Come scegliere e applicare i concimi per prato e tappeto erboso
Tip SMART: le variabili da considerare quando si sceglie un concime per il prato
In questo articolo:
- Variabili per la scelta del concime più adatto per il prato
- Tipo di concime: liquido o granulare?
- Come si calcola l’effettivo costo di un concime?
- Consigli per applicare correttamente i concimi per prato
La scelta del concime più adatto per il tappeto erboso influisce sulla qualità finale della superficie inerbita, in particolare in termini di aspetto estetico e resistenza all’usura. Quando si scelgono i concimi per il prato, vanno considerate diverse variabili e il loro impatto ambientale, la lisciviazione e la potenziale contaminazione dei corsi d’acqua o delle falde.
Variabili per la scelta del concime più adatto per il prato
Specie d’erba che compongono il tappeto erboso
Ciascuna specie d’erba ha fabbisogni nutritivi specifici. Bisogna conoscere quanto azoto, fosforo, potassio e microelementi apportare in funzione delle specie presenti nel prato. Ad esempio i prati a predominanza di Lolium perenne o Cynodon dactylon (gramigna) richiedono livelli di azoto più alti rispetto ai tappeti erbosi in Agrostis stolonifera e/o Festuca, soprattutto se la superficie è soggetta a significativo calpestio.
Tipo di terreno
I terreni con un’alta percentuale di sabbia tendono a lisciviare e richiedono più nutrienti rispetto a i suoli argillosi e quindi i concimi a cessione controllata sono molto più efficaci e consigliabili rispetto ai concimi organici o a pronto effetto.
Va anche considerato l’effetto sul pH del suolo di un concime rispetto ad un altro. Ad esempio i concimi che contengono solfato di ammonio hanno più effetto acidificante rispetto ai concimi contenenti azoto nitrico; ne risulta che su terreni con molto alcalini vanno usati concimi a reazione acida e, viceversa, su terreni molto acidi, concimi a reazione alcalina.
Regime di manutenzione del tappeto erboso
I prati a destinazione generica sono quelli gestiti con altezze di taglio superiori a 25 mm e su cui si effettuano meno interventi manutentivi. In questo caso i concimi avvolti risultano molto utili perchè la specificità della tecnologia della cessione controllata consente di provvedere al fabbisogno nutritivo con 1 o 2 applicazioni nel corso dell’anno.
Tuttavia il numero standard di applicazioni con concimi avvolti consigliato per tutte le superfici è di almeno 4: primavera, inizio estate, fine estate e inizio inverno. Naturalmente i piani di concimazioni variano in tipo e cadenza degli interventi in funzione della peculiarità della destinazione d’uso. Va da sé che i tappeti ornamentali di pregio, con altezza di taglio ridotta, richiedono maggiori interventi di manutenzione e anche un piano di concimazione più articolato.
Insediamento del tappeto erboso
Il fosforo è fondamentale per lo sviluppo delle radici e l’insediamento dell’erba, che si tratti di semine o posa di prato a rotoli. Un concime a cessione controllata alto in fosforo è la scelta migliore in questa situazione perché il fosforo è un elemento essenziale nelle prime fasi di accrescimento e per lo sviluppo dell’apparato radicale in quanto stimola le radici a crescere più in profondità: radici forti e profonde sono la precondizione essenziale per un manto erboso sano e resistente.
Residui dello sfalcio
Nei tappeti erbosi ricreazionali a taglio robot o con il sistema mulching, dove i residui dello sfalcio non vengono rimossi, vi sono nutrienti che ritornano al suolo per sostenere la crescita sana dell’erba. Questi apporti però non sono sufficientemente adeguati per le esigenze annuali dell’erba e devono essere integrati con 1-2 concimazioni annuali, sempre con prodotti a cessione controllata.
Tipo di concime: liquido o granulare?
Concimi liquidi
I concimi liquidi sono molto efficaci nell’apporto di quantità mirate di nutrienti e sono perfetti dentro a un programma generale di concimazione, quando serva gestire o controllare specifici aspetti della crescita, quando ci sono carenze cui sopperire in velocità oppure effetti Sono particolarmente adatti nella nutrizione delle superfici inerbite di pregio.
Concimi granulari
I concimi granulare disponibili in una vasta gamma di composizioni e tecnologie. Devono essere applicati in modo molto uniforme sul tappeto erboso, utilizzando carrelli spandiconcime. Dopo l’irrigazione o la pioggia, i granuli si spostano alla base delle piante d’erba, dove rilasciano i nutrienti nel suolo. La loro efficacia ed efficienza varia molto in base alla tipologia:
- Convenzionali: sono concimi a pronto effetto, composti di nutrienti in forma semplice. I granuli si dissolvono in acqua: con pioggia o irrigazione i nutrienti sono resi immediatamente disponibili per l’assorbimento da parte delle piante. Questo consente sì una risposta immediata delle piante ma allo stesso tempo esauriscono molto presto il loro effetto nutriente. Inoltre, i nutrienti immediatamente ceduti se non assoribiti dalla pianta perchè in eccesso rispetto al fabbisogno del momento, possono percolare al di sotto del livello delle radici e/o essere dilavati. Questo è un problema per le falde e i corsi d’acqua.
