La concimazione del cocomero

Cerchi una guida completa alla concimazione del cocomero? Qui troverai i consigli ICL e il piano di concimazione.

Maggio 30, 2024
2 min
Andrea Ghirotti | Agronomo ICL Italia Agricoltura

Il cocomero (Citrullus lanatus) viene coltivato in Italia su una superficie che si estende per circa 12-13.000 ha, prevalentemente in Lazio, Puglia, Sicilia, Lombardia, Campania ed Emilia-Romagna. Per più dell’80% si trova in pieno campo. Una parte della produzione, invece, è ottenuta in tunnellini e serre, specialmente in caso sia necessario un anticipo di produzione.

 

Asportazioni colturali

Si caratterizza per asportazioni NPK in rapporto medio di 2,8-1-4,5.

  • Durante le 3-4 settimane prima della fioritura e allegagione, gli apporti di elementi nutritivi devono essere ridotti, con particolare riferimento all’azoto, per evitare scarsa fioritura e allegagione e/o cascola dei frutticini. Può essere applicato un leggero stress idrico controllato. In questa fase l’elemento più importante è il fosforo per una buona radicazione.
  • Una volta allegati i frutti, inizia una fase di assorbimento esponenziale degli elementi nutritivi (azoto, potassio, calcio e magnesio).
  • Il potassio evidenzia il picco di assorbimento da parte della pianta tra la fine della divisione cellulare e l’inizio della distensione. La massima traslocazione degli zuccheri ai frutti avviene nei 15-30 giorni prima della raccolta. È importante apportarlo in anticipo per evitare spaccature nei frutti e decadimenti qualitativi.
  • Il calcio viene assorbito in grandi quantità nei primi 20 giorni dopo l’allegagione e svolge un ruolo essenziale per la qualità e la shelf life del prodotto finale.
  • Il magnesio ha picchi di assorbimento simili al calcio e risulta un elemento fondamentale per il corretto svolgimento della fotosintesi.

 

Per saperne di più, scarica il piano di concimazione!