La guida per crescere
la Fragola

La fragola è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee che viene coltivata in Italia in areali con caratteristiche pedo-climatiche piuttosto diverse.

I nostri consigli per coltivare al meglio la fragola

  • Le fragole selvatiche sono originarie dell’Europa e del Nord America. La coltivazione iniziò a guadagnare popolarità nel XVIII secolo. Oggi sono diventate una delle bacche più popolari e amate al mondo.

  • La fragola cresce bene in terreni di medio impasto o sciolti e ricchi di sostanza organica. La presenza del calcare può provocare clorosi.

  • La fragola non tollera gli eccessi di salinità, riduzioni del potenziale produttivo e deficienze nutrizionali possono comparire già con acque ad EC >1,4-1,5 mS/cm, dove la salinità è data da bicarbonati, sodio e cloruri. Sono da evitare fertilizzanti che ne contengono ad elevate percentuali.

  • Predilige terreni con pH neutro o sub-acido (5,8-6,5) e risente negativamente di calcare attivo superiore al 4-6%.

  • I terreni devono essere caratterizzati da buoni livelli di sostanza organica umificata e non devono essere presenti ristagni idrici.

  • Essendo l’apparato radicale superficiale, la fragola si caratterizza per un’intensa attività respiratoria e da elevate produzioni, cosa che richiede irrigazioni frequenti.

  • Condizioni di umidità non ottimali riducono l’assorbimento di fosforo e potassio.

  • Le fragole sono soggette all'asfissia radicale. Per evitare questo fenomeno, è bene piantarle su cumuli.

  • La fragola richiede un’esposizione prolungata alla luce solare per garantire una produzione ottimale (almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno). Questa condizione cambia in base alla varietà.

  • Si preferisce adottare la fila binata a quinconce con distanze che, per le varietà più vigorose, si aggirano tra i 25-30 cm sulla fila (distanze maggiori devono essere adottate per varietà più vigorose). Per piante fresche a “radice nuda”, meno vigorose, siamo sui 15-20 cm.

  • La fragola richiede ampie rotazioni per evitare problemi di sviluppo stentato, stati di stress o di “collasso” delle piante.

Classificazione

Famiglia Rosaceae
Genere Fragaria
Specie Fragaria x ananassa, F. virginiana Duch.

 

Ogni varietà può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative per garantire le condizioni di crescita ottimali. Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza.

È fondamentale eseguire una previa analisi chimico-fisica del terreno per determinare il corretto valore di nutrienti da apportare, e un’analisi chimico-agraria dell’acqua di irrigazione per una corretta fertirrigazione.

Per evitare problemi di elevata salinità, gli apporti nutritivi devono essere il più possibile frazionati, controllando sempre la EC della soluzione nutritiva fornita in fertirrigazione.

 

Caratteristiche botaniche

La fragola è una pianta perenne costituita da un apparato radicale, da un fusto (rizoma o corona) e da un apparato fogliare. Le radici sono considerate organi di assorbimento che svolgono una funzione di accumulo di sostanze di riserva e del rizoma.

Le foglie si sviluppano su un picciolo di lunghezza variabile, alla cui base si formano delle gemme che, in base alla temperatura e al fotoperiodo, danno origine a infiorescenze, germogli di accestimento o stoloni.

Il frutto della fragola è in realtà un’infruttescenza (falso frutto) che si origina dall’ingrossamento del ricettacolo dopo la fecondazione dei pistilli; sul ricettacolo sono inseriti gli acheni (semi) che rappresentano i veri frutti.

Affinché il frutto cresca con una forma regolare, è necessario che tutti i pistilli vengano fecondati; se così non fosse, si potrebbero originare frutti malformati, deprezzati commercialmente. È quindi essenziale creare delle condizioni che limitino al minimo una scarsa impollinazione (es. sbalzi termici eccessivi, scarso arieggiamento, eccessiva vigoria delle piante, ecc.).

 

Epoche di trapianto

Il trapianto si effettua in periodi differenti a seconda del tipo di pianta utilizzato e del sistema di forzatura.

