Prove su concimi avvolti confermano l’importanza di calcio e microelementi
Per crescita compatta, colorazione e radicazione, a fianco di N, P e K, nella nutrizione vegetales ono molto importanti anche Ca e micro
Ogni anno in ICL conduciamo molte prove: testiamo i concimi avvolti, i concimi con calcio, gli effetti dei microelementi, facciamo analisi del terreno, misuriamo molti parametri per rilevare e definire i bisogni delle varie colture.
I dati scientifici che raccogliamo sono spunto per apprendere sempre di più sulla nutrizione delle piante la coltivazione in florovivaismo.
In questo articolo illustriamo cosa abbiamo apreso da recenti prove: l’importanza di calcio e microelementi nella nutrizione delle piante floricole e vivaistiche. Sono elementi che vengono invece spesso sottovalutati.
Le prove ICL e i benefici per l’ambiente dei concimi a cessione controllata
La durata e lo schema di rilascio sono fattori importanti per il buon funzionamento del concime perché:
- una percentuale di rilascio dei nutrienti troppo veloce nei primi mesi potrebbe portare a livelli EC iniziali troppo elevati, che limitano il corretto sviluppo delle colture durante i primi stadi;
- diversamente una mancata o insufficiente cessione a fine coltivazione creerebbe un importante scompenso degli elementi nutritivi richiesti, rendendo necessaria un’integrazione degli stessi.
Lo schema di cessione dei concimi ha un ruolo molto importante. Il processo della lisciviazione di azoto e fosforo viene notevolmente ridotto quando questi due nutrienti sono rilasciati nel momento di reale fabbisogno della pianta: ci si riesce solo con la tecnologia della cessione controllata. E’ un punto di attenzione sempre più rilevante.
Le prove ICL testano la durata dei concimi avvolti che generalmente è riferita a una temperatura di laboratorio di 21°C.
I risultati delle ricerche ICL
Nei sotto paragrafi
- forma e modalità di apporto dei microelementi
- assorbimetno del calcio
- potassio e crescita compatta
Forma e modalità di apporto dei microelementi
I microelementi sono particolarmente importanti per il processo di fotosintesi nelle colture.
- Aiutano la pianta ad assorbire l’azoto. Per le colture arboree in vivaio i microelementi sono generalmente difficili da assorbire a causa delle temperature primaverili relativamente basse e a causa del generale basso livello di pH.
- Recentemente alcune prove condotte in campo hanno dimostrato come l’apporto continuo di ferro a livello dell’apparato radicale sia importante per l’assorbimento dell’elemento stesso. Risulta che le piante metabolizzino il ferro più facilmente in piccole dosi quotidiane rispetto a quanto riescano a fare quando l’elemento è disponibile a singoli, massicci dosaggi settimanali.
- Le prove dimostrano come la forma in cui vengono forniti gli microelementi sia molto importante per la loro efficacia. In substrati a base di torba (terricci), microelementi sotto forma di solfati sono preferiti rispetto ai chelati (come EDTA, DTPA ed EDDHA). I chelati dilavano velocemente dato che non hanno capacità di scambio con la Perciò i microelementi chelati non hanno effetti prolungati. Nella scelta del compost è importante tener conto della sua qualità.
- Le piante ornamentali e gli arbusti sempreverdi traggono grande beneficio dall’apporto extra di microelementi tramite la nutrizione
L’assorbimento del calcio
Nella coltivazione delle perenni e degli arbusti sempreverdi in vaso, crescita compatta, buona colorazione e buona radicazione sono fattori estremamente importanti. Il ritmo di crescita della maggior parte delle piante richiede un piano di concimazione ben ponderato. Durante le prime settimane i valori EC nel vaso devono essere limitati in modo da agevolare una corretta radicazione.
Una limitata quantità di sali durante i primi tre mesi di coltivazione garantisce una buona crescita iniziale ed un forte apparato radicale. È importante ricordare che, per la pianta, il calcio è difficile da assorbire e che la maggior parte delle colture semplicemente assorbe questo elemento, a causa della traspirazione fogliare. È quindi di grande importanza apportarne quantitativi sufficienti durante le prime fasi di crescita. È necessario assicurarsi che il calcio sia ben distribuito tra le radici giovani. Inoltre si può aspirare a migliorare l’assorbimento livellando se possibile, durante la primavera, i picchi di temperatura ed irrigazione all’interno della serra.
Il potassio per la crescita compatta
Nella seconda fase del periodo di crescita, quando la crescita radicale è totalmente completata, le piante necessitano di molto azoto per la sintesi delle proteine della crescita. Se si desidera una crescita compatta, è meglio utilizzare un concime ad alto contenuto di potassio. Una proporzione di azoto-potassio di circa 1:2 assicura piante robuste ed una crescita graduale. E’ fondamentale adeguare i quantitativi di calcio, bilanciandoli conseguentemente con quelli di magnesio, essendo questi due elementi antagonisti. Questi elementi possono contrastarsi a vicenda nel vaso e quindi vi è il rischio di una carenza di magnesio.
Set-up delle prove su concimi a cessione controllata
Nelle numerose prove che ICL conduce, le piante da testare sono scelte in base allo scopo della prova e si escludono il più possibile fattori esterni come la predisposizione alle malattie. Ad esempio:
- per rilevare differenze nel rilascio dei nutrienti tra i diversi concimi è utile utilizzare piante sensibili all’azoto come Lonicera, Spiraea, Prunus, conifere e perenni;
- per test di concimazione con ferro sono richieste piante sensibili a questo elemento come le erbacee, ad esempio Imperata e Carex. Anche altri esemplari come il Cytisus e piante della famiglia dei bambù richiedono alti apporti di ferro.
- in prove di sensibilità alla salinità o dell’apparato radicale sono ideali piante come Ericacee (Pieris, Calluna, Leucothoe), Rhododendron e Cotoneaster.
Domande da porsi per la scelta del giusto concime
Nella scelta del concime è utile procedere rispondendo a queste domande:
- Qual è il tuo obiettivo nella concimazione?
- Conosci la qualità delle materie prime che compongono il concime?
- Quali sono le proprietà di cessione del concime e con quali tempistiche?
- Quanto affidabile e sicuro è il rilascio dei nutrienti durante la crescita?
- Il prodotto garantisce lo stesso risultato in presenza di qualsiasi condizione climatica e richiesta colturale?
- La qualità dei diversi lotti di produzione del concime sarà uguale e costante nell’arco degli anni ?
- Se si usa la concimazione di base, quanto concime extra bisogna comunque fornire con l’irrigazione e quali sono le differenze nella crescita?
- Quali sono i costi dell’intero periodo di coltivazione, tenendo conto anche dei benefici apportati dal concime?
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