- A cessione controllata: sono concimi con tecnologia di avvolgimento che regola il rilascio dei nutrienti che vengono ceduti secondo la crescita e le condizioni ambientali, in particolare la temperatura del suolo. Vanno applicati nei momenti dell’anno adeguati alla destinazione d’uso (semina, mantenimento, antistress, in base al loro titolo NPK e alla loro durata. La membrana di avvolgimento biodegradabile cede i nutrienti in un arco di tempo stabilito e quindi le piante ricevono dosi adeguate a quelle che riescono a assorbire. Questo porta a una lisciviazione pressoché inesistente.
- Organici: sono concimi che per degradarsi e rilasciare i nutrienti hanno bisogno di un terreno “attivo” dal punto di vista microbiologico. Ne consegue che, se si ha la necessità di influire sulla vigoria del tappeto erboso in modo repentino in un momento in cui le temperature del suolo sono ancora basse (<10 °C), è necessario utilizzare prodotti con risposta più rapida.
Come si calcola l’effettivo costo di un concime?
Per calcolare l’effettivo costo di un concime, è bene comprendere la resa/ettaro (o al metro quadrato). Non è importante solo il costo al chilogrammo perché serve determinare quanto costa la quantità di concime che serve per apportare gli elementi nutritivi che servono.
In un concime granulare, il rapporto tra i nutrienti è indicato dal titolo stesso del prodotto.
La dose di applicazione di ciascun nutriente va calcolata in percentuale sul dosaggio complessivo. I concimi a cessione controllata, dal momento che mantengono la loro capacità di cedere nutrienti in un arco di tempo prolungato, si usano a dosi più basse rispetto ai concimi convenzionali o organici.
Ad esempio in Landscaper Pro Maintenance 20-5-8+2MgO il rapporto N:P:K è 5:1:1,5 e con una dose consigliata di 300 kg/ha, per ogni applicazione si apportano:
20/100 (azoto) x 300= 60 kg di azoto apportati x applicazione
5/100 (fosforo) x 300 = 15 kg di fosfato apportati x applicazione
8/100 (potassio) x 300 = 24 kg di potassio apportati x applicazione
Per apportare la stessa quantità di nutrienti con un concime convenzionale vanno usate dosi più alte e si devono ripetere le applicazioni ad intervalli ravvicinati.
Quindi, a parità di “chilogrammi di concime apportati”, con i cessione controllata si applicano più nutrienti/ettaro. Che detto in altre parole significa che si risparmia sulla quantità di chilogrammi applicati.
Queste sono considerazioni importanti quando si sceglie un concime.
Consigli per applicare correttamente i concimi per prato
- Assicurarsi sempre che il concime venga applicato in modo uniforme, per garantire che il manto erboso trattato non sviluppi una crescita irregolare o si manifestino bruciature.
- Nei periodi piovosi, applicare il concime durante un intervallo in cui le precipitazioni siano assenti. Questo seve a garantire che il prodotto applicato penetri bene negli strati superiori del terreno. Su prati asciutti, il concime deve essere fatto penetrare nel suolo annaffiandolo per 15 minuti dopo la distribuzione.
- Per l’applicazione accurata e precisa dei concimi, sono disponibili diversi carrelli applicatori, tutti dotati di contrassegni e indicazioni di calibrazione. Consigliamo di effettuare sempre la calibrazione prima di usare gli spandiconcime.
- Se per l’applicazione si sceglie uno spandiconcime a caduta, bisogna dividere la dose di concime da applicare in due e percorrere tutta la superficie due volte: ciò aumenta l’omogeneità di spargimento.
- Con spandiconcime a spaglio, per evitare il rischio di applicazioni non uniformi, è bene effettuare il passaggio doppio a metà dose senza incrociare i passaggi.
- I concimi liquidi devono essere applicati utilizzando un irroratore manuale o montato su un veicolo. In generale, la quantità di nutrienti applicata in una singola operazione è notevolmente inferiore rispetto a un’applicazione di concime granulare, perciò servono più applicazioni per raggiungere lo stesso livello di input nutritivi.
- I concimi liquidi vanno applicati in un unico passaggio. Si usino quindi picchetti di segnalazione per assicurarsi di non sovrapporre le applicazioni.
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