Quando concimare il prato in primavera e come scegliere il concime giusto
Il modo migliore per eseguire la prima concimazione primaverile del tappeto erboso
All’arrivo della primavera il prato riprende a vegetare. In questo articolo vedremo quando e come concimare il prato in primavera ma anche i fattori che limitano la ripresa vegetativa a fine inverno e i migliori concimi per prato da applicare a inizio primavera
Come si presenta il prato a fine inverno prima della primavera
Nell’ultima parte dell’inverno i tappeti erbosi difficilmente sono belli. Normalmente risultano estesticamente più accettabili i prati a taglio relativamente alto con molta festuca (grazie alla maggiore rusticità) o i prati rigenerati nell’autunno precedente con molto loietto (grazie al vigore di crescita anche a basse temperature).
Nella maggior parte degli altri casi a fine inverno si possono notare danni da freddo chiazze diradate o parti ingiallite che non si sono potute riparare per la quasi totale assenza di crescita dell’erba in inverno.
La ripartenza epigea (della parte fogliare) del prato può essere ritardata da:
- Condizioni del terreno non idonee: a fine inverno i terreni, soprattutto quelli argillosi, risultano eccessivamente umidi e instabili. Camminare su un terreno in questecondizioni fa sì che il peso del corpo e dei mezzi meccanici schiaccino il prato e compattino il suolo. I germogli e le giovani radici del prato non hanno alcuna possibilità di resistere al trauma meccanico, quando il terreno si deforma per effetto del calpestio e quindi non partono
- Temperature ancora troppo basse: le specie microterme hanno una crescita ottimale con temperature del suolo tra 10° e 18°C e temperature dell’aria tra 15° e 24°C. Se all’inizio della primavera le temperature sono molto più basse, la ripartenza è più lenta
- Il prato non ha elementi nutritivi di riserva: un basso tasso di azoto disponibile limita la capacità del prato di riparare i danni invernali e di produrre nuovi tessuti.
La ripresa vegetativa primaverile parte dall’apparato radicale. Questo succede settimane prima che si intensifichi il colore delle foglie e la parte visibile dell’erba inizi a crescere. Ecco perché è bene eseguire in autunno una buona concimazione potassica. Infatti la crescita primaverile del prato inizia dall’apparato radicale molto in anticipo sulla comparsa dei primi segni di ripresa dell’apparato fogliare. Nel sistema radicale (parte ipogea), l’energia immagazzinata l’anno precedente viene spesa per produrre nuovi tessuti prima che compaiano i segni di ripresa nella parte epigea (lamine fogliari).
Come eseguire al meglio la prima concimazione in primavera
C’è chi teme di effettuare troppo presto la prima concimazione azotata per il timore di una cessione eccessiva dell’azoto. Questa preoccupazione si elimina usando concimi con tecnologie di rilasio. I granuli avvolti rilasciano gli elementi nutritivi in modo non influenzato dalle condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc) e regolato nel tempo per una durata prestabilità. La nutrizione risulta bilanciata e senza eccessi.
Con i concimi LandscaperPro adotti un approccio SMART* alla nutrizione del tappeto erboso, perchè i concimi si basano sulla tecnologia di cessione controllata degli elementi nutritivi. Nel video qui sotto scopri la differenza degli effetti sul prato dei concimi convenzionali a pronto effetto rispetto ai concimi a cessione controllata (3 min.):
Quali concimi uare per i tappeti erbosi in primavera
Come indicato al primo paragrafo, a fine autunno è bene effettuare una concimazione potassica che traghetta al meglio il prato nel corso dell’inverno. Poi, già da circa febbraio – marzo, si può considerare di usare un concime a cessione controllata. Scegli il migliore, in funzione delle condizioni del prato dei tuoi clienti:
- prato maturo in salute: queste condizioni sono ovviamente quelle più facili. Il concime va applicato ai primissimi segni di risveglio del prato. Va prediletto un prodotto a base di azoto a cessione controllata per avere gli elementi disponibili per molte settimane come LandscaperPro Maintenance
- prato giovane: in questo caso va scelto un concime con una distribuzione uniforme e diffusa e con un buon contenuto di fosforo per promuovere un’attiva crescita radicale. Il rilascio dei nutrienti deve essere graduale ed avvenire direttamente a contatto con l’apparato radicale giovane e ancora poco profondo. Anche in questo caso è preferibile un prodotto a cessione controllata come LandscaperPro NewGrass
- prato danneggiato da freddo o con evidenti segni di malattie invernali o con residui di diradamenti risalenti alla stagione precedente: in questo caso optare per un prodotto in grado di stimolare la crescita per mezzo di un rilascio graduale dell’azoto combinato ad una buona componente di azoto a pronto effetto come in LandscaperPro Universtar Balance
Lo scopo è quello di accelerare la riparazione dei danni, aumentare la massa fogliare in modo da facilitare la fotosintesi e infittire il prato prima che possano subentrare invasioni di erbe estive. Se poi ci fossero problemi di muschio, si raccomanda di usare concimi ad alto titolo di ferro come LandscaperPro Shade Special. Se infine i diradamenti fossero abbastanza ampi, potrebbe essere necessario ricorrere ad una integrazione della semina.
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