Prevenire l’inquinamento delle risorse irrigue da nitrati e nitriti

Le acque di falda risentono sempre di più dell’inquinamento da nitrati e da nitriti, che va prevenuto anche grazie ai concimi a cessione controllata

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L’inquinamento delle risorse irrigue è un problema sempre più importante. Purtroppo grande parte  la gioca la produzione florovivaistica.

I nitrati e i nitriti sono composti organici dell’azoto che risultano dalla trasformazione dell’azoto organico da parte dei batteri nitrificati. I nitriti possono anche formarsi nelle tubazioni idriche da parte di batteri mentre una possibile fonte di nitrati sono gli scarichi civili e industriali, l’agricoltura e la zootecnia.

 

Lo scopo della concimazione sostenibile in florovivaismo

Concimare in modo sostenibile significa allo stesso tempo nutrire le piante e evitare/minimizare gli effetti delle concimazioni nell’ecosistema.

Le concimazioni azotate sono alla base della nutrizione vegetale. Vanno scelti concimi in cui l’azoto non dilavi ma che venga assorbito dalle piante anzichè lisciviare nel terreno: i concimi a cessione controllata. La tecnologia con cui sono prodotti si basa su una membrana di resina che rilascia i nutrienti su base giornaliera in modo adeguato ai bisogni delle piante. In questo modo si riduce al minimo la lisciviazione nell’ambiente.

 

Cosa fare per prevenire la formazione di nitrati e nitriti nelle acque in florovivaismo

Ci sono altre azioni, oltre alla scelta dei concimi a cessione controllata per prevenire la formazione di nitrati e nitriti nelle acque.

In condizioni di bassa radiazione solare l’accumulo di nitrato nelle è maggiore. I giorni brevi, caratteristici del periodo autunno-vernino, e la bassa radiazione solare favoriscono l’accumulo di nitrato nelle piante. Un’elevata disponibilità idrica del terreno favorisce nelle piante l’assorbimento dello ione nitrico. Contemporaneamente, però, aumenta la perdita di azoto nitrico dal mezzo di coltura per percolazione verso la falda acquifera nel terreno. Tutti i parametri ambientali e le pratiche colturali che determinano variazioni del contenuto dell’azoto nitrico del terreno influenzano l’accumulo di nitrato nelle piante. Tutto ciò premesso ecco cosa cosa si puo’ fare in prevenzione:

  • se si opera in coltura protetta assicurare una buona radiazione solare alle piante in relazione ai loro fabbisogni integrandola eventualmente con radiazione artificiale (es: luci a led, ecc.) in modo da poter stimolare il metabolismo energetico delle piante e la degradazione dei nitrati nei tessuti vegetali
  • effettuare sempre concimazioni azotate bilanciate in relazione ai fabbisogni nutritivi delle colture prediligendo l’utilizzo di concimi a rilascio controllato dell’azoto.
  • effettuare analisi chimiche periodiche dell’acqua di irrigazione in modo da poter tenere sempre sotto controllo il valore della concentrazione di nitrati e nitriti nell’acqua.

 

Cosa fare per rimediare alla formazione di nitrati e nitriti nelle acque in florovivaismo

  • Utilizzare un impianto ad osmosi inversa per l’abbattimento dei nitrati nell’acqua
  • Usare possibilmente acque di irrigazione con un basso contenuto di nitrati (inferiore ai 50 mg/l)
  • Bilanciare le concimazioni azotate usando che concimi che rilascino l’azoto in modo controllata, come i CRF (Controlled Release Fertilizers, o concimi a cessione controllata)

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