Guida al potassio per piante nelle produzioni florovivaistiche
Il potassio ha un importante ruolo nell’apertura e chiusura degli stomi e in relazione a vari processi metabolici della pianta.
Il potassio è un macroelemento, il cui simbolo chimico è K, dal latino kalium, alcalino. Combina una radice francese (pot = vaso) e una tedesca (Asche = cenere), perché un tempo la potassa si otteneva facendo bollire ed evaporare una miscela di acqua e ceneri di vegetali in vasi metallici.
A cosa serve il potassio nelle piante
Il potassio svolge molte funzioni fisiologiche e biochimiche e partecipa a molti processi delle piante.
- Un’elevata presenza di potassio nella linfa grezza all’interno dello xilema contribuisce ad abbassare il potenziale idrico delle radici, incrementando l’assorbimento dell’acqua, influendo direttamente nella regolazione dell’acqua nelle cellule.
- Inoltre il potassio ha un’influenza sul processo di traspirazione, perchè aumenta il potenziale osmotico delle cellule e regola il meccanismo d’apertura e chiusura degli stomi. Il potassio è quindi alla base degli scambi gassosi delle piante e il rilascio di ossigeno e vapore acqueo.
- Oltre a questo, è un elemento fortemente coinvolto nella fotosintesi.
- Da non sottovalutare il fatto che il potassio rafforza le pareti cellulari e dà struttura alle cellule, migliorando così la resistenza delle piante agli stress ambientali (es. siccità e/o malattie).
- Favorisce lo sviluppo di fiori e frutti e – in particolare nelle piante ornamentali – gioca un ruolo chiave nel mantenimento di foglie e fiori rigogliosi, rafforzando i tessuti e prolungando la durata delle fioriture.
- Se si opera in campo agricolo, è bene sapere che il potassio influisce sulla qualità delle produzioni perchè conferisce maggiore sapidità e conservabilità alla frutta.
Come usare il potassio per le piante
Le piante assorbono grandi quantità di potassio, spesso in eccesso rispetto alle reali esigenze, questa facilità di assorbimento deve far porre l’attenzione sul corretto rapporto tra potassio e gli altri elementi, come azoto per un armonico sviluppo della pianta oppure calcio e magnesio con cui entra in competizione. È un elemento caratterizzato da elevata mobilità che generalmente si manifesta con il trasferimento dagli organi più vecchi a quelli più giovani, preferibilmente in direzione dei tessuti meristematici. Il maggior assorbimento dell’elemento avviene durante lo sviluppo vegetativo. Come per la maggior parte degli elementi minerali, oggigiorno esistono concimi e sostanze nutritive che apportano il potassio, sia con concimi avvolti come Osmocote da miscelare al substrato, sia idrosolubili. La scelta più corretta dipende da molti fattori, tra tipo di coltura e caratteristiche del vivaio o della floricoltura. Il nostro team di tecnici è a disposizione nel caso di dubbi sull’applicazione del magnesio chiedi ai nostri eserti compilando questo modulo.
Potassio per piante: utilizzo e vantaggi
Essendo un elemento chiave dei processi evapotraspirativi e per conferire robustezza delle pareti cellulari, il potassio partecipa al benessere generale delle piante ornamentali e diventa uno strumento da usare per ottenere sia vantaggi estetici (fioritura, colorazione) che funzionali (resistenza a stress).
Come usare il potassio per aiutare le piante
Per sostenere le piante ornamentali, il potassio va applicato in modo mirato, seguendo le necessità specifiche sia della coltura che delle diverse fasi di crescita. Ci sono colture che arrivano ad assorbire l’elemento con un rapporto N:K2O 1:1 (es. Begonia elatior sp.), altre 1:2 (es. Primula). È consigliato un approccio calibrato, evitando di eccedere nelle dosi per scongiurare effetti negativi, come il rallentamento della crescita o l’inibizione di altri nutrienti come calcio e magnesio.
Vantaggi del potassio nella produzione di piante ornamentali
Assimilato nelle corrette quantità e rapporti il potassio offre diversi vantaggi nelle produzioni florovivaistiche:
- contribuisce all’equilibrio idrico della pianta
- migliora la qualità estetica delle piante
- potenzia i colori e prolunga la durata delle fioriture
- previene danni da gelo
Eccesso di potassio nelle piante: come riconoscerlo e prevenirlo
Eccessi di potassio possono causare squilibri nutrizionali e successivi effetti sulla qualità delle piante. La stessa salinità nel substrato causata da un eccesso di apporto, arreca danno alle radici rendendo minore anche l’assorbimento dell’acqua. È importante verificare il rapporto del potassio rispetto agli altri nutrienti, soprattutto l’azoto per avere una crescita equilibrata. Attenzione anche a calcio e magnesio che potrebbero manifestare carenza nel caso di eccessi di potassio.
Carenza di potassio nelle piante ornamentali
Comprendere e affrontare la carenza di potassio nelle piante è importante per assicurarsi coltivazioni sane ed equilibrate. Infatti carenze di potassio portano notevoli problemi a carico delle foglie: si va dall’imbrunimento dei margini fogliari, all’ingiallimento internervale fino all’arricciamento dei bordi verso l’alto. In generale si nota una crescita stentata e dimensioni generali più piccole dello standard di specie/varietà.
