Guida alla concimazione del prato: calendario, operazioni, tecniche, prodotti
Concimare è nutrire. La concimazione è una delle pratiche più importanti per mantenere il prato bello e in salute
Perché è importante concimare il prato: i tempi delle concimazioni
Concimare è nutrire. Ecco perché la concimazione è una delle pratiche più importanti per mantenere il prato bello e in salute. Azoto, fosforo, potassio e tutti gli altri nutrienti apportati alla dose corretta, nella proporzione corretta e coi tempi corretti, garantiscono crescita vigorosa, salute, resistenza e colorazione. Non concimare o usare un concime per prato sbagliato lo rende debole e vulnerabile facendogli, spesso, perdere la sua bellezza estetica. I tempi delle concimazioni sono fondamentali. Spesso l’approccio fai-da-te , con una o più concimazioni estemporanee, limita la resa qualitativa delle superfici. Al contrario, la corretta programmazione delle concimazioni fornisce al prato i nutrienti di cui ha bisogno nei momenti chiave dell’anno, permettendogli di svilupparsi forte e sano. Questo significa non solo prati belli, ma anche prati che richiedono meno interventi perché meno suscettibili alle malattie.
- Superfici verdi mai concimate sono rade e piene di erbacce. La scarsa erba presente ha poche radici e poche risorse energetiche per sopportare i periodi di stress
- Con 1 concimazione all’anno la superficie verde è un po’ più densa, ma ancora in parte infestata da malerbe e leggermente più vigorosa e sana
- Con 2 concimazioni anno il manto erboso diventa più denso e chiuso. Anche le radici si irrobustiscono e inspessiscono. Il prato inizia a competere con le malerbe per la luce e i nutrienti
- 3 concimazioni anno sono quasi ottimali: il tappeto è fitto, denso e sano. Riesce a competere bene con le malerbe e tiene lontani i parassiti
- La prassi ideale per una qualità estetica imbattibile prevede 4-5 concimazioni anno. Il prato diventerà ancora più denso e l’apparato radicale riceverà le risorse ottimali per sopportare gli stress
Come capire se il prato ha bisogno di concime?
Il manto erboso stesso ci fa capire se ha bisogno di concime attraverso alcuni sintomi visibili ad occhio nudo:
- colore ingiallito delle foglie.
- crescita debole e stentata .
- diradamenti e zone secche.
- malattie fungine.
- difficoltà a resistere a caldo, secco o freddo
Quando si segue un buon calendario delle concimazioni del prato, raramente si evidenziano questi sintomi.
L’analisi del terreno
Oltre ad osservare la superficie inerbita, per sapere con esattezza se c’è una carenza nutrizionale, si può effettuare un’analisi del terreno e determinare il pH e i livelli di nutrienti presenti nel terreno. In questo modo si può adeguare il piano di concimazione con la massima precisione. Ad esempio, conoscere l’acidità del terreno attraverso la misurazione del pH, ci fornisce utili indicazioni sui livelli di nutrienti disponibili: suoli con pH bassi (<6) normalmente sono poveri in calcio, magnesio e potassio. Terreni con pH alto non sono in grado di veicolare il fosforo e il ferro. Un pH tra 5 e 8 è mediamente sufficiente per far crescere un prato di qualità.
I fondamenti della concimazione del prato
L’erba cresce costantemente durante la stagione vegetativa. Questo significa che ha sempre bisogno dei tre nutrienti indispensabili per la sua crescita che sono:
- Azoto (N) = spinge la crescita e la colorazione
- Fosforo (P) = nutre le plantule e sostiene la crescita radicale
- Potassio (K) = aumenta la resistenza a siccità e malattie
Il terreno dispone naturalmente di questi elementi nutritivi ma non è in grado di fornirli alle piante così velocemente come richiederebbero o nella quantità necessaria.
La nutrizione corretta del prato è la conseguenza di un piano di concimazione bilanciato e cioè in grado di supplire a questi bisogni fornendo:
- equilibrio e proporzioni corrette dei nutrienti: giusti rapporti di azoto (crescita), fosforo (radici) e potassio (resistenza agli stress).
- dosi corrette: no a carenze, no a sovradosaggi o bruciature
- applicazioni uniformi: uso di spandiconcime e carrelli applicatori di qualità che garantiscano copertura omogenea
- tempi giusti: tener conto delle curve di crescita stagionali di ciascuna specie d’erba
I concimi per prato: il titolo e la fonte d’azoto
I concimi sono classificati in base al titolo, che indica la percentuale di azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) presenti nel fertilizzante. Ad esempio, un concime con un titolo di 20-10-10 contiene il 20% di azoto, il 10% di fosforo e il 10% di potassio, stabilendo un rapporto nutrizionale di 2:1:1.
