Erbacee perenni
scheda colturale
Tecnica e suggerimenti di coltivazione per le piante Erbacee Perenni
Guida alla coltivazione delle erbacee perenni
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Le piante erbacee perenni, denominate anche “piante vivaci”, sono generalmente di piccole dimensioni e sono facilmente riconoscibili grazie alla produzione di una vegetazione compatta e tappezzante.
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Generalmente non producono strutture legnose e hanno come carattestica quella di associare copiose fioriture a particolari colorazioni fogliari.
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Hanno buone capacità di adattamento e possono sopravvivere per lungo tempo. Prediligono esposizioni in mezz’ombra e alcune varietà tollerano maggiormente i rigori invernali.

Le perenni producono una vegetazione compatta e tappezzante che le rende facilmente riconoscibili
Fasi Colturali Erbacee perenni
Per il dettaglio della concimazione nelle varie fasi, fare riferimento al menu “Fasi Colturali & Prodotti”
Substrato
- Il substrato ideale è una miscela di torba. La struttura sarà in funzione delle dimensioni del vaso, preferendo un substrato grossolano e drenante. Il substrato può contenere un concime di base (Start&Grow) nella misura di 0,5-1 kg/mc. Nel caso si voglia impiegare un concime a cessione controllata, il concime di base non dovrà essere utilizzato.
- Il pH del substrato dovrebbe essere attorno 5,8-6,2.
Acqua
- L’acqua di irrigazione condiziona la coltura: in particolare l’acqua dura tenderà ad alzare il pH bloccando l’assimilazione del ferro di cui la pianta è particolarmente esigente, portando di conseguenza ad un ingiallimento delle foglie per clorosi ferrica. Controllare il pH dell’acqua e nel caso di acque dure intervenire con acidi o fertilizzanti specifici per acque dure.
- Con acque dolci gli idrosolubili indicati sono: Peters Excel CalMag Finisher 14-5-21+7CaO+2MgO oppure Universol SW 213R 14-7-22+ 5CaO+ME.
- Con acque dure gli idrosolubili indicati sono: Peters Excel Hard Water Finisher 15-10-26+2MgO+ME oppure Universol HW225 11-10-28+2MgO+ME.
Consigli tecnici
- Per ottenere piante con una ottima colorazione si consiglia di miscelare al substrato 150-300 g/m3 di Micromax Premium.
- Controllare con attenzione la gestione dell’acqua e l’umidità ambientale della serra. Problemi fungini sono strettamente correlati a ristagni idrici, alta umidità (ambientale o sulle foglie) e errata densità di coltivazione. L’impiego dell’agente umettante H2Gro puo facilitare un’equilibrata distribuzione dell’acqua nel vaso.
- Per le semine che vengono effettuate in autunno direttamente nel vaso finale, si consiglia di miscelare al substrato Osmocote Exact High K 8/9 mesi al dosaggio 2-4 kg/ m3 di substrato.
- Shelf life: l’utilizzzo di Osmocote in coltivazione garantisce il sostentamento della pianta anche in post vendita. In alternativa si consiglia l’uso di Hicure in fertirrigazione al dosaggio 250 ml/100 litri d’acqua eseguendo 2 interventi durante la coltivazione; oppure è possibile un intervento fogliare in pre-fioritura alla dose di 250ml/100 litri d’acqua.
Fasi colturali & Prodotti
Si possono avere due approcci di concimazione:
1) Con sola fertirrigazione. In questa fase iniziale si consigliano 2-3 concimazioni con Peters Professional Plant Starter 10-52-10 ad 1-1,5 g/l. In alternativa è possibile utilizzare Universol HW 151 10-50-10.
2) Con 50% cessione controllata e 50% fertirrigazione. Miscelare al substrato Osmocote Exact High K 5/6 mesi o in alternativa Osmocote 5 5/6 mesi. In questa fase iniziale sono sufficienti i nutrienti apportati da Osmocote.