Tipologia di piantaEpocaStrutture di forzatura
Frigo-conservataMetà-fine settembreTunnellino-tunnel-serra
Fresca "cima radicata"Settembre-OttobreTunnerl-serra
Fresca "radice nuda"OttobreTunnel-serra

In genere, il trapianto viene eseguito in pieno campo, mentre la copertura avviene in un secondo momento. Se si opera in serre e tunnel (su cui vengono montati teli di copertura a durata triennale), spesso vengono effettuati trapianti in sottostrutture già coperte.

In questo caso, è importantissimo tenere sotto controllo la fase di attecchimento, garantendo una costante bagnatura del substrato e il controllo dell’umidità attraverso microaspersioni o nebulizzazioni continue.

 

Epoca di copertura

Tipologia di pianta Struttura di forzatura Epoca di copertura
Frigo conservataTunnel-serra-tunnellinoDicembre
Fresca “cima radicataTunnel-serraSubito dopo il trapianto
Fresca “radice nuda”Serra-tunnelUn mese dopo il trapianto

 

Raccolta

Tipologia di piantaStruttura di forzaturaInizio raccolta
Frigo conservataTunnel-serra-tunnellinoMarzo-aprile
Fresca “cima radicata"Tunnel-serraGennaio-febbraio
Fresca “radice nuda”SerraDicembre-gennaio

La pianta “frigoconservata” garantisce produzioni maggiori, ma più tardive e concentrate in un periodo ristretto. La qualità tende a diminuire a mano che la stagione di raccolta va avanti. Le piante “fresche” hanno una produzione più modesta, ma hanno una fioritura anticipata e i frutti sono di qualità migliore. Il raccolto avviene in anticipo e su un periodo di tempo più prolungato.

 

Ruolo dei nutrienti

Azoto

Gli effetti delle concimazioni azotate sono altamente influenzati dalle dosi e dall’epoca di somministrazione.

Le carenze si manifestano con un fogliame ridotto e con un colore tendente al giallo. In casi gravi, le foglie possono assumere una tinta rossastra a partire dalle estremità.

In caso di eccesso, il fogliame si presenta abbondante e di colore verde scuro, con un allungamento dei piccioli e una crescita interna al fogliame stesso di fiori e frutti. Inoltre, influenza negativamente la qualità finale dei frutti.

L’azoto è assorbito in maggior parte in forma nitrica. La presenza di azoto ammoniacale può essere più o meno sfavorevole in base alle condizioni del terreno.

Più la temperatura radicale è elevata (>30°), più la forma ammoniacale diventa tossica e può portare alla morte della pianta. Al contrario, con temperature basse, la presenza di entrambe le forme di azoto è auspicabile.

Fosforo

Il fosforo è assorbito per la maggior parte a partire dalla fase di fioritura e durante lo sviluppo dei frutti.

La carenza di questo elemento può determinare l’albinismo dei frutti, oltre a rendere le foglie vecchie di un colore verde scuro/bronzato. In terreni naturalmente ben dotati di fosforo, il fabbisogno viene naturalmente soddisfatto (fatta eccezione per terreni calcarei).

   

Carenza di fosforo 

 

Potassio

Il potassio è presente in forma cationica (K+) e gioca un ruolo chiave nella regolazione dell’osmosi cellulare, nell’assorbimento dell’acqua e nella fotosintesi.

Il potassio permette la sintesi degli zuccheri ed è stato dimostrato che un apporto crescente di K migliora il contenuto zuccherino e l’acidità dei frutti. Non ha effetto sulla conservabilità.

In caso di carenza, la dimensione delle foglie è ridotta, gli stoloni sono deboli, i frutti poco saporiti e di colore pallido. L’eccesso di potassio può invece bloccare l’assorbimento del magnesio.

Essendo una coltura sensibile al cloro, è altamente sconsigliato l’utilizzo di cloruro di potassio.

Calcio

Il calcio svolge un ruolo importante nella costituzione della parete cellulare e della lamella mediana. Viene trasportato per via xilematica in maniera passiva, seguendo il flusso traspiratorio. Inoltre, favorisce il corretto sviluppo dell’apparato radicale.

La carenza si presenta sotto forma di clorosi e necrosi diffuse.

È consigliato un apporti di calcio tramite fertirrigazione in caso di suoli con una scarsa dotazione naturale.