Dato che il potassio concorre alla robustezza delle piante, va da sè che una sua carenza porta ad un indebolimento degli steli, che tendono a rompersi o cadere. Inoltre, la carenza di potassio riduce la capacità della pianta di trattenere l’acqua e quindi aumenta la vulnerabilità alla siccità.
Per evitare una qualità inferiore generalizzata delle produzioni e una maggiore sensibilità a stress e malattie, suggeriamo di gestire la carenza di potassio partendo dalla analisi del substrato e impostare la corretta strategia nutritiva. È buona regola gestire in modo corretto le irrigazioni (prevenire il dilavamento degli elmenti nutritivi) e il pH (per non aver ricadute sulla disponibilità del potassio per le piante). Per i rimedi alla carenza di potassio invitiamo a leggere questo articolo su sintomi e cura da carenze di potassio in cui ne parliamo approfonditamente.
Il potassio e la concimazione delle piante ornamentali
In caso di integrazioni particolari, la scelta del concime potassico viene fatta in base all’anione associato al nutriente. Per le specie florovivaistiche è preferibile utilizzare eventualmente il solfato di potassio o il nitrato di potassio rispetto al cloruro di potassio, molte piante sono infatti sensibili allo ione cloruro. Solfato di potassio o nitrato di potassio possono integrare dei normali piani concimazione dove si renda necessario.
Il solfato di potassio per le piante (K2SO4)
Viene preparato industrialmente facendo reagire l’acido solforico con il cloruro di potassio. Viene preparato industrialmente facendo reagire l’acido solforico con il cloruro di potassio. Ha titolo in ossido di potassio del 50-52%. Il contenuto massimo di cloro non deve superare il 3%; per quantità percentuali inferiori è consentita la dichiarazione in etichetta, “a basso titolo di cloro”.
Il nitrato di potassio per le piante (KNO3)
È un concime NK caratterizzato dal 13% di azoto nitrico e dal 46% di ossido di potassio ed è il più costoso. Molto solubile in acqua, il nitrato di potassio è un concime di buona qualità, perchè contiene 2 degli elementi più importanti per la crescita e il sostentamento delle piante, il potassio e l’azoto, in forme facilmente assimilabili. Può essere utilizzato come integrazione nellafertirrigazione in colture specializzate. Una alternativa a questo prodotto completa di microelementi è il Peters Professional Potassium Booster 13-0-43+micro.
Concimi ICL a base di potassio
Nell’offerta dei prodotti ICL per il florovivaismo, tutti i prodotti hanno un adeguato contenuto di potassio. Per quel che riguarda i diversi tipi di Osmocote, in linea di massima il rapporto N:K2O è indicativamente 1,3:1. Nel caso specifico di Osmocote Exact HighK il rapporto diventa 1:1,6, interessante per molte floricole. Per quel che riguarda gli idrosolubili la gamma è veramente ampia e permette di scegliere tra diversi titoli, da quelli più bilanciati a quelli estramente ricchi di potassio (es. Peters Professional Plant Finisher 9-10-38 o Universol Basis 4-19-35)
Concimi a base di potassio per piante ornamentali: raccomandazioni
Il potassio può essere somministrato alle piante attraverso concimi specifici, che possono essere, granulari, idrosolubili o in altre forme. Applicazioni liquide possono rispondere a criteri di urgenza (gestire una carenza) oppure far parte di un piano di concimazione che combini la nutrizione di base con la fertirrigazione. I concimi granulari rilasciano i nutrienti per un arco di tempo prolungato. Come accennato ai paragrafi precedenti, è consigliabile effettuare un’analisi del pH del terreno e rilevarne il valore, dato che può influire sull’assorbimento del potassio.
Per una concimazione bilanciata è importante far riferimento ai piani di concimazione specifici per la coltura che si intende produrre.
Il potassio entra nei piani di concimazione solitamente in specifiche fasi di sviluppo della pianta, nella cosidetta fase generativa, quella che porta e arriva alla fioritura
Per apporti particolari raccomandiamo i concimi idrosolubili NPK + microelementi Peters Professional ad esempio Peters Professional Combi Sol 6-18-36 o Peters Professional Plant Finischer 9-10-38 o, ancora, Peters Professional Potassium Booster 13-0-43, o con titoli simili della gamma Universol, tutti completi di micro che, non solo rispondono alle esigenze nutrizionali della pianta, ma contengono anche l’esclusiva formula M77 che promuove la crescita e assicura che le piante recuperino rapidamente la normale curva di sviluppo.
Se si vuole prevenire una possibile carenza di potassio con un concime a cessione controllata , ICL raccomanda l’utilizzo di un Osmocote da mescolare preventivamente al substrato. Tutti i tipi di Osmocote, con diverse formulazioni, differenti per modalità di rilascio, analisi, granulometria contengono fosforo, particolarmente indicato in certi ambiti Osmocote Exact HK 12-8-19, disponibile con diverse durate.
In generale, per evitare che si verifichino sintomi di carenza, ti suggeriamo di contattare il referente tecnico ICL della tua zona che, con il supporto del software AngelaWeb3.0, formulerà la soluzione specifica per le tue condizioni di coltivazione, combinando Concimi a Cessione Controllata (CRF, Controlled Release Fertilizers) e Concimi Idrosolubili (WSF, Water Soluble Fertilisers) proponendo l’abbinamento di Osmocote 5 + Peters o Universol.
A piè pagina il link per richiedere la consulenza personalizzata di un esperto ICL.
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