A seconda dell’approccio di concimazione prescelto si avranno 2 scenari:
1) Se si è optato per la sola fertirrigazione utilizzare Peters Professional Poinsettia Mix 17-7-27+2MgO+ME oppure Universol Orange 16-5-25+3,4 MgO+ME, il dosaggio consigliato è di 1,5 g/l.
2) Se si è optato per un apporto del 50% di Osmocote, i nutrienti forniti dovrebbero essere sufficienti.
A seconda dell’approccio di concimazione prescelto nella fase di invaso si avranno 2 scenari:
1) Se si è optato per la sola fertirrigazione utilizzare Peters Professional Plant Finisher 9-10-38+3MgO+ME ad un dosaggio di 1,5 g/l per settimana. In alternativa utilizzare Universol Basis 4-19-35+4,1MgO+ME.
2) Se si è optato per un apporto del 50% di Osmocote, si possono utilizzare gli stessi idrosolubili utilizzabili per la solo fertirrigazione allo stesso dosaggio.
Nota: qualora ci sia la necessità di mettere a dimora in piena terra le piante erbacee di consiglia di utilizzare al momento dell’impianto Osmocote Topdress 5/6 mesi ad un dosaggio di 40 g/m2 o Osmocote Topdress 8/9 mesi ad un dosaggio di 50 g/m2.
Il grafico riportato in questa scheda è generico ed esemplificativo. Per una consulenza su misura, contatta il tuo referente ICL. Prima di un utilizzo generalizzato del prodotto, modifica del dosaggio o del metodo di applicazione, si raccomanda di eseguire delle prove su piccola scala. Dal momento che le circostanze possono variare e che l’applicazione del prodotto non avviene sotto il nostro controllo, ICL non può essere ritenuta responsabile per eventuali risultati negativi.
Alto fabbisogno
Dosaggi consigliati: Osmocote Exact HK 5-6 mesi: 3 g/l – Osmocote Exact HK 8-9 mesi: 4 g/l
Achillea (1), Alchemilla, Aster (1), Delphinium, Helianthus, Liatris (1-3), Ligularia, Phlox (1), Rudbeckia, Verbena (3)
Medio fabbisogno
Dosaggi consigliati: Osmocote Exact HK 5-6 mesi: 2 g/l – Osmocote Exact HK 8-9 mesi: 3 g/l
Achillea (2), Aster (2), Astilbe, Coreopsis (2), Delphinium, Dianthus (2), Helleborus(3), Hemerocallis, Hosta, Paeonia, Phlox (2-3)
Basso fabbisogno
Dosaggi consigliati: Osmocote Exact HK 5-6 mesi: 1,5 g/l – Osmocote Exact HK 8-9 mesi 2 g/l
Ajuga, Anemone (3), Arabis, Armeria, Bergenia, Campanula, Convallaria, Lupinus (3), Oxalis, Sedum
1: Cultivar eretta – 2: Cultivar piccole dimensioni – 3: Microelementi necessari, aggiungere 100-300 g/m3 di Micromax al substrato
Problemi fitopatologici
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La lotta all’adulto di questo insetto è difficoltosa e non sempre efficace. Si consiglia di
intervenire sulla fase larvale dell’insetto. La difesa da questo insetto può essere fatta sia
chimicamente che in modo biologico.
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Le condizioni climatiche che aumentano la pressione da parte di questo patogeno sono:
ventosità, assenza di pioggia, temperature elevate, bassa umidità relativa dell’aria. Si consiglia di monitorare la presenza di queste condizioni per intervenire in prevenzione o ai primi stadi di sviluppo del patogeno.
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Scompensi idrici, ristagni e chiome che rimangono bagnate a lungo, favoriscono l’attacco fungino, prestare molta attenzione ai periodi in cui il terriccio asciuga poco.
Allontanare immediatamente dalla coltivazione le piante infette.