La concimazione del frumento

La concimazione del frumento diventa semplice se si seguono determinati consigli. In questa guida troverai tutto ciò che ti serve sapere per concimare il frumento.

Ottobre 30, 2024
4 min

La concimazione del frumento

Il grano, o frumento, è un cereale ampiamente diffuso a livello mondiale e tra le prime piante utilizzate in agricoltura. Lo si coltiva da più di 10.000 anni e ancora oggi milioni di persone dipendono dalla sua coltivazione per soddisfare i propri bisogni alimentari. Le moderne varietà di grano hanno rese che variano molto e dipendono da diversi fattori.

Allo stesso tempo la continua messa a punto di tecniche agronomiche via via più rispondenti ai bisogni del grano e lo sviluppo di concimi tecnologicamente avanzati, permettono di raggiungere rese elevate e qualità ottimale.

ICL è all’avanguardia circa la nutrizione del grano, dal momento che la presenza di campi prova in tutto il mondo, ha permesso di sperimentare tecniche e concimi in tutte le aree coltivate.

 

Asportazioni colturali del frumento

L’azoto è determinante per il successo produttivo del grano e dei cereali autunno-vernini in generale, soprattutto nelle fasi di accestimento, levata e botticella.

Il potassio è generalmente molto disponibile nei nostri terreni e soprattutto se i residui colturali rimangono in campo, tale elemento non è normalmente somministrato nel corso della concimazione del frumento.

Il fosforo è asportato in piccole quantità rispetto all’azoto, ma spesso i terreni sui quali cresce il grano richiedono una buona concimazione fosfatica a causa dell’abbondante presenza di calcare.

I microelementi utilizzati nelle fasi più appropriate, contribuiscono in modo considerevole al miglioramento delle rese. Manganese, zinco e rame sono i micronutrienti considerati più importanti.

Il pesco si caratterizza per asportazioni NPK in rapporto 2:1:3.

  • Azoto: importante evitare apporti tardivi, soprattutto se ureico, per evitare problemi di marciumi e scarsa resistenza alla maturazione e alla manipolazione dei frutti.
  • Potassio e calcio: K contribuisce all’incremento di pezzatura dei frutti, all’accumulo di solidi solubili e al colore. Deve essere apportato in maniera bilanciata col calcio al fine di garantire una crescita equilibrata di germogli e frutti e prevenire fisiopatie e decadimenti qualitativi.
  • Magnesio e ferro: contribuiscono al rinverdimento della pianta e risultano fondamentali nei processi di fotosintesi.

Per saperne di più, scarica il piano di concimazione per il frumento!

 

Concimazione del frumento: ecco come fare

Gli obiettivi della concimazione del frumento è garantire un migliore equilibrio vegetativo, lìincremento dell’indice di accestimento, l’aumento resa per ettaro, la migliore qualità della granella (proteine) e una gestione più semplice della coltivazione.

 

 

I migliori concimi per il frumento e le fasi di crescita sono:

  • Concimazione di fondo: per predisporre un livello di nutrienti per la pianta sufficiente dall’emergenza delle prime foglie all’accestimento, utilizza il concime granulare a cessione controllata Agromaster® NP 5-18+Ca+S (100% CRN) oppure Agromaster® NP 11-33,5+Ca (100% CRN).
  • Alla semina localizzato con microgranulatore: utilizza il concime granulare a cessione controllata Agromaster® Mini NP 12-44 (36% CRN – 36% CRP) Fornire nutrienti immediatamente disponibili ed azoto e fosforo a cessione controllata in vicinanza alle giovani piante per effetto starter.
  • Accestimento: per fornire azoto ammoniacale a pronto effetto ed ureico a cessione controllata per la levata e la successiva fase riproduttiva, utilizza il concime granulare a cessione controllata Agromaster® N 40+S (>20% CRN).
  • Tra fine accestimento e levata: utilizza il concime fogliare liquido Agroleaf ® Liquid Booster. Contiene diverse forme di azoto ed altri nutrienti prontamente veicolati grazie alle tecnologie utilizzate.
  • Tra fine levata e fioritura, insieme al trattamento funghicida: utilizza il concime fogliare liquido Agroleaf ® Liquid Booster. Le diverse forme di azoto e i microelementi favoriscono il riempimento, la qualità e il contenuto proteico della granella.

Per saperne di più, scarica il piano di concimazione del frumento!

 

Quando concimare il frumento

Con la fine dell’inverno, il frumento riprende il suo ciclo vegetativo, richiedendo un apporto mirato di nutrienti per sostenere il suo sviluppo. In questa fase, è fondamentale applicare concimi azotati arricchiti con fosforo, potassio, zolfo e zinco, elementi chiave per garantire una crescita vigorosa e una buona resa produttiva.

I Tre Elementi Fondamentali

Azoto (N), fosforo (P), e potassio (K) rappresentano i pilastri della nutrizione del frumento:

  • Azoto: favorisce la crescita e aumenta il contenuto proteico del grano.
  • Fosforo: supporta lo sviluppo radicale e l’energia necessaria per la crescita.
  • Potassio: contribuisce alla resistenza della pianta e migliora la qualità dei chicchi.

Questi macroelementi sono spesso presenti in formulazioni bilanciate oppure in rapporti personalizzati per adattarsi alle esigenze specifiche del terreno e della coltura.

Il Ruolo di Zolfo e Zinco

Tra i meso e microelementi, lo zolfo e lo zinco svolgono un ruolo cruciale:

  • Zolfo: migliora l’assimilazione dell’azoto e aumenta la qualità delle proteine.
  • Zinco: essenziale per la sintesi proteica e lo sviluppo ottimale delle piante.

Quando Concimare il Frumento

La somministrazione dei concimi avviene prevalentemente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, durante la fase di levata. Questo periodo è strategico per:

  • Sostenere lo sviluppo vegetativo: favorendo la crescita delle piante.
  • Incrementare le potenzialità produttive: sia in termini di resa (quintali per ettaro), sia di qualità, aumentando il contenuto proteico del grano.

Un programma di fertilizzazione bilanciato, basato sull’analisi delle esigenze del campo, è essenziale per ottimizzare la produzione e garantire un frumento di alta qualità.

 

Le Indicazioni sono di carattere generale da modulare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. Per interventi specifici, comparsa di carenze e/o soluzioni applicative diverse consultare l’esperto ICL di zona o di riferimento.

 

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