La concimazione del pesco

Coltivare il pesco diventa semplice se si seguono determinati consigli. In questa guida troverai tutto ciò che ti serve sapere per concimare il pesco.

Ottobre 30, 2024
5 min
Andrea Ghirotti | Agronomo ICL Italia Agricoltura

La concimazione del pesco

Il pesco (Prunus persica L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee che in Italia viene coltivata prevalentemente in Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Campania.

Il pesco si caratterizza per alcuni aspetti agronomici peculiari:

  • Il range ottimale di temperatura è tra i 18 e i 27 °C. Sopra i 35 °C l’attività fotosintetica viene drasticamente ridotta e la pianta chiude gli stomi, mentre la resistenza al freddo invernale è buona, con una tolleranza fino a -13/-15 °C.
  • Predilige terreni con pH neutro o sub-acido (6-6,5), tuttavia si adatta bene nel range 5,5-8. Risente negativamente di calcare attivo, con tolleranze diverse a seconda del portinnesto utilizzato. Eccessi di calcare attivo possono provocare clorosi e crescita stentata. Sono da prediligere terreni con buona dotazione di sostanza organica (>1,5%), di medio impasto e con buona capacità drenante.
  • Il fabbisogno idrico si aggira sui 5000-6000 m³/ha, variabili in funzione dell’areale di coltivazione, dell’andamento climatico e della produttività. L’irrigazione è fondamentale per ottenere buona pezzatura dei frutti e apportare nutrienti frazionati in fertirrigazione.
Un albero di pesco può raggiungere i 25 anni. Le gelate tardive in aprile possono danneggiare i fiori e decimare la raccolta, ma normalmente non danneggiano la pianta.

 

Quanti tipi di pesco esistono?

Esistono molte varietà di pesco, ma possiamo suddividerle in quattro grandi categorie: la pesca vera e propria con la buccia vellutata, la pesca noce o nettarina caratterizzate dalla buccia liscia, la pecorca e la platicarpa o tabacchiera.

Due varietà che negli ultimi anni risultano sempre più apprezzate sono le percoche e le pesche piatte, altrimenti dette saturnine. Riconoscere le percoche è facile perché tipiche di questa varietà sono la polpa compatta e il colore intenso della buccia. Croccante e aromatica, spesso è utilizzata sciroppata.

In Italia vantiamo 15 tipi diversi di pesche:

  • pesca gialla;
  • pesca bianca;
  • nettarina;
  • percoca;
  • pesca merendella;
  • pesca di Verona
  • pesca Regina di Londa;
  • pesca bianca di Venezia;
  • pesca Iris rosso;
  • pesca nel sacchetto;
  • pesca di Bivona;
  • pesca buco incavato;
  • pesca tabbacchiera;
  • pesca di Montecorona;
  • pesca isontina.

 

Quando potare il pesco

Questa potatura varia molto in base al clima della zona e può avvenire da giungo a luglio. La potatura invernale invece si realizza a partire da ottobre e comunque dopo il raccolto.

L’ideale è farla nei mesi di gennaio e febbraio, evitando momenti di freddo intenso o molto umidi.

Asportazioni colturali del pesco

Il pesco si caratterizza per asportazioni NPK in rapporto 2:1:3.

  • Azoto: importante evitare apporti tardivi, soprattutto se ureico, per evitare problemi di marciumi e scarsa resistenza alla maturazione e alla manipolazione dei frutti.
  • Potassio e calcio: K contribuisce all’incremento di pezzatura dei frutti, all’accumulo di solidi solubili e al colore. Deve essere apportato in maniera bilanciata col calcio al fine di garantire una crescita equilibrata di germogli e frutti e prevenire fisiopatie e decadimenti qualitativi.
  • Magnesio e ferro: contribuiscono al rinverdimento della pianta e risultano fondamentali nei processi di fotosintesi.

Per saperne di più, scarica il piano di concimazione per il pesco!

 

Concimazione del pesco: ecco come fare

Gli obiettivi della concimazione del pesco devono essere di prevenire le clorosi e le microcarenze, di garantire una crescita vegetativa equilibrata, l’incremento della pezzatura dei frutti, il miglioramento della shelf life e delle caratteristiche qualitative dei frutti.

 

 

I migliori concimi (anche biologici) per il pesco e le fasi di crescita sono:

  • Fioritura: utilizza il biostimolante biologico BEOZ Adamite in combinazione con il concime liquido fogliare biologico Agroleaf Liquid B11 durante l’allegagione e come prevenzione in caso di abbassamenti termici.
  • Caduta petali: utilizza il concime granulare Agromaster® NPK 12-8-16+Ca+Mg+S (>52% CRN) oppure il concime granulare a base di Polysulphate PLUS® NPK 12-5-18. Da prediligere Agromaster per cultivar medie e tardive e PLUS per quelle precoci.
  • Da caduta petali a completa scamiciatura: utilizza il concime NPK idrosolubile Solinure® GT 18-11-11+Mg+S+TE per la giusta spinta vegetativa e il potenziamento della fotosintesi.
  • Scamiciatura: per una crescita vegetativa equilibrata, utilizza il concime fogliare Agroleaf® Power Total.
  • Da scamiciatura a indurimento nocciolo: per l’ingrossamento frutti in fase di moltiplicazione cellulare e accumulo calcio nelle pareti cellulari, utilizza il concime idrosolubile NOVACID® 12-6-28+7,4CaO+TE. Per la prevenzione clorosi e stimolo capillizio radicale, utilizza la combinazione del biostimolante BEOZ FIRESTONE e del concime liquido Nutri Liquid® Barkoret.
  • Da indurimento nocciolo a inizio maturazione: utilizza il concime idrosolubile NOVACID® 5-11-38+2MgO+TE per acidificare la soluzione apportando potassio per incrementare pezzatura, colore e °Brix. Invece, per Favorire l’accumulo di sostanza secca e migliorare la colorazione e la pezzatura finale, per il pesco è consigliato l’utilizzao dei concimi fogliari Agroleaf® Power.
  • Post-raccolta: utilizza il concime granulare a base di Polysulphate PLUS® NPK 10-10-16 per il reintegro elementi nutritivi per riserve, localizzare sotto la fila. Invece, per la maturazione delle gemme e l’incremento fertilità per la fioritura primaverile utilizza la combinazione di due concimi fogliari quali Agroleaf Liquid B11 e Agroleaf Liquid Zinc.

Per saperne di più, scarica il piano di concimazione del pesco!

 

Quando concimare il pesco

Per la maggior parte delle cultivar di pesche, nettarine e percoche, il ciclo biologico inizia con la fioritura tra la fine di febbraio e marzo. I fiori sbocciano prima della comparsa delle foglie, mentre la maturazione dei frutti avviene dall’inizio di maggio per tutta l’estate fino a settembre per le cultivar più tardive. La caduta delle foglie inizia alla fine di ottobre e dura fino agli inizi di dicembre. La differenziazione delle gemme a fiore inizia nel mese di giugno e prosegue per tutto il periodo vegetativo.

Durante la preparazione del terreno per un nuovo impianto, è consigliabile un’abbondante concimazione organica. Con le nuove tecniche di coltivazione, il periodo di allevamento è ridotto ad 1-2 anni di vegetazione, pertanto fin dal primo anno è necessario intervenire con la concimazione di allevamento e di produzione.

 

Le Indicazioni sono di carattere generale da modulare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. Per interventi specifici, comparsa di carenze e/o soluzioni applicative diverse consultare l’esperto ICL di zona o di riferimento.

 

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