Magnesio 

Il magnesio è essenziale per la fotosintesi. Viene assorbito durante tutto il periodo vegetativo ed soprattutto durante la fruttificazione. L’assorbimento può essere ostacolato da un pH del terreno elevato o da alti livelli di potassio.

Le carenze si manifestano con un arrossamento/imbrunimento internervale sulle foglie più vecchie. In seguito, le foglie sono deformate e/o arricciate.

 

Carenza di magnesio         

 

Sensibilità al cloruro

La fragola è una delle colture più sensibili alla salinità e al cloruro. Le foglie colpite presentano margini fogliari secchi e marroni, foglie fragili, una crescita stentata delle piante e scarsa radicazione.

 

La concimazione: il consiglio dell’esperto

Il periodo di concimazione cambia in base alla varietà, e in funzione della tecnica di coltivazione, su suolo o in fuori suolo.

Una concimazione di fondo con un buon stallatico è consigliata per mantenere una buona struttura del terreno ma deve essere integrata da quella minerale fornita tramite fertirrigazione per assicurare un corretto apporto di nutritivi (consigliati turni settimanali più o meno stretti).

Vuoi saperne di più? Vai alla pagina del piano di concimazione della fragola!

Fertirrigazione

L’irrigazione a goccia è il metodo più usato; comprende concimi completamente solubili in acqua e i rapporti N-P-K-Ca-Mg vengono adattati in base al fabbisogno in ogni fase della crescita.

Scopri le nostre soluzioni per la fertirrigazione.

Concimi fogliari

Pratica abbastanza comune che consiste nel miscelare i concimi con fitosanitari per favorire uno sviluppo completo della pianta, correggendo le carenze e migliorando la resistenza a stress biotici (nematodi, parassiti e malattie fungine) e abiotici (siccità, calore, terreni freddi).

Scopri le nostre soluzioni per la concimazione fogliare.

Concimi a cessione controllata

Tecnica sempre più utilizzata poiché contribuisce ad aumentare concretamente la produttività della coltura.
Negli Stati Uniti, ad esempio, l’uso dei concimi a cessione controllata N-P-K viene praticato per il 55% dei 26.000 ettari del Paese.

Una sola applicazione di un concime granulare a cessione controllata prima dell’impianto garantisce l’apporto necessario di minerali, ottenendo una resa elevata e di qualità.

Scopri le nostre soluzioni per la concimazione granulare.

Q&A

Ecco alcune domande frequenti che abbiamo ricevuto dagli agricoltori!

  • Per redigere piani di concimazione adatti alle diverse tipologie di coltivazione, è necessario conoscere le caratteristiche chimico-fisiche del terreno, l’analisi chimica dell’acqua e il sistema irriguo. Per avere il piano di concimazione da noi consigliato, visita questa pagina.

    Quando è ancora possibile, una concimazione di fondo con un buon stallatico è una buona regola, ma sembra essere una pratica più utile per mantenere una buona struttura del terreno che per gli apporti nutritivi. La concimazione organica deve essere integrata dalla concimazione minerale in particolare con la fertirrigazione durante la coltivazione.

    Il periodo di coltivazione e quindi di concimazione varia a seconda delle varietà, e in funzione della tecnica di coltivazione, su suolo o in fuori suolo.

    Le varietà rifiorenti (precoci a giorno lungo) si trapiantano a luglio-agosto, e si fa una prima raccolta a fine estate/autunno, poi dopo il riposo invernale e la ripresa in fine inverno-primavera, inizia la produzione più importante da marzo a settembre.

    Le varietà non rifiorenti (molto precoci a giorno corto) si trapiantano da luglio a settembre e la raccolta è primaverile.

    È buona norma somministrare i fertilizzanti con la fertirrigazione, con turni settimanali più o meno stretti, utilizzando una concentrazione della soluzione nutritiva pari a 1,0-1,5 per mille.

    Coltura Fuori Suolo

    La coltivazione fuori suolo prevede la distribuzione dell’acqua e del fertilizzante più volte al giorno. I fertilizzanti sono sciolti nell’acqua e la loro concentrazione viene valutata misurando la Conducibilità Elettrica (EC) che varia in funzione diretta della concentrazione di elementi nutritivi sciolti nell’acqua.

