.