La guida per crescere
la Carota

La coltivazione della carota in Italia ha un’estensione di circa 10.000 ettari, praticamente tutti in pieno campo. Viene coltivata in tutta Italia, ma soprattutto in Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia.

I nostri consigli per crescere al meglio la carota

  • Si crede che le carote abbiano avuto origine nell'attuale Afghanistan e Iran. Le prime carote erano piccole e di colore viola o bianco. La carota arancione, come la conosciamo oggi, è stata sviluppata per la prima volta nei Paesi Bassi nel XVII secolo.

  • Le varietà vengono distinte in base alla forma del fittone in: corte, mezze lunghe e lunghe. Si suddividono anche in base al colore.

  • Predilige terreni leggermente acidi (pH ottimale 6,5), freschi, fertili e sciolti.

  • Da evitare terreni pesanti e mal drenati. Nei terreni compatti (o ricchi di scheletro), le radici si biforcano, diventano legnose, pallide, e risultando in uno scarso valore commerciale.

  • Essendo coltivata prevalentemente in terreni sabbiosi e talvolta poveri di sostanza organica, la carota risulta particolarmente sensibile alle carenze sia di microelementi che di macroelementi.

  • i micro e macroelementi devono essere apportati in maniera frazionata e preferibilmente in forme caratterizzate da elevata efficienza e resistenza al dilavamento.

  • Nelle prime fasi (emergenza - allungamento del fittone), la carota è moto sensibile agli sbalzi di umidità; gli eccessi o i ristagni causano marcescenza e spaccature.

  • La mancanza provoca strozzature, deformazioni e limita la crescita. Un’irrigazione calibrata e costante influisce molto su qualità e quantità della produzione.

  • Le condizioni ottimali di umidità si ottengono tramite irrigazione a pioggia.

Classificazione

Famiglia Umbelliferae
Genere Daucus
Specie Daucus carota L. ssp. sativus

Ogni varietà di Carota può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative alla varietà che intendi coltivare per garantire le migliori condizioni di crescita. Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza.

 

Tecnica colturale

La carota è una pianta da rinnovo. Viste le dimensioni del seme, necessita di un’accurata preparazione pre-semina. La distribuzione viene eseguita a spaglio o a file (distanti 20 cm) in marzo-aprile.

La concimazione deve essere abbondante poiché si tratta di una coltura con alti fabbisogni nutritivi. Al momento del raccolto, le foglie restano sul terreno così da reintegrare parte degli elementi asportati. Fra due colture successive, è necessario un intervallo di due anni.

 

Requisiti nutrizionali

Assorbimento stimato dei nutrienti (kg/t):

Varietà precoci-medie
-tardive (60 ton/ha)
N
kg/ha
P2O5
kg/ha
K2O
kg/ha
MgO
kg/ha
CaO
kg/ha
Foglie60211701370
Radici8012151818
Totale140
33
321
2188

 

Carota tardiva e
molto tardiva
(140 kg/ha)
N
kg/ha
P2O5
kg/ha
K2O
kg/ha
MgO
kg/ha
CaO
kg/ha
Foglie4099717126
Radici110693031756
Totale150
78
400
34182

 

I dati sopra riportati sono raccomandazioni che dipendono dai livelli di fertilità del terreno.

La carota è sensibile ad alti livelli di salinità, soprattutto nella fase della semina.

 

Ruolo dei nutrienti

Azoto

L’Azoto, in base al periodo d’apporto e alla quantità applicata, influenza diversamente la resa e la qualità.

Diverse prove in campo hanno dimostrato che il massimo della produzione si è avuta a 200-220 Kg/ha di azoto (il massimo della produzione di radici commercializzabili, invece, è stato ottenuto con una dose di 80-100kg).

Per quanto riguarda la qualità, apporti precoci d’azoto favoriscono la produzione di carotene, mentre quelli tardivi aiutano una migliore conservazione del fogliame verde (facilitando la raccolta meccanica). In apporti moderati, l’azoto è un fattore di conservazione del raccolto finale.

Naturalmente, la quantità di azoto apportata varia in base alla varietà, alle caratteristiche del terreno e alle precedenti colture.

In caso di eccesso di azoto, compaiono delle macchie sulle radici e il contenuto di nitrati aumenta. In caso di carenza, la crescita è stentata, il fogliame si presenta di colore verde chiaro, per poi passare ad un colore giallastro. Infine, le foglie tendono ad arrossarsi e morire precocemente.

Fosforo

Il fosforo è uno degli elementi importanti per la germinazione dei semi e per un’uniforme ed anticipata maturazione. In genere, i terreni adatti alla coltivazione delle carote sono già provvisti di una quantità sufficiente di tale nutriente.

I sintomi di carenza si manifestano con una vegetazione stentata e le foglie più vecchie hanno colori tendenti al viola scuro, oltre ad avere una morte precoce.

Può essere applicato interamente all’inizio del ciclo colturale, prima della semina.

Potassio

Prima di effettuare una concimazione potassica, è bene fare un’analisi del terreno, anche per valutare la quantità di magnesio presente. Così facendo, sarà possibile frazionare gli apporti utilizzando solfato di potassio in pre-semina e nitrato di potassio in copertura tramite fertirrigazione.

I sintomi da carenza si manifestano con una vegetazione striminzita e le foglie appaiono disseccate attorno ai bordi e/o appassite. Le più vecchie presentano tessuto necrotico.

Il potassio è soggetto a lisciviazione tanto quanto il nitrato: per questo motivo, sono raccomandate 2-3 applicazioni prima della semina di un concime avvolto a base K

Se la concimazione avvenisse tramite fertirrigazione, si raccomanda di fornire potassio su base settimanale.

