Perché rimuovere le foglie secche favorisce la salute del prato

Tip SMART | In autunno togliere le foglie secche in giardino è un’operazione necessaria

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In questo articolo:

  • I motivi agronomici per cui è bene rimuovere le foglie secche dal prato
    • umidità
    • fotosintesi
    • infezioni
    • cattivo drenaggio
    • luce

 

 

I motivi agronomici per cui è bene rimuovere le foglie secche dal prato

Le foglie secche sul prato del giardino che non vengono rimosse hanno conseguenze negative sia da un punto di vista estetico sia agronomico. In termini estsetici, una superficie inerbita ricoperta di foglie non rimosse appare trasandata e poco curata: l’opposto dello scopo di chi si occupa di prato e giardino. Tuttavia in questo articolo ci concentriamo sugli aspetti  agronomici del perché è bene togliere le foglie secche cadute sulla superficie del prato.

Le foglie cadute e non rimosse sono dannose e possono arrivare a rovinare il tappeto erboso nell’arco di un inverno. Vediamo i motivi agronomici:

Umidità
L’accumulo di uno spesso strato di foglie crea, in una prima fase, una coperta sotto la quale si formano le condizioni ottimali di umidità. Sappiamo bene come caldo e umido siano le condizioni che innescano più facilmente le infezioni fungine. (v. link in fondo all’articolo)

Fotosintesi
Non rimuovere le foglie porta con sé altri svantaggi. I raggi solari non arrivano a toccare le lamine fogliari. Dal momento che non fotosintetizza adeguatamente, l’erba ingiallisce ed il prato si indebolisce.

Infezioni
In un secondo momento, decomponendosi a sua volta, la coltre di foglie avvia processi di marcescenza ed infezioni varie.

Cattivo drenaggio
Da ultimo ricordiamo che i terreni che drenano male, in presenza di fenomeni di microclima umido, accentuano i propri problemi aumentando i ristagni ed innescando così ulteriori problemi (mancata ossigenazione regolare dell’apparato radicale, predisposizione al marciume radicale e basale, accentuate perdite per dilavamento di alcuni elementi nutritivi, ecc)

Luce
All’arrivo della primavera, inoltre, ciò che rimane della coltre di foglie non rimosse, non permette al tappeto in attiva crescita di ricevere ossigeno e luce.

Agire in modo agronomicamente corretto al momento giusto, permette di limitare gli input chimici nei mesi successivi. Questo va a vantaggio dell’ambiente e, allo stesso tempo, riduce i tempi di lavoro, permettendo di risparmiare tempo e denaro.

Se nonostante attenzione e cura, si sviluppano malattie fungine è bene affidarsi a fitosanitari sviluppati e registrati esclusivamente per il tappeto erboso, dall’efficacia testata.

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