È l’analisi del terreno a determinare il piano di concimazione?
La scientificità dell'analisi del terreno a confronto con la realtà della nutrizione dei tappeti erbosi
L’analisi del terreno è il punto di partenza del piano di concimazione?
L’analisi del terreno è uno strumento prezioso per ottenere un prato sano e ben nutrito. Tuttavia, è indispensabile combinare i dati dell’analisi con un’osservazione attenta della qualità del prato perchè l’analisi del terreno da sola non racconta tutti gli aspetti necessari per capire come nutrire l’erba.
Oltre al tipo di erba utilizzata (ogni specie ha specifiche esigenze nutrizionali) anche il colore e la vigoria di crescita dell’erba indicano il suo stato nutrizionale. È importante controllare gli stress legati al clima, alle piogge e all’irrigazione, nonché le malattie e il drenaggio del terreno, poiché influenzano la capacità del prato di assorbire i nutrienti. Tutti fattori che la sola analisi del terreno non tiene in considerazione.
Che dati fornisce un’analisi del terreno
L’analisi fornisce un’instantanea della composizione chimica. Di solito riporta i dati relativi a:
- pH del terreno, che se troppo alto o troppo basso limita la disponibilità degli elementi nutritivi
- capacità di scambio cationico (CSC), ovvero la capacità del terreno di trattenere i nutrienti nella rizosfera
- salinità, che permette di individuare potenziali fattori di stress
- contenuto di macro- meso- e microelementi
- livello di sostanza organica, molto importante per la microbiologia del suolo.
Ad esempio, un terreno potrebbe avere livelli accettabili di fosforo e comunque l’erba potrebbe mostrare segni di carenza a causa di un’inadeguato assorbimento radicale. In questo caso non è la mancanza di fosforo la causa della carenza
Cosa dicono gli esperti
Gli agronomi specialisti del tappeto erboso sottolineano che l’analisi del terreno è più utile se utilizzata per monitorare la qualità del suolo nell’arco degli anni, piuttosto che eseguita occasionalmente. Quando pianifichiamo la strategia nutritiva e dobbiamo decidere quanto e quale concime usare è meglio:
- considerare i dati dell’analisi come una guida e non come una regola fissa
- ricordare che le valutazioni visive sono valide danto quanto i dati
- capire che la concimazione non è una prescrizione immutabile ma la risposta a un momento specifico
Come impostare un piano di concimazione SMART
Molti giardinieri si affidano all’analisi del terreno in modo sporadico. Sicuramente è meglio rispetto a non eseguire alcuna analisi, tuttavia è un errore perchè ci si affida a un dato cristallizzato nel tempo. Il piano di concimazione SMART si imposta
- Osservando l’andamento del tappeto erboso (colore, andamento di crescita, risposta agli stress) si identificano i bisogni nutritivi
- Considerando che le condizioni ambientali (clima, precipitazioni, drenaggio del terreno) influenzano la disponibilità di nutrienti tanto quanto la chimica del suolo.
- Utilizzando l’analisi del terreno come strumento di monitoraggio a lungo termine per comprendere le tendenze
- Adattando gli apporti nutritivi sulla base delle esigenze delle specie d’erba, che vanno al di là ciò che è presente nel terreno.
- Bilanciando concimazione e manutenzione, in quanto aerazione, irrigazione e gestione della sostanza organica influenzano l’assorbimento dei nutrienti.
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