La concimazione della fragola
Coltivare fragole diventa semplice se si seguono determinati consigli. In questa guida troverai tutto ciò che ti serve sapere per la concimazione delle fragole.
La concimazione della fragola
Per coltivare fragole succose e gustose, è essenziale scegliere con cura la varietà di seme in base al risultato che si desidera ottenere dal futuro raccolto.
Facciamo quindi chiarezza sulle varietà di fragole disponibili, tenendo presente che la messa a dimora delle piantine dovrebbe avvenire poco prima dell’autunno, per evitare i rischi legati alle gelate.
Esistono in natura oltre 600 tipi di fragole, ma possiamo suddividerli in tre grandi categorie:
- Unifere: Questa varietà produce un raccolto abbondante, concentrato in un’unica stagione, generalmente tra maggio e giugno. In climi molto favorevoli, è possibile un secondo raccolto. Le unifere sono anche chiamate “non-rifiorenti”.
- Bifere: Caratterizzate da un ciclo produttivo prolungato, queste fragole fruttificano per tutta l’estate e fino all’autunno. Sebbene la quantità di frutti sia minore rispetto alle unifere, la produzione è più continua, e sono note anche come “rifiorenti”.
- Foto-indifferenti: Queste fragole rampicanti crescono indipendentemente dalla luce ricevuta, ma richiedono un clima mite per prosperare. Il periodo di raccolta è previsto per i mesi estivi, principalmente luglio e agosto.
La varietà della fragola
La fragola è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee che viene coltivata in Italia in areali con caratteristiche pedo-climatiche piuttosto diverse.
Le prime due regioni produttrici sono la Basilicata e la Campania, mentre al nord le produzioni si concentrano prevalentemente tra Emilia-Romagna e Veneto. In base all’areale di produzione ed alla cultivar (rifiorente o unifera), la produzione può avvenire già nei mesi invernali a partire da dicembre, oppure in fase primaverile/estiva e autunnale.
Asportazioni colturali della fragola
La fragola si caratterizza per elevate asportazioni di potassio, elemento fondamentale per migliorare le caratteristiche qualitative quali colore, °Brix e acidità.
- L’apporto di calcio e potassio deve sempre essere bilanciato per evitare decadimenti qualitativi e riduzione della shelf life.
- L’apporto di azoto deve essere frazionato mediante fertirrigazione: azoto ammoniacale e nitrico durante le fasi primaverili (o con temperature più basse) e solo nitrico in fase estiva (o con elevate temperature), per evitare problemi di tossicità sulla pianta.
- Ferro e manganese sono i due microelementi più importanti.
La conducibilità della soluzione nutritiva va da 1-2 mS/cm a seconda della fase fenologica, del periodo e delle temperature.
Per saperne di più, scarica il piano di concimazione per la fragola!
Concimazione della fragola: ecco come fare
Gli obiettivi della concimazione della fragola devono essere di favorire la radicazione dopo il trapianto, promuovere uno sviluppo vegeto-produttivo equilibrato, migliorare l’allegagione e la pezzatura dei frutti e ottenere una colorazione uniforme e un grado °Brix elevato.
I migliori concimi (anche biologici) per la fragola e le fasi di crescita sono:
- Pre-trapianto: utilizza il concime granulare a cessione controllata Agromaster® NPK 14-7-14+Mg+Ca+S (56% CRN) per un apporto di macro e meso-elementi con rilascio azotato pronto e a cessione controllata.
- Da post trapianto a fioritura: utilizza il concime idrosolubile NovaHumic NPK 13-40-13+TE e la combinazione del concime idrosolubile Nova Plus CalMag+TE e del biostimolante biologico BEOZ Actirise. Alternare gli interventi, non miscelare. Nova Humic stimola la radicazione mentre Nova Plus CalMag+TE promuove la spinta vegetativa e la fotosintesi.
- Sviluppo vegetativo: utilizza il concime idrosolubile Agroleaf Power 20-20-20+TE per garantire uno sviluppo vegetativo equilibrato e potenziamento fotosintesi.
- Fioritura e allegagione: per lo stimolo fioritura e allegagione, oltre alla mitigazione stress termici, utilizza la combinazione del biostimolante biologico BEOZ Adamite e del concime liquido fogliare biologico Agroleaf Liquid B11. Invece, per lo stimolo capillizio radicale, il rallentamento della senescenza della pianta, e l’iincremento disponibilità di ferro, fosforo e potassio, utilizza il biostimolante biologico BEOZ Actirise.
- Da allegagione a maturazione: utilizza la combinazione del concime idrosolubile NovAcid 12-6-28+Ca e Nova Mag-N per la fase di ingrossamento, dare consistenza frutti e aumentare il °Brix. Anche Aroleaf Power 11-5-19+Ca+Mg+TE è un ottimo prodotto per favorire l’ingrossamento e la consistenza del frutto.
- Ingrossamento frutto: per la prevenzione e cura delle microcarenze, suggeriamo l’utilizzo del concime liquido biologico NutriLiquid Barkoret.
Per saperne di più, scarica il piano di concimazione della fragola!
Quando concimare la fragola
Per ottenere fragole sane e gustose, è fondamentale garantire un apporto regolare e bilanciato di nutrienti, in linea con le loro specifiche esigenze. I nostri concimi per piccoli frutti rispondono perfettamente a questi requisiti: il potassio, in particolare, migliora il sapore e rafforza la resistenza a malattie e parassiti.
Per le nuove piante appena messe a dimora, è consigliata una prima concimazione al momento dell’impianto, a luglio o agosto, seguita da un’applicazione a metà settembre. Utilizzando un concime a lunga durata, è sufficiente un’unica applicazione dopo la messa a dimora, nei mesi di luglio o agosto.
Per le piante di fragola già esistenti, il periodo più importante per concimare è dopo la raccolta, che può iniziare a maggio e proseguire fino all’autunno, in base alla varietà e al clima. In questo momento le piante sono particolarmente stanche e necessitano urgentemente di una nuova fornitura di nutrienti per rigenerarsi rapidamente e formare un numero abbondante di getti per i fiori della stagione successiva.
Le Indicazioni sono di carattere generale da modulare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. Per interventi specifici, comparsa di carenze e/o soluzioni applicative diverse consultare l’esperto ICL di zona o di riferimento.
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