Spring Dead Spot malattia fungina del prato: rimedi e cura

Riconoscere, prevenire e eliminare lo Spring Dead Spot (Ophiosphaerella spp)

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In questo articolo:

  • Riconoscere lo Spring Dead Spot
  • Come prevenire la comparsa dello Spring Dead Spot
  • Rimedi chimici contro lo Spring Dead Spot

 

 

Riconoscere lo Spring Dead Spot (Ophiosphaerella spp)

Lo Spring Dead Spot è una malattia fungina causata da funghi del terreno appartenenti ai generi Ophiosphaerella korrae e Ophiosphaerella herpotricha. Colpisce i tappeti erbosi di bermuda (Cynodon dactylon), in particolare quelli super-densi di ultima generazione. Negli Stati Uniti, gli stessi funghi attaccano le specie microterme, e in questo contesto la malattia è nota anche con il nome di Necrotic Ring Spot (NRS). Si tratta di due manifestazioni diverse della stessa patologia, che si distinguono principalmente per l’ospite specifico e la tipologia dei sintomi.

Il fungo si trasmette sia attraverso le spore sia mediante materiale vegetativo infetto (ad esempio, residui di taglio) e particelle di terreno. È un organismo polifago, in grado di vivere sia in forma parassitaria (sull’erba viva) sia in forma saprofitaria (su materiale vegetale morto e poco decomposto).

I sintomi dello Spring Dead Spot sulle macroterme diventano visibili in primavera, sotto forma di macchie rotondeggianti di colore marrone chiaro o giallastro, con diametro compreso tra 30 e 60 centimetri. Le lesioni assumono spesso forma anulare, con ripresa della crescita dell’erba al centro dell’anello. Col passare del tempo, queste aree si degradano, portando alla marcescenza e alla morte dell’erba colpita.

L’infezione è particolarmente difficile da diagnosticare precocemente, poiché si sviluppa alla fine dell’estate e in autunno ma i suoi sintomi si manifestano solo con il rinverdimento primaverile della bermuda, quando compaiono le chiazze di erba morta, mentre il resto riprende rapidamente la crescita.

 

Come prevenire la comparsa dello Spring Dead Spot (Ophiosphaerella spp)

La malattia trova il suo ambiente ottimale di crescita in condizioni di bassa fertilità azotata disponibile per la pianta, ovvero con terreni aventi il rapporto C/N molto alto. Ciò avviene con alta presenza di feltro e mat, specialmente quando gli arieggiamenti superficiali (verticut) e i riporti di terriccio (topdressing) non vengono eseguiti o avvengono solo in modo molto infrequente.

Una  caratteristica della malattia è  la sua maggiore diffusione nei terreni  alcalini per questo è consigliabile lavorare in prevenzione, concimando con fonti di azoto a reazione acida o neutra. Alcuni studi confermano questo aspetto.

Bisogna comunque applicare l’azoto in forma leggera e frequente, usando concimi con azoto a cessione controllata. Soprattutto in autunno vanno evitate abbondanti applicazioni di azoto a pronto effetto come il solfato di ammonio o simili, perché hanno dimostrato di aumentare l’infezione sui prati di Cynondon dactylon già colpiti l’anno precedente. Un altro motivo per cui è bene usare azoto a cessione controllata o lenta è la crescita moderata che queste tecnologie inducono alle lamine fogliari durante la stagione di crescita autunnale. Questo si traduce in meno biomassa in eccesso,  che è un sito di sviluppo del patogeno.

 

Rimedi chimici contro lo Spring Dead Spot

Per ottimizzare il trattamento fungicida autunnale contro lo Spring Dead Spot su Cynodon dactylon, è importante monitorare attentamente il tappeto erboso durante la primavera precedente. Dopo la ripresa vegetativa, quando iniziano a comparire le tipiche macchie circolari di erba morta, è utile mapparle. Questo consente di individuare con precisione le zone più vulnerabili, in modo da effettuare un trattamento mirato e localizzato l’autunno successivo. Applicando il fungicida solo nelle aree precedentemente infette, si riduce l’uso di prodotto e si aumenta l’efficacia del controllo, minimizzando il rischio di resistenza. Purtroppo in Italia non esistono fitofarmaci registrati per lo Spring Dead Spot sul tappeto erboso.

Negli Stati Uniti invece il controllo chimico viene di solito effettuato con il fungicida Heritage, il cui principio attivo è l’azoxystrobina. Questo prodotto appartiene alla classe delle strobilurine e agisce inibendo la respirazione mitocondriale del fungo. In Usa questo tipo di applicazioni preventive vengono effettuate quando la temperatura del suolo scende sotto i 15°C. Infatti il fungo infetta la pianta d’erba a partire da queste temperature e prosegue nella prima fase del riposo invernale. Dopo aver applicato uniformemente il fungicida, i giardinieri statunitensi si preoccupano anche di irrigare leggermente, per favorire la penetrazione nel suolo. L’efficacia del fungicida risulta aumentata se in miscela venisse aggiunto un agente penetrante come H2Pro Flowsmart. La prassi con Heritage in USA prevede 2 applicazioni distanziate circa 25-30 giorni l’una dall’altra. Purtroppo in Italia non esistono fitofarmaci registrati per lo Spring Dead Spot sul tappeto erboso e risulta quindi molto importante mappare la malattia e agire in prevenzione.

 

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