Crescere il Cetriolo
Consigli sulla nutrizione
A supporto della filiera italiana del cetriolo, è stata studiata una specifica gestione nutrizionale.
I nostri consigli per crescere al meglio il cetriolo
(Cucumis sativus L.)
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I cetrioli sono originari dell'India settentrionale e vengono coltivati da 3.000 anni. Sono stati introdotti in Europa dai Romani. I cetrioli come li conosciamo oggi sono il risultato di un’attenta selezione da parte degli agricoltori durante i secoli.
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Esistono diverse varietà, che possono essere divise in: cetriolo a frutto grosso, a frutto piccolo da sottaceto e alcuni F1 giapponesi.
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Hanno bisogno di molta luce solare per crescere bene (almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno). Una buona esposizione alla luce promuove la crescitae la produzione di frutti.
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Prediligono climi caldi e moderati. La temperatura ideale è tra 21°- 32°C. Temperature più basse possono rallentarne la crescita, mentre temperature elevate possono essere causa di stress.
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Il pH ideale va da 5,6 a 7,5. In fuori suolo, il valore sta tra 5,6 e 6,2. È relativamente sensibile alla salinità del terreno. Il terreno deve essere molto fertile, fresco, ben irrigato e con una lavorazione profonda (35-40 cm).
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Un buon livello di umidità nel terreno migliora l’assorbimento degli elementi nutritivi, garantendo una maggiore crescita e produzione. L’irrigazione a goccia si ritiene il miglior metodo in modo da permettere un costante ed equilibrato livello di umidità, evitando sbalzi idrici che vanno da un eccesso di umidità alla siccità.
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Molte varietà di cetrioli richiedono supporti, come reti o recinzioni, per consentire alle piante di arrampicarsi. Questo aiuta a mantenere i cetrioli fuori dal terreno, riducendo il rischio di malattie e deformità.
Classificazione
Famiglia | Cucurbitaceae |
Genere | Cucumis |
Specie | Cucumis sativus L. |
Esigenze e fabbisogni nutritivi
I valori degli asporti sono molto variabili in base alle differenti tecniche ed areali di coltivazione. Ci sono notevoli differenze di fabbisogni tra la coltivazione in serra ed in fuori suolo e la coltivazione in pieno campo.
Ogni varietà può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative alla varietà che intendi coltivare per garantire le migliori condizioni di crescita. Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza.
È sempre importante eseguire preventivamente un’analisi chimico-fisica del terreno (per le colture su suolo) per determinare il corretto valore di nutrienti d’apportare, ed un’analisi chimico-agraria dell’acqua di irrigazione per una corretta fertirrigazione, soprattutto in fuori suolo.
Per evitare problemi di elevata salinità, gli apporti nutritivi devono essere il più possibile frazionati, controllando sempre la EC della soluzione nutritiva fornita in fertirrigazione.
Ruolo dei nutrienti
Azoto
L’azoto aumenta il vigore vegetativo delle piante e permette lo sviluppo precoce e ampio dell’apparato fogliare, una fioritura ed allegagione regolari. Causa però una maggiore sensibilità alle malattie fungine, uno squilibrio fra parte aerea ed apparato radicale, un allungamento del ciclo colturale.
La dose da apportare di azoto varia in base alle caratteristiche del terreno. È necessaria una previa analisi del suolo per poter stabilire l’esatta quantità. Inoltre, si consiglia una distribuzione localizzata tramite fertirrigazione per ottenere la massima efficienza di utilizzo dell’azoto.
Diverse prove mostrano che alti livelli di azoto nelle primissime fasi del ciclo colturali sono indispensabili per la crescita e lo sviluppo ottimale del cetriolo.
Eventuali carenze si manifestano con ritardi nella crescita, con un colore verde chiaro uniforme su tutta la vegetazione, una minore resa finale, con dei frutti appuntiti e a forma di virgola.