Magnesio

Il magnesio è il componente centrale della clorofilla, molecola responsabile di una corretta attività fotosintetica, ed è necessario per la respirazione, per la divisione cellulare e per la formazione di proteine.

I sintomi da carenza si manifestano con una leggera clorosi sulle giovani foglie e con delle macchie su quelle più vecchie.

Oltre all’apporto che avviene tramite terreno (cosa che viene valutata dopo un’analisi del sito produttivo), è possibile optare per interventi mirati tramite trattamenti fogliari.

Il magnesio può essere applicato interamente prima della semina.

Calcio

Il calcio attiva i sistemi enzimatici che regolano la crescita delle piant. All’interno della pianta, il calcio viene trasportato unicamente per via xilematica, seguendo il flusso traspiratorio. Inoltre, favorisce la crescita dell’apparato radicale per un assorbimento ottimale dei nutrienti.

La carota è mediamente esigente di calcio. I sintomi da carenza si manifestano con foglie appassite e con una clorosi diffusa.

Il calcio può essere applicato interamente all’inizio del ciclo colturale, prima della semina. 

Prova in campo sulle carote

Carote con Polysulphate
Saint-Jean-Brévelay, Bretagna, Francia, 2019

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Aumento della produzione

Q&A

Ecco alcune domande frequenti che abbiamo ricevuto dagli agricoltori!

  • La preparazione del terreno è un’operazione molto importante per la carota, al fine di evitare ristagni idrici con conseguente sviluppo di radici deformate.

    In pieno campo è consigliabile un’aratura a 30-40 cm di profondità, magari abbinata a una ripuntatura, con interramento dei residui colturali che miglioreranno le struttura del terreno e aumenteranno il tenore di sostanza organica.

    La semina viene normalmente effettuata con seminatrici di precisione di tipo pneumatico e utilizzando seme nudo a file distanti 15-25 cm. Si impiegano circa 5-7 kg di seme per ettaro.

    Vista la sua lentezza di sviluppo nella fase iniziale, la lotta contro le infestanti deve essere molto accurata, a mano nei piccoli orti o con diserbanti selettivi in ambito professionale.

    Quando le piantine hanno 3-4 foglie e sono alte 2-3 cm si procede al diradamento lasciando 60-100 piante per metro quadrato, a seconda della varietà e del tipo di terreno.

    La raccolta viene effettuata prima che la radice abbia raggiunto il suo massimo sviluppo; può essere effettuata manualmente o con macchine in grado di compiere la sola escavazione o anche l’eliminazione delle foglie e del terreno dalle radici.

    La coltura della carota può essere ordinaria o extrastagionale; la prima ha ciclo primaverile-estivo mentre la seconda ha ciclo estivo-autunnale o autunno-primaverile. La coltura protetta è ancora molto limitata.

    Nelle colture a semina primaverile-estiva, se necessario, può diventare indispensabile intervenire con alcune irrigazioni, sia per agevolare la germinazione sia per l’accrescimento.

    Irrigazione

    Nelle prime fasi di crescita (emergenza – allungamento del fittone) la carota è moto sensibile agli sbalzi di umidità: gli eccessi o i ristagni sono la prima causa di marcescenza e spaccature mentre la mancanza provoca strozzature, deformazioni e limita lo sviluppo. Si evince chiaramente che un’irrigazione calibrata e costante influisce sensibilmente sulla qualità e quantità della produzione. In generale le condizioni ottimali di umidità del terreno si ottengono irrigando con volumi modesti e ripetuti.

    Il metodo irriguo a pioggia fine (con micro-spinkler) è il più usato e in abbinamento a questo si sta diffondendo anche la tecnica della fertirrigazione che evita le concimazioni di copertura e di conseguenza l’uso del trattore con lo spandiconcime. Ma il vero grande vantaggio della fertirrigazione è la sua efficienza, in quanto permette di nutrire la coltura con interventi di fertirrigazione anche giornalieri.

  • Tutti i nutrienti sono importanti. In particolare, il potassio e il calcio hanno l’influenza maggiore sulla qualità. 

  • Si consiglia l’utilizzo di Cloruro di Potassio per migliorare il contenuto zuccherino della carota: la sua applicazione, in presenza di terreni pesanti, può essere effettuata 1-2 mesi prima della semina; nei terreni molto leggeri, invece, le applicazioni possono essere effettuate 1-2 settimane prima della semina.

    Successivamente, consigliamo di utilizzare prodotti a base di Solfato di Potassio.

  • Se i livelli di magnesio nel terreno sono bassi, è consigliabile arricchire il franco di coltivazione con concimi di base arricchiti con Mg.

    Anche in presenza di terreni ricchi di tale elemento, è fortemente raccomandata una ulteriore applicazione fogliare per migliorare la salute complessiva della pianta.

  • Consigliamo di applicare concimi a base P nella fase antecedente e vicina al momento della semina.

  • Di norma, le applicazioni di azoto consigliate sono 3, in modo da evitarne carenze ed eccessivi livelli di salinità.

    La soluzione ideale è utilizzare i concimi a cessione controllata prima della semina che vanno a coprire il fabbisogno di azoto della pianta per l’intero ciclo colturale.

  • Le carote sono una delle verdure più coltivate a livello globale. I principali produttori sono Cina, Russia, Stati Uniti, Ucraina e India. La produzione mondiale supera i 40 milioni di tonnellate all’anno.

    L’Italia è uno dei principali produttori di carote in Europa. Tra le aree produttive troviamo l’Emilia-Romagna, la Puglia, la Campania e la Lombardia.

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