Il giusto bilanciamento tra elementi nutritivi nella produzione delle piante
La legge del minimo di Liebig e la disponibilità dei microelementi per le piante
I nutrienti delle piante si suddividono in tre categorie di base: macroelementi, mesoelementi e microelementi
- I macroelementi sono l’azoto (N), il fosforo (P), il potassio (K).
- I mesoelementi sono il magnesio (Mg), il calcio (Ca) e lo zolfo (S).
- I microelementi sono il ferro (Fe), il manganese (Mn), lo zinco (Zn), il boro (B), il rame (Cu), il molibdeno (Mo) e il silicio (Si).
Perché le piante crescano correttamente, forti e sane, i macroelementi e i microelementi devono essere in perfetto bilanciamento tra di loro.
L’importanza dei microelementi nella coltivazione delle piante
La carenza di microelementi può compromettere la crescita delle piante in diversi modi. Affinché la pianta possa quindi svilupparsi sana, devono essere disponibili quantità sufficienti di rame, zinco, ferro, manganese, boro e molibdeno. La loro presenza, infatti, è importante tanto quanto l’uso di un ammendante che fornisce azoto, fosforo e potassio (NPK). La velocità di sviluppo della pianta è fortemente compromessa dalla mancanza anche di uno solo dei microelementi necessari.
Rapporto ottimale tra i nutrienti presenti nel tessuto delle piante | ||
Elemento | Rapporto nel tessuto della pianta | |
Molibdeno | 1 | |
Rame | 100 | |
Manganese | 1.000 | |
Calcio | 100.000 | |
Azoto | 1.000.000 |
Concimi per piante ornamentali: la relazione di equilibrio tra i nutrienti
Nei concimi destinati alla crescita delle piante, gli elementi nutritivi devono essere apportati
- nella forma corretta
- nel momento corretto
- nella quantità corretta.
I nutrienti sono lo strumento usato dalle piante per crescere: la carenza di elementi nutritivi porta ad anomalie nella crescita e/o danni estetici, con impatto negativo nel valore finale della pianta stessa.
La qualità della crescita non dipende dalla quantità totale di nutrienti messi a disposizione della pianta bensì dalla disponibilità del livello minimo sufficiente di ciascun nutriente.
Legge del Minimo di Liebig
La pianta utilizza il nutrimento per accrescersi, per questo ha bisogno di un apporto bilanciato di tutti i nutrienti. In caso di mancanza di alcuni nutrienti, le piante presenteranno una crescita anomala, svilupperanno delle carenze o potrebbero non essere in grado di riprodursi. Nel XIX secolo, Justus Freiherr von Liebig sviluppò la Legge del Minimo, un principio che stabilisce che la crescita non è controllata dalla quantità complessiva di risorse disponibili, ma dalla quantità minima di nutrienti disponibili (fattore di limitazione). Questo significa che anche in caso di carenza di un solo elemento, la crescita delle piante risulterà compromessa, nonostante gli altri elementi siano presenti in quantità sufficiente.
L’immagine della cosiddetta “botte di Liebig” ci mostra come funziona:
Consigli per favorire la crescita e la capacità di assorbimento dei nutrienti delle piante
I microelementi in generale -e una loro presenza bene equilibrata in particolare- sono molto importanti per piante di qualità e produzioni di alto valore economico. Qui di seguito 3 accorgimenti importanti, tutti legati alla disponiblità di microelementi.
- Stimolare la fotosintesi quanto più possibile o evitare condizioni che la limitano. Più intenso è il processo di fotosintesi e respirazione, più energia sarà prodotta, permettendo una crescita più veloce della pianta.
- Le piante assorbono fino al 90% dei nutrienti attraverso le radici. Un sano apparato radicale cresce continuamente e deve presentare estremità chiare. Per garantire un sano sviluppo radicale si può far affidamento su prodotti con un elevato contenuto di fosforo.
- È importante considerare l’ambiente di coltivazione. In questo modo sarà possibile adottare le misure necessarie per prevenire eventuali situazioni di stress.
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