Rimedi e trattamento di Antracnosi, malattia fungina del prato

Riconoscere, prevenire e curare la Colletotrichum graminicola (o Antracnosi)

In questo articolo:

  • Riconoscere l’Antracnosi
  • Come prevenire l’Antracnosi: lotta agronomica
  • Come controllare e curare l’Antracnosi: lotta chimica

Riconoscere l’Antracnosi

A fine primavera–inizio estate si presentano le condizioni favorevoli alla comparsa dell’Antracnosi (Colletotrichum graminicola): aumento delle temperature, umidità, compattazione, scarsa nutrizione e pratiche di irrigazione improprie. Un segnale d’allarme è la Poa annua che prima diventa gialla e successivamente di color bronzo: probabilmente siamo in presenza di un attacco. Infatti l’Antracnosi colpisce di solito prima la Poa annua e poi, se non curata, le altre microterme. Una chiave caratteristica per il suo riconoscimento, quando la malattia raggiunge lo stadio avanzato, è la presenza di piccole pustole di colore nero chiamate acervuli che crescono all’esterno della superficie delle lamine fogliari.

 

Come prevenire l’Antracnosi: lotta agronomica

L’Antracnosi su prati intensamente calpestati e soprattutto a taglio basso, tende a essere più aggressiva quando l’erba è scarsamente concimata con azoto. Allo stesso tempo, concimazioni alte in azoto a fine primavera, fanno temere l’insorgenza di malattie quali Pythium o Rhizoctonia.

Per chi voglia prevenire l’Antracnosi è utile agire in modo integrato, applicando Vitalnova Stressbuster (7-0-0+2Fe) biostimolante fogliare a base di amino acidi, azoto e ferro abbinato al pigmento fotoprotettivo e antiossidante Ryder che aiuta a camuffare l’ingiallimento fogliare. Ne deriva una azione nutrizionale rinvigorente e un gradevole rinverdimento del prato.

Un ulteriore rimedio per evitare i trattamenti chimici è l’applicazione di Vitalnova Silk (0-7-12 +6SiO), silicato potassico specifico per i tappeti erbosi che

  • col suo pH alcalino trasforma la pianta in un habitat inospitale per l’agente patogeno
  • irrobustisce i tessuti dell’epidermide fogliare, rendendoli più duri e quindi difficilmente attaccabili dai parassiti
  • stimola la produzione da parte dell’erba di fitoalessine, una sostanza autoprodotta e sintetizzata dalla pianta stessa grazie alla quale può proteggersi dagli attacchi dei patogeni

Miscela per 1000 metri quadrati in 60-80 litri d’acqua:
2 l di Vitalnova Stressbuster + 100 ml di Ryder
Dopo 7-10 giorni applicare 2 l Vitalnova Silk + 100 ml Ryder

 

Come controllare e curare l’Antracnosi: lotta chimica

In presenza di comparsa di Antracnosi è molto importante iniziare subito un’attività di profilassi perchè è una malattia che porta alla morte del tappeto erboso. È bene agire prima che i funghi, con le loro ife, inizino a occludere i peli delle radici del prato portando al collasso delle piante.

Un risultato molto efficace nel controllo della malattia e cura/prevenzione dei danni collaterali, si ottiene abbinando al fungicida Heritage, il biostimolante Vitalnova Stressbuster che agisce come rinvigorente del prato e, contemporaneamente, favorisce la formazione di nuovi fusti e foglie da parte dell’erba, inducendo la cosiddetta “fuga dalla malattia”. [Questo tipo di approccio funziona anche per il controllo di altre malattie particolarmente gravi per i tappeti erbosi a inizio estate, come la Rhizoctonia]

Miscela per 1000 metri quadrati in 60-80 litri d’acqua:
500 g Heritage + 3 l di Vitalnova Stressbuster + 100 ml di Ryder
Dopo 7-10 giorni applicare 2 l Vitalnova Silk + 100 ml Ryder

Il secondo trattamento, a una settimana dal primo, serve come corroborante e come cicatrizzante. Il trattamento con i silicati spesso risolve il problema, evitando la ripetizione del trattamento fungicida

Attenzione: a causa del suo pH altamente alcalino viene sconsigliata la miscelazione di Vitalnova Silk con altri prodotti.

 

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