I nostri consigli per crescere al meglio il Riso

Un aiuto concreto per la filiera italiana
nella produzione del Riso

Luglio 17, 2023

Si stima che il riso sia la coltura che ha alimentato nel tempo il più elevato numero di persone e ancora oggi circa la metà della popolazione mondiale dipende da questo alimento.

Il riso assume una posizione di primo piano anche nel panorama agricolo italiano: grazie a vari fattori (capacità dei risicoltori, progresso tecnico e organizzativo, cambiamenti nelle condizioni socio-economiche, forte mitigazione ambientale dei territori vocati) l’Italia è diventata il produttore leader in Europa, dove esporta gran parte delle proprie produzioni.

Negli ultimi anni la risicoltura italiana ha vissuto grandi cambiamenti, che hanno portato a dover gestire le colture adottando nuove tecniche colturali e concimi ad alta tecnologia per ottenere la massima resa quantitativa e qualitativa al minor costo possibile.

 

Fabbisogni nutrizionali

Le esigenze del riso in termini di nutrienti N P K dipendono prevalentemente dal livello produttivo e dalla varietà. In genere nei tessuti della pianta troviamo N = K > Ca > P > Mg > S.
La coltivazione del riso è caratterizzata dalla presenza dell’acqua di sommersione, che implica un maggior dilavamento e quindi perdite dei nutrienti solubili (azoto nella forma ureica e nitrica). Tradotto in termini pratici il risicoltore deve fare molta attenzione per essere efficiente nella concimazione azotata e di conseguenza non disperdere risorse, anche economiche. Oggigiorno si ricercano sempre più concimi ad efficienza migliorata: organici, con inibitori, a lenta cessione, a cessione controllata.

In particolare, per i concimi a cessione controllata esistono tecnologie e prodotti che permettono di avere una maggiore efficienza dei piani di concimazione del riso, senza dover incorrere, a conti fatti, in maggiori costi colturali. Gli interventi di fertilizzazione, concimazione, ammendamento e correzione effettuati sul sistema colturale del riso devono mirare a stabilire e mantenere un equilibrio nutrizionale interno al sistema aziendale e colturale tale da:

  1. rispondere alle esigenze della coltura nel corso dei processi di crescita e produzione in modo da elevare le caratteristiche quali-quantitative della produzione, assicurando al prodotto finale (risone) buona struttura e adeguata composizione per raggiungere standard merceologici, nutrizionali e nutraceutici;
  2. mantenere il terreno in stato di salute e di elevata fertilità;
  3. ridurre o annullare rilasci dal sistema in modo da migliorare l’efficienza d’uso di fertilizzanti/concimi, eliminare inquinamenti, impatti, sprechi a vantaggio dell’ambiente e del bilancio aziendale.