Per valutare la capacità nutritiva di un concime e deciderne il dosaggio, è necessario considerare le unità di elemento nutritivo che viene distribuite per unità di superficie (ovvero la quantità di azoto, fosforo o potassio distribuite, espressa in chilogrammi per ettaro o per metro quadrato). Ad esempio, quando si afferma che sono necessarie 100 unità di azoto per ettaro, significa che è necessario applicare un fertilizzante che fornisca un totale di 100 kg di azoto assimilabile per ogni ettaro di terreno. I concimi con capacità nutritiva migliore richiedono dosi più basse.
L’azoto è un elemento nutritivo essenziale per la sintesi proteica nelle piante, poiché favorisce la formazione di nuovi tessuti vegetali e stimola la crescita dell’erba. Esso è disponibile in diverse forme, ciascuna con caratteristiche specifiche che ne influenzano l’assorbimento e l’efficacia:
- Azoto nitrico: si caratterizza per un assorbimento rapido, rendendolo ideale per interventi immediati e per soddisfare le esigenze nutrizionali a breve termine delle piante.
- Azoto ammoniacale: presenta un assorbimento più lento, il che lo rende adatto per una nutrizione costante e prolungata, fornendo nutrienti in modo graduale.
- Azoto ureico: è un’opzione economica e versatile, che viene rapidamente convertita in azoto ammoniacale nel suolo, rendendolo disponibile per le piante.
Queste variabili influenzano l’efficacia del concime in relazione alle specifiche esigenze nutrizionali delle piante, alle condizioni climatiche e alla tipologia di suolo, permettendo di ottimizzare la fertilizzazione per ottenere risultati migliori
I concimi azotati a cessione controllata forniscono l’azoto in modo graduale, perché questo nutriente è avvolto in una pellicola di zolfo, rivestita da una membrana polimerica. Le immediate conseguenze positive della concimazione con azoto a cessione controllata sono:
- una crescita graduale e prolungata nel tempo dell’erba
- un aumento della sua colorazione
- un maggiore approfondimento dell’apparato radicale.
I concimi con azoto a pronto rilascio hanno un’azione totalmente opposta: sono altamente solubili e provocano un aumento della frequenza dei tagli. Inoltre vengono facilmente dilavati da irrigazioni o piogge; si dissolvono rapidamente e forniscono nutrienti per un periodo molto limitato, provocando una crescita rapida ma temporanea.
Come scegliere il miglior concime per prato: i nutrienti di cui l’erba ha bisogno
La scelta del concime per il prato deve tenere conto delle esigenze specifiche dei tipi di erba, delle condizioni del terreno, della destinazione d’uso e della stagionalità. Queste considerazioni garantiscono una nutrizione adeguata, promuovendo un prato sano e resistente. In generale:
- concimi ricchi di fosforo sono indicati durante la fase di radicazione, come alla semina, nella rigenerazione o nella posa di prato a rotoli.
- concimi ad alto contenuto di azoto a cessione controllata, supportano l’erba nelle fasi di crescita più intense, evitando picchi di crescita e lussureggiamento eccessivo.
- concimi ricchi di potassio sono utili nei periodi di stress termico o condizioni climatiche estreme.
- concimi con un buon contenuto di ferro favoriscono una colorazione intensa e aiutano a controllare la presenza di muschio.
- concimi contenenti calcio e magnesio contribuiscono al bilanciamento nutrizionale del prato.
- concimi con azoto a rilascio molto prolungato (3-4 mesi) sono ideali quando è necessaria una crescita continua e contemporaneamente lenta,uniforme e graduale, come nel caso di programmi di taglio con i robot rasaerba.
Azoto (N) | Fosforo (P) | Potassio (K) | Ferrro (Fe) | Magnesio (Mg) | |
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Serve per | crescita, colore, densità; formazione di nuove foglie e germogli vegetativi | crescita delle nuove radici, aumento germinazione nelle semine | aumento della salute generale, rafforzamento dei tessuti, aumento resistenza agli stress ambientali e malattie | aumento della colorazione fogliare | formazione della clorofilla, aumento della colorazione |
Sintomi da carenza | colore pallido, ingiallimento, crescita stentata | (raro) ingiallimento, macchie viola sulle foglie | (raro) colore pallido ma anche assenza di sintomi | ingiallimento, pallore fogliare | ingiallimento, pallore fogliare |
Quando concimare il prato: programmi annuali di concimazione
4-5 concimazioni/anno sono la giusta cadenza da impostare per concimare un prato. I tempi, le quantità e il tipo di concime variano in base alla specie d’erba presenti, in quanto la nutrizione delle specie microterme differisce dalla nutrizione delle macroterme, in quanto sono differenti le loro caratteristiche e habitus di crescita.