Fosforo
In serra e in terreni sabbiosi, l’apporto di fosforo tramite fertirrigazione è equivalente al fuori suolo. Sono consigliati fertilizzanti fosfatici solubili in acqua.
Le carenze di fosforo sono molto rare.
Potassio
Il potassio influisce sulla qualità dei frutti e sulla resistenza alle malattie.
In serra, su terreni sabbiosi, l’apporto del potassio con la fertirrigazione è lo stesso del fuori suolo e si possono utilizzare preferibilmente fertilizzanti potassici solubili esenti da cloro.
I sintomi da carenza si presentano con necrosi brune sui bordi delle foglie più giovani.
Calcio
Il calcio è responsabile dei processi di divisione e distensione cellulare e del rafforzamento delle pareti cellulari. Influisce anche sul bilancio salino nelle cellule e attiva il potassio per regolare l’apertura e la chiusura degli stomi. Inoltre, consente il trasporto dell’acqua nella pianta.
I sintomi da carenza si presentano come disseccamento dei germogli ed una crescita stentata.
Magnesio
Il cetriolo è particolarmente sensibile alle carenze di magnesio, che si presenta con foglie di maggior grandezza e che si rompono facilmente. Le foglie più vecchie presentano una clorosi internervale, che spesso porta ad una necrosi diffusa.
Le applicazioni fogliari di prodotti a base di magnesio sono considerate un rimedio altamente efficiente per colmare tali carenze.
Guide & Articoli
Q&A
Ecco alcune domande frequenti che abbiamo ricevuto dagli agricoltori!
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La semina in pieno campo si effettua tra maggio e luglio: realizzate delle buchette lungo una fila sistemandone una ogni 30 cm circa e ponetevi 3 semi.
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La pianta del cetriolo ha caratteristiche fisiologiche particolari. Le radici crescono rapidamente nei primi 15-20 giorni dopo il trapianto, momento determinante poiché il rapporto radici-peso diminuisce considerevolmente con il tempo.
Inoltre, il cetriolo è sensibile alla salinità, che può causare problemi di crescita e di fruttificazione.
Richiede anche una preparazione accurata del terreno per prevenire il compattamento e garantire una buona ventilazione.
La concimazione è fondamentale per ottenere buone rese. Per una coltura primaverile, le quantità di nutrienti richieste sono elevate, mentre per una coltura autunnale sono ridotte del 50%. È consigliata una concimazione di fondo con fertilizzanti minerali, seguita dalla concimazione in copertura dalla comparsa dei primi frutti.
È importante monitorare i livelli di nutrienti e apportare eventuali correzioni se i frutti appaiono gialli.
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Cetrioli: in sintonia insieme ad aglio, cipolle, cavolfiori, fagioli, finocchi, lattughe, piselli e porri.
Sono invece sconsigliati con patate, pomodori e zucche; finocchi.
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L’allevamento in verticale può essere realizzato facendo arrampicare i cetrioli su canne di bambù o, meglio, su una rete di plastica a grande maglie, tesa tra pali infissi al suolo: in questo caso la distanza tra le piante può essere ridotta a 15-20 cm.
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Squilibri idrici e sbalzi termici: quando le irrigazioni non sono regolari e si hanno picchi di calore, soprattutto in serra, non è raro trovare cetrioli ricurvi, molto assottigliati e avvizziti in punta.
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Il Mosaico del cetriolo è una malattia virale, il cui responsabile è proprio il Virus del mosaico. Si verifica tramite la formazione iniziale di piccole macchie gialle o verde chiaro sulle foglie. In seguito, le foglie colpite si deformano presentando raggrinzimenti e bolle tra le nervature.
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Il cetriolo è una delle colture più comuni al mondo. Nel 2019, la produzione globale di cetrioli è stata di 82,5 milioni di tonnellate (Fonte: Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura o FAO).
I maggiori produttori a livello globale sono Spagna, Olanda e Turchia.
In Italia, la coltivazione del cetriolo è diffusa in Sicilia, Puglia e Lazio.