La concimazione della melanzana

Cerchi una guida completa alla concimazione del pomodorino? Qui troverai i consigli ICL e il piano di concimazione.

Maggio 14, 2024
2 min
Andrea Ghirotti | Agronomo ICL Italia Agricoltura

Con i circa 12.000 ettari coltivati in Italia, di cui circa un terzo in Sicilia, la melanzana (Solanum melongena L.), con la presenza di molteplici varietà, si posiziona tra le orticole più importanti coltivate, sia in serra che in pieno campo.

La coltivazione avviene prevalentemente su suolo ma, grazie alle tecnologie e know-how oggi disponibili, le superfici coltivate fuori suolo sono in crescita.

 

Asportazioni colturali

La melanzana ha asportazioni NPK in rapporto medio di 2,3-1-3, variabili in base alla cultivar e al ciclo. Si caratterizza per:

  • Delicato equilibrio tra elementi nutritivi: apporti NPK non coerenti con la fase fenologica in corso possono provocare squilibri vegeto produttivi e drastici cali di produzione.
  • Elevata sensibilità a carenze di magnesio: seppure asportato in quantità più ridotte rispetto al potassio, il magnesio rappresenta spesso un fattore limitante, specialmente in suoli molto sabbiosi o dopo ristagni idrici.
  • La gestione dell’azoto deve essere oculata: eccessi di azoto, soprattutto in fase di allevamento, provocano squilibri di vigoria, scarsa fioritura e cascola dei frutticini allegati. È fondamentale frazionare gli apporti durante il ciclo con la fertirrigazione, scegliere correttamente la forma azotata più idonea alla fase ed utilizzare un fertilizzante di fondo a cessione controllata.

Per saperne di più, scarica il piano di concimazione!