Le specie microterme come festuca, loietto, agrostide o poa prosperano in climi freschi e umidi, con temperature ottimali comprese tra 15 e 25 °C e tendono a mantenere una colorazione verde anche in inverno. Al contrario, specie macroterme come gramigna, gramignone, cynodon, zoysia, paspalum, kikuyo, si adattano a climi più caldi e secchi, preferendo temperature tra 25 e 35 °C. Vanno in dormienza durante i periodi freddi, ingiallendo quando le temperature scendono vicino a 0°C.
Piano concimazione standard per specie microterme (festuca, loietto, agrostide, poa)
Per le specie microterme la crescita ottimale si ha tra i 15° e i 25°. Questo fa sì che ci siano 2 picchi di crescita annuali da sostenere con la concimazione azotata, in primavera e fine estate-inizio autunno. Nei periodi di stress, il sostegno deriva principalmente dal potassio. Un semplice piano di concimazione standard per questi tipi di prato è quindi:
- alla ripresa vegetativa a inizio primavera: concime alto in azoto per imprimere all’erba una crescita forte e costante Landscaper Pro Maintenance 21-6-8+2MgO
- prima dell’arrivo delle temperature estreme estive: concime alto in potassio per rinforzare l’apparato radicale e le lamine fogliari LandscaperPro Stress Control 15-0-26+4MgO
- in autunno: nuovamente un concime alto in azoto per affrontare la seconda stagione di vegetativa di queste speiceLandscaper Pro Maintenance 21-6-8+2MgO
- prima dell’inverno: concime alto in potassio che ha funzione antistress anche nel caso di temperature basse LandscaperPro Stress Control 15-0-26+4MgO
Piano di concimazione standard per specie macroterme: (gramigna, gramignone, zoysia, paspalum, kikuyo)
Per le specie macroterme la crescita ottimale si ha quanto le temperature sono superiori ai 25°. Questo fa sì che ci sia 1 solo lungo picco di crescita annuale che va da metà-fine primavera a fine estate da sostenre la concimazione azotata e rinforzato con la concimazione potassica nei momenti preparatori agli stress. Un semplice piano di concimazione standard per questi tipi di prato è quindi:
- metà primavera (aprile): concime alto in azoto per imprimere all’erba una crescita forte e costante Landscaper Pro Maintenance 21-6-8+2MgO
- piena primavera (fine maggio): concime alto in azoto per imprimere all’erba una crescita forte e costante Landscaper Pro Maintenance 21-6-8+2MgO
- prima dell’arrivo delle temperature estreme estive (luglio): concime alto in potassio per rinforzare l’apparato radicale e le lamine fogliari LandscaperPro Stress Control 15-0-26+4MgO
- metà estate: nuovamente un concime alto in azoto per affrontare la seconda stagione di vegetativa di queste speice Landscaper Pro Maintenance 21-6-8+2MgO
- prima dell’inverno: concime alto in potassio che ha funzione antistress anche nel caso di temperature basse LandscaperPro Stress Control 15-0-26+4MgO
Per ulteriori approfondimnti, consulta anche gli articoli:
- Quando concimare il prato in primavera e come scegliere il concime giusto
- La nutrizione potassica pre-invernale del tappeto erboso
Come concimare il prato con il giusto spandiconcime
Il carrellino applicatore spandiconcime è uno strumento essenziale per garantire una distribuzione uniforme del fertilizzante. L’uniformità di applicazione è la precondizione per prati nutritti bene e in modo bilanciato, evitando pericolose sovra- o sottoapplicazioni. Errori distributivi delle concimazioni manuali possono causare inestetismi fastidiosi che richiedono diverse settimane per essere riparati come:
- aree più chiare d’erba perché non concimate
- striature bruno-giallastre dovute a bruciature
Tutti gli spandiconcime sono dotati di una tramoggia, di un’apertura sul fondo per il passaggio del concime e di un dispositivo per regolare la dimensione dell’apertura e il flusso di applicazione. Si dividono in due principali tipologie:
- spandiconcime rotativi a spaglio: coprono rapidamente ampie aree regolari.
- spandiconcime a caduta: ideali per applicazioni precise o per trattare aree irregolari.
I carrelli applicatori ICL che trovi illustrati nell’articolo che abbiamo linkato qui, possono essere utilizzati non solo per applicare concimi, ma anche sementi, agenti umettanti granulari e fitosanitari granulari.
Alcuni dettagli durante l’applicazione possono influenzare l’accuratezza del trattamento. Ad esempio, la velocità di camminata dell’operatore è cruciale: una andatura troppo lenta può portare a eccessi di applicazione, mentre una velocità eccessiva può ridurre la dose applicata, anche se il carrello è stato calibrato correttamente.
