L'Actinidia
Consigli sulla nutrizione
L'Actinidia (o Kiwi) è un frutto appartenente alla famiglia delle Actinidiaceae ed ha origini in Cina. Più della metà della produzione mondiale avviene in Europa, di cui un terzo in Italia.
I nostri consigli per crescere al meglio l'Actinidia (Actinidia chinensis Planch.)
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Originaria delle regioni temperate dell'Asia orientale. Fu scoperta da Isabel Fraser, un missionario neozelandese, nel 1800. Fu introdotta in Europa nel 1960.
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Obiettivi della nutrizione: uniformità di germogliamento, ingrossamento dei frutti, riduzione ombreggiamento impianto, accumulo di sostanza secca nei frutti, colore e sapore dei frutti.
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Prospera in climi freschi e umidi, le cui temperature medie si aggirano tra 15° e 25°C. Soffre in modo particolare il freddo.
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Necessitano di una quantità adeguata di luce solare (6-8 ore di luce solare diretta al giorno) per la fotosintesi e la crescita. Nelle giornate più calde, è consigliata la copertura che generi una leggera ombra per evitare i danni da stress.
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Un terreno ben drenato è fondamentale per evitare ristagni di acqua. Il pH dovrebbe essere compreso tra 5,5 e 7.
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Le necessità idriche rimangono costanti durante la stagione di crescita. Per evitare le situazioni estreme di terreno secco e di ristagno d’acqua, è possibile utilizzare l’irrigazione a goccia, così da mantenere il giusto equilibrio.
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Sono piante rampicanti e necessitano di un supporto solido su cui crescere. Questo può essere un recinto, una pergola o un sistema di tralicci.
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Una potatura regolare promuove una struttura robusta e stimola la produzione di frutti. Si consiglia di effettuarla nei periodi di riposo invernale o alla fine della stagione di crescita.
Kiwi in fase di maturazione
La fertirrigazione sul kiwi
Classificazione
Famiglia | Actinidiaceae |
Genere | Actinidia |
Specie | Actinidia chinensis Planch. |
Ogni varietà di Actinidia può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative alla varietà che intendi coltivare per garantire le migliori condizioni di crescita.
Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza per effettuare un investimento in agricoltura su una coltivazione che, nonostante l’elevato costo di impianto, risulta essere remunerativa rispetto ad altre specie frutticole ed il cui consumo è in costante crescita.
Ruolo dei nutrienti
Azoto
L’azoto permette un’entrata anticipata delle giovani piante in produzione. In genere, l’Actinidia utilizza c.a. il 20% del fabbisogno totale di azoto nella fase che va dalla comparsa dei fiori fino alla fine dell’impollinazione (dura 20-25 giorni).
La concimazione azotata è consigliata a partire dalla fioritura alla post-allegagione. In post-raccolta, invece, serve ad incrementare le riserve azotate negli organi perenni della pianta, soprattutto in caso di scarsa fertilità del suolo.
Fosforo
Il fosforo riveste un ruolo fondamentale nei processi metabolici e nell’impollinazione dei fiori. La richiesta è in quantità relativamente limitate. In caso di carenza, è possibile reintegrare il franco di coltivazione con prodotti appositi.
Potassio
Il potassio ha un ruolo fondamentale nella qualità dei frutti ed è essenziale nella formazione di zuccheri e amido.
La combinazione di potassio e calcio, applicata in contemporanea nelle settimane successive all’allegagione, garantisce una maggiore consistenza, conservazione, resistenza agli stress e alle basse temperature.
Calcio
Il calcio migliora la consistenza del kiwi e la sua conservabilità, aumentando la resistenza al marciume, la pezzatura e i suoi valori organolettici. Il calcio si accumula nelle foglie per il 90%, mentre nei frutti la sua concentrazione è del 6-7%.
Il tasso di accumulo di calcio nelle foglie è costante, mentre nei frutti si accumula nelle prime 6-7 settimane dall’allegagione. Questo è dovuta al fatto che il calcio è trasportato attraverso il sistema xilematico e l’acqua assorbita è in gran parte traspirata dalle foglie.
Di conseguenza, la gestione colturale deve garantire un adeguato apporto di calcio ai frutti e non alle foglie.
Magnesio
Il magnesio è il componente centrale della clorofilla, indispensabile per una corretta fotosintesi. È indispensabile per la respirazione della pianta, per la divisione cellulare e la formazione delle proteine.
I sintomi da carenza di magnesio si presentano sotto forma di clorosi con ingiallimento fogliare a partire dalle foglie più vecchie e basse.