°Brix, sostanza secca e colore: la strategia ICL

Una corretta strategia in fertirrigazione è uno dei fattori determinanti il raggiungimento dei diversi obiettivi produttivi, sia quantitativi che qualitativi.

Luglio 8, 2024
3 min
Andrea Ghirotti
Agronomo & Business developer ICL Italia

La qualità di un ortaggio o di un frutto è fortemente legata alla varietà, all’ambiente pedo-climatico in cui viene coltivato e alla gestione agronomica e nutrizionale della coltura.

Alcuni tra gli aspetti che più direttamente influenzano la qualità di una produzione ortofrutticola sono:

  • La (corretta) gestione irrigua e fertirrigua (contenuto della soluzione nutritiva e parametri chimici);
  • La gestione agronomica e colturale (fertilità del suolo, gestione della luminosità, della temperatura, ecc.);
  • L’impiego di biostimolanti specifici in grado di agire sui parametri qualitativi del frutto.

 

La fertirrigazione e le sue due regole chiave

La pratica della fertirrigazione è ormai divenuta comune sia nel campo dell’orticoltura che della frutticoltura moderne; tuttavia, non sempre se ne sfruttano appieno le potenzialità. Le caratteristiche climatiche e varietali possono influire sulla qualità del frutto ma ciò che fa la differenza sono l’acqua salina utilizzata per l’irrigazione e una corretta gestione della soluzione nutritiva.

Esistono 2 semplici regole per raggiungere elevati standard qualitativi:

  1. Analizzare l’acqua irrigua e formulare la giusta ricetta in base alla tipologia di coltura ed all’obiettivo da perseguire;
  2. Controllare e gestire i valori di pH e conducibilità elettrica (EC) al punto goccia.

 

Conoscere la propria coltura è il primo passo per ottenere ottimi risultati

Quando una pianta è esposta a stress abiotici (come salinità o siccità), aumenta l’attività del metabolismo secondario, producendo molecole come antiossidanti, antociani e flavonoidi. Lo stress idrico e salino possono avere effetti simili, poiché l’accumulo di sali nella rizosfera rende più difficile l’assorbimento dell’acqua.

Le piante hanno diversi livelli di tolleranza alla salinità, quindi la composizione della soluzione nutritiva deve essere specifica per ciascuna coltura. Per esempio, le fragole preferiscono la nutrizione azotata mediante nitrati, mentre i mirtilli tramite azoto ammoniacale. È essenziale conoscere le caratteristiche della coltura per una fertirrigazione efficace.

In alcune fasi fenologiche, come la maturazione dei frutti, è fondamentale aumentare la conducibilità elettrica della fertirrigazione. La salinità può essere incrementata usando diversi fertilizzanti, ma il sodio è sconsigliato perché può accumularsi nel suolo e causare danni a lungo termine. Al contrario, i cloruri sono efficaci, economici e non lasciano residui dannosi nel suolo, poiché sono facilmente dilavabili.

Tuttavia, l’uso dei cloruri in fertirrigazione non è sufficiente per migliorare il contenuto di °Brix, sostanza secca e colore dei frutti. È importante gestire la soluzione nutritiva in modo completo e bilanciato.

 

I 3 consigli di ICL

1) Eseguire l’acidificazione dell’acqua: consente di liberare i nutrienti non solubili nel suolo (come microelementi e fosforo) e di incrementare il potere assorbente della radice. Nova PeKacid® si posiziona tra i prodotti idrosolubili più sicuri a forte potere acidificante ed elevato contenuto di fosforo e potassio totalmente solubili.

2) Controllare l’EC finale della soluzione e modificarla secondo i diversi stadi fenologici: in caso di piante eccessivamente vigorose, scarsa fioritura o maturazione scalare, l’aumento di EC può contribuire positivamente alla risoluzione dei problemi.

3) Scegliere i prodotti correttamente: i cloruri contribuiscono al trasporto di elementi nutritivi nella pianta, intervengono nei processi fotosintetici e di regolazione stomatica. Ad elevate concentrazioni possono provocare uno stress fisiologico nella pianta, con produzione di metaboliti secondari. Si consiglia Nova Ferti-K®, cloruro di potassio ad elevata concentrazione e solubilità, disponibile anche nella versione biologica.

Tuttavia, nella definizione della strategia, è importante evitare squilibri e carenze. Si consiglia Nova Quick-Mg, cloruro di potassio e magnesio consentito in agricoltura biologica. Infine, il bilanciamento col calcio può essere effettuato inserendo in miscela Nova Calcium (nitrato di calcio) oppure cloruro di calcio idrosolubile.

Per semplificare la gestione in fase di preparazione della soluzione madre, ICL ha progettato la linea Solinure FX, concimi idrosolubili NPK acidificati con la tecnologia PeKacid contenenti potassio da cloruro, disponibili in diversi rapporti NPK per ogni esigenza.