Concimare il prato dopo il taglio: quando e perché farlo
Concimare il prato subito dopo il taglio è consigliato perché contribuisce a mantenere il tappeto erboso verde e resistente nel tempo:
- miglior assorbimento dei nutrienti: la concimazione subito dopo il taglio favorisce un assorbimento più efficace, perché le piante per ripartire richiedono maggiori quantità di nutrienti. La concimazione immediatamente dopo il taglio stimola la formazione di nuovi culmi e foglie, contribuendo a un prato più denso e rigoglioso. Questo è particolarmente importante per promuovere un accestimento sano, che migliora la copertura del terreno
- recupero rapido da stress da taglio: dopo il taglio, il prato può subire stress. Concimare subito aiuta a ripristinare rapidamente le riserve nutritive, permettendo all’erba di recuperare e crescere vigorosamente e favorisce la cicatrizzazione delle ferite, stimolando così una crescita vigorosa e sana.
- uniformità dell’applicazione: spargere il concime dopo il taglio garantisce una distribuzione uniforme dei nutrienti sul prato, riducendo il rischio di sovra- o sottoapplicazioni che potrebbero verificarsi se si applica il concime su prati disomogenei, con altezze di crescita diversa tra pianta e pianta
L’irrigazione dopo la concimazione: i vantaggi e come farla
Irrigare il prato dopo aver applicato un concime granulare è fondamentale. L’acqua favorisce l’assorbimento dei nutrienti da parte delle radici, stimolando da subito una crescita sana e vigorosa dell’erba. Questo è particolarmente utile durante le fasi di crescita attiva della pianta. In generale, si consiglia di irrigare il prato per 20-30 minuti dopo l’applicazione del concime granulare. L’irrigazione dopo la concimazione:
- aiuta a sciogliere i granuli di concime, permettendo ai nutrienti di penetrare gradualmente nel terreno e diventare disponibili per le piante. Senza un’adeguata irrigazione, i granuli possono rimanere sulla superficie e i nutrienti essere in parte persi per volatilizzazione.
- riduce il rischio di brucciature dell’erba perché il concime si scioglie subito
- uniforma la distribuzione dei nutrienti, perché garantisce che il fertilizzante si diffonda in modo uniforme nel terreno e questo evita sopra o sotto dosaggi localizzati
- aiuta a migliorare la vita biologica del suolo: unterreno umido ricco di nutrienti favorisce lo sviluppo dei microorganismi, facilitando la degradazione della sostanza organica, essenziale per avere un prato sano.
Concimare il prato con la pioggia: cose da sapere
La pioggia può essere un’alleata nella concimazione, ma bisogna esser certi dell’assorbimento efficace dei nutrienti. Vanno tenuti perciò in considerazione questi accorgimenti:
- tempistica:
- applicare il concime poco prima di una pioggia leggera o moderata per migliorare l’assorbimento dei nutrienti, senza rischi di dilavamento.
- evitare la pioggia intensa per prevenire il ruscellamento
- condizioni del suolo: assicurarsi che il terreno non sia saturo da piogge precedenti, per facilitare un assorbimento corretto e ridurre il rischio di ruscellamento.
- irrigazione post-applicazione: annaffiare leggermente il prato dopo la pioggia se si considera che non sia stata sufficiente per sciogliere il concime
Prodotti professionali per la concimazione del prato
Per ottenere i migliori risultati vanno usati prodotti professionali sviluppati a partire da tecnologie nutritive all’avanguardia, le sole in grado di rilasciare i nutrienti in modo adeguato ai bisogni delle piante d’erba:
- Effetto prolungato: la cessione controllata permette di rilasciare gli elementi nutritivi in un determinato arco di tempo. Spesso con una sola applicazione si copre il fabbisogno nutrizionale della stagione
- Crescita bilanciata: senza picchi, l’erba cresce regolare richiedendo un minor numero di tagli
- Dosaggi ridotti: rispetto ai concimi senza tecnologia, le dosi sono ridotte in quanto gli elementi nutritivi vanno tutti alla pianta e non dilavano
- Rispetto ambientale: la lisciviazione è pressoché inesistente in quanto i nutrienti sono ceduti secondo schemi che corrispondono ai fabbisogni dell’erba
La massima efficacia nutritiva si ha con un approccio SMART alla gestione del prato: usa prodotti Semplici nell’uso seguendo un Metodo preciso, soluzioni all’Avanguardia che garantiscono Risultati grazie alle Tecnologie. Con la gamma di concimi LandscaperPro ICL promuove la Turf Efficiency: ottenere Più con Meno.
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