La concimazione della melanzana
Coltivare le melanzane diventa semplice se si seguono determinati consigli. In questa guida troverai tutto ciò che ti serve sapere per la concimazione delle melanzane.
La concimazione della melanzana
Con i circa 12.000 ettari coltivati in Italia, di cui circa un terzo in Sicilia, la melanzana (Solanum melongena L.), con la presenza di molteplici varietà, si posiziona tra le orticole più importanti coltivate, sia in serra che in pieno campo.
La coltivazione avviene prevalentemente su suolo ma, grazie alle tecnologie e know-how oggi disponibili, le superfici coltivate fuori suolo sono in crescita.
La melanzana è uno degli ortaggi più diffusi e generosi, offrendo raccolti abbondanti che si prolungano fino all’autunno inoltrato.
Per ottenere una produzione rigogliosa, è fondamentale gestire la coltivazione con attenzione, soprattutto per quanto riguarda la concimazione.
Una nutrizione equilibrata della pianta garantisce non solo un raccolto produttivo ma anche di qualità, mentre un eccesso può avere effetti indesiderati.
Asportazioni colturali della melanzana
La melanzana ha asportazioni NPK in rapporto medio di 2,3-1-3, variabili in base alla cultivar e al ciclo. Si caratterizza per:
- Delicato equilibrio tra elementi nutritivi: apporti NPK non coerenti con la fase fenologica in corso possono provocare squilibri vegeto produttivi e drastici cali di produzione.
- Elevata sensibilità a carenze di magnesio: seppure asportato in quantità più ridotte rispetto al potassio, il magnesio rappresenta spesso un fattore limitante, specialmente in suoli molto sabbiosi o dopo ristagni idrici.
- La gestione dell’azoto deve essere oculata: eccessi di azoto, soprattutto in fase di allevamento, provocano squilibri di vigoria, scarsa fioritura e cascola dei frutticini allegati. È fondamentale frazionare gli apporti durante il ciclo con la fertirrigazione, scegliere correttamente la forma azotata più idonea alla fase ed utilizzare un fertilizzante di fondo a cessione controllata.
Per saperne di più, scarica il piano di concimazione per la melanzana!
Concimazione della melanzana: ecco come fare
Gli obiettivi della concimazione della melanzana devono essere di:
- Promuovere lo sviluppo dell’apparato radicale dopo il trapianto e la successiva crescita vegetativa;
- Favorire la fioritura, l’impollinazione e l’allegagione, anche in caso di condizioni pedo-climatiche avverse;
- Prevenire fisiopatie (tra cui la cascola dei fiori e il marciume apicale, che coinvolgono diverse solanacee) mediante un’attenta gestione idrica e un corretto bilanciamento dei cationi (potassio, calcio e magnesio);
- Gestione oculata dell’apparato radicale con prevenzione nei confronti di patogeni tellurici (es. Verticillium spp.) e stimolo dello sviluppo del nuovo capillizio.
Le fasi di crescita si dividono in:
- Pre-trapianto: Agromaster® NPK 10-10-16+Ca+Mg+S è ideale per effettuare la fertilizzazione di fondo con nutrienti a pronta cessione e a cessione progressiva per evitare squilibri vegetativi.
- Da post-trapianto a inizio fioritura: utilizza la combinazione di Solinure® GT 11-35-11+MgO+SO3+TE e Nutri Liquid® Perfect Fit Pro-BIO per interventi mirati allo sviluppo dell’apparato radicale e alla formazione della pianta, anche in condizioni pedo-climatiche avverse.
- Prima fase di produzione: in questa fase ci sono diverse opzioni da utilizzare da sole o in combinazione. Vediamole una per una:
- Utilizza Solinure® GT 10-5-39+MgO+SO3+TE oppure utilizza la combinazione di Nova PeKacid® con Nova Plus CalMag+TE: Solinure® GT favorisce l’accrescimento dei frutti mentre la miscela di Nova PeKacid® e Nova Plus CalMag+TE stimola la crescita vegetativa prevenendo le microcarenze.
- Utilizza la combinazione di Micromax® e Agroleaf® Liquid B11 per un apporto di microelementi chelati coadiuvato dalla tecnologia X3-Active, fondamentale in fasi di intensa produzione. Il boro migliora la germinazione del polline e l’allegagione.
- Utilizza Nova PK88® solo in caso di eccessiva vigoria e scarsa fioritura e/o alleagagione.
- Ultima fase di fruttificazione: utilizza Solinure® GT 10-5-39+MgO+SO3+TE oppure la miscela combinata di Nova PeKacid® e Nova Plus CalMag+TE. In caso di impianti “stanchi”, è bene prediligere l’impiego della miscela Nova PeKacid® + Nova Plus CalMag+TE.
Per saperne di più, scarica il piano di concimazione della melanzana!
Quando concimare la melanzana
L’apporto di sostanza organica risulta vantaggioso sia per la coltivazione in pieno campo sia in serra. Tra i nutrienti, l’azoto è quello da dosare con maggiore attenzione, evitando eccessi, mentre il potassio è utile per favorire lo sviluppo complessivo della pianta e dei frutti. Il fosforo, invece, contribuisce a una maturazione più precoce e uniforme.
Le quantità di nutrienti da somministrare variano in base alla durata del ciclo colturale e al periodo d’impianto. Il ciclo di coltivazione e quindi il piano di concimazione dipendono dal periodo di trapianto:
- Estivo corto: trapianto a fine agosto-primi di settembre, fino a febbraio-marzo.
- Invernale corto: trapianto a gennaio-febbraio, fino a giugno-luglio.
- Intermedio: da novembre a maggio-giugno.
- Lungo: da ottobre-novembre a luglio-agosto.
Le Indicazioni sono di carattere generale da modulare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. Per interventi specifici, comparsa di carenze e/o soluzioni applicative diverse consultare l’esperto ICL di zona o di riferimento.
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