    In una coltura fuori suolo l’impianto di distribuzione della soluzione nutritiva rappresenta il nucleo centrale del sistema, infatti, esso assicura la soluzione e la distribuzione dell’esatta quantità di fertilizzante nell’acqua d’irrigazione. Estrema importanza riveste il sistema di filtraggio poiché piccole impurità possono ostruire l’impianto a goccia, con conseguenze irreversibili sulle piante.

    Il successo di una coltivazione in fuori suolo, (in particolare per la coltivazione della fragola), è strettamente collegata alla qualità analitica dell’acqua. Essa deve avere un’EC non superiora a 900-1.000 microS/cm a 25 °C. La fragola è particolarmente sensibile alla salinità. Reagisce, infatti, rapidamente alle differenti condizioni di nutrizione.

    In fuori suolo per avere una crescita ed una produzione ottimale delle piante, occorre un’alimentazione corretta ed equilibrata in elementi nutritivi. I fertilizzanti minerali contenenti calcio e ferro in soluzione concentrata precipitano alla presenza di fosfati e solfati, quindi è importante non mescolare questi elementi tra loro, ricorrendo a due vasche separate A e B. Mentre in una terza vasca C verrà collocato l’acido nitrico.

    La quantità di azoto ammoniacale è molto bassa o assente. La conducibilità elettrica deve essere bassa, 1,2/1,3 mS/cm dalla 2a/5a settimana fino alla prima fioritura; 1,5mS/cm dalla fioritura all’allegagione; 1.2/1,5 mS/cm dopo l’allegagione. Essa può aumentare durante la fase d’ingrossamento dei frutti e raccolta, in modo di mantenere nel substrato radicale di coltivazione una conducibilità della soluzione vicina a 1,8-2,0 mS/cm.

    Irrigazione

    Considerando che la fragola ha un apparato radicale superficiale, ha un’intensa attività respiratoria e delle elevate produzioni, si rendono necessarie frequenti irrigazioni. Senza irrigazione non è possibile coltivare economicamente la fragola.
    Le insufficienti condizioni di umidità interferiscono anche sulla nutrizione della pianta, riducendo l’assorbimento del fosforo e del potassio. Il volume irriguo stagionale in serra varia moltissimo, si aggira fra 3.000 e 6.000 mc d’acqua per ettaro.

  • Di norma, le prime applicazioni con concimi idrosolubili avvengono 15 giorni dopo la semina.

  • No, non è possibile miscelare il Nitrato di Calcio con un prodotto a base di Fosforo: potrebbe precipitare e intasare i gocciolatori.
    Se non si dispone di due vasche separate, consigliamo l’utilizzo di Agrolution® Special, gamma unica di concimi NPK idrosolubili arricchiti con Ca e MgO. 

     

  • Le varietà di fragola possono essere classificate in:

    unifere, brevidiurne o non rifiorenti: differenziano i fiori (settembre-prime gelate) con meno di 12 ore di luce e con un sufficiente termo-periodo. La maturazione dei frutti si ha in primavera.

    biferelongidiurne o rifiorenti: differenziano i fiori con più di 14 ore di luce e hanno una produzione di frutti dalla primavera all’autunno. Non hanno mai avuto una buona diffusione a livello industriale;

    day neutral o fotoindifferenti: differenziano gemme a fiore con qualsiasi condizione di luminosità, purché sia rispettato il termoperiodo.

  • Oggi, le fragole sono coltivate in molte parti del mondo. Principali paesi sono: USA (28,2% della produzione mondiale), Spagna (6,5%), Turchia (6,4%), Messico (5,1%), Corea (5%), Polonia (5%), Egitto (5%), Giappone (5%), Italia (4%), Germania (4%).

    Complessivamente in questi 10 paesi vengono prodotti quasi 3 milioni di tonnellate, equivalenti al 73% della produzione mondiale, ottenute sul 58% della superficie.

    L’Italia oggi è il quarto Paese produttore di fragole dell’UE, con 3500 ha coltivati e una produzione media annua di 100.000 t.

    Fonte: Università degli studi di Bari Aldo Moro (2018)

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