Che cos’è la concimazione fogliare e come funziona?
I concimi fogliari sono un metodo efficace per garantire una nutrizione completa alle colture in modo sinergico alla concimazione radicale.
La nutrizione fogliare: tecnica efficace per apportare nutrienti alle colture
La nutrizione fogliare rappresenta una pratica agricola fondamentale per garantire alle piante un apporto ottimale di sostanze nutritive direttamente attraverso le foglie. Questa tecnica si rivela particolarmente utile quando l’apparato radicale non è in grado di assorbire nutrienti dal terreno in modo efficiente o quando la fertilità del suolo è limitata.
Introdotta per la prima volta nel 1870, la nutrizione fogliare ha subito un’evoluzione significativa negli ultimi decenni, trasformandosi in un metodo efficace, moderno e sostenibile per ottimizzare la nutrizione delle colture. Per ottenere risultati ottimali, è essenziale considerare l’interazione tra i nutrienti, l’ambiente e la fisiologia della pianta.
Le principali fonti di nutrienti per la nutrizione fogliare
Esistono tre categorie principali di nutrienti utilizzati nella nutrizione fogliare:
- Inorganici
- Complessi organici
- Chelati sintetici
Ogni fonte presenta caratteristiche uniche, come la solubilità, la dimensione molecolare, la carica elettrica e il punto di deliquescenza. Questi fattori influenzano direttamente l’assorbimento, la traslocazione e l’efficacia complessiva della nutrizione fogliare.
Solubilità e assorbimento: fattori chiave
La solubilità dei nutrienti è determinante per il loro assorbimento da parte delle foglie. Studi recenti hanno confrontato fonti di zinco solubili, come lo ZnSO4, con l’ossido di zinco in forma nanoparticolata, caratterizzato da una bassa solubilità. Nonostante le dimensioni ridotte dell’ossido di zinco (inferiori a 100 nm), è emerso che i nutrienti ad alta solubilità vengono assorbiti in modo più efficace, dimostrando l’importanza di scegliere la fonte adeguata per massimizzare i benefici.
La dimensione delle molecole influenza la velocità di assorbimento della soluzione nutritiva tramite la superficie fogliare. I pori possono assorbire particelle fino a 2,4 nm, mentre particelle fino a 43 nm passano attraverso gli stomi.
La ricerca sulle dimensioni delle particelle ha rilevato che molte hanno una dimensione media di oltre 100 nm, il che significa che l’assorbimento fogliare di questi nutrienti è improbabile.
L’influenza della carica elettrica sulla nutrizione fogliare
Le cuticole fogliari presentano una carica negativa, un fattore cruciale che determina il comportamento dei nutrienti durante il processo di assorbimento. I nutrienti non caricati o caricati positivamente possono attraversare la cuticola con maggiore facilità, favorendo il movimento all’interno dei tessuti fogliari.
In particolare, i nutrienti chelati, caratterizzati da una carica elettrica neutralizzata, offrono un vantaggio significativo. La loro configurazione chimica migliora l’assorbimento e la traslocazione verso altri organi della pianta, aumentando così l’efficienza nutrizionale complessiva.
Il punto di deliquescenza: un fattore chiave nell’assorbimento dei nutrienti
Il punto di deliquescenza rappresenta il livello di umidità relativa dell’aria in cui un sale si trasforma in soluto, diventando disponibile per l’assorbimento da parte delle foglie.
Quando l’umidità relativa dell’ambiente supera questo livello, i sali si dissolvono, permettendo ai nutrienti di essere assimilati. Questo parametro varia in base alla fonte nutritiva e può essere ottimizzato con l’uso di additivi specifici.
Ad esempio, l’impiego di tensioattivi con nutrienti chelati riduce significativamente il punto di deliquescenza. Questo consente un assorbimento più efficace anche in condizioni di bassa umidità relativa, garantendo una nutrizione fogliare ottimale in ambienti difficili.
Sicurezza e compatibilità nella nutrizione fogliare
La scelta del concime fogliare ideale non si limita alla capacità di assorbimento e trasporto dei nutrienti all’interno della pianta, ma comprende anche la compatibilità con altri prodotti utilizzati in agricoltura.
Ad esempio, la combinazione di nutrienti e pesticidi in un’unica miscela per il serbatoio dell’irroratore offre un vantaggio economico, riducendo i costi operativi grazie a un’unica applicazione. Tuttavia, è fondamentale valutare le possibili interazioni negative:
Riduzione dell’efficacia: In alcuni casi, i nutrienti possono ridurre l’efficacia dei pesticidi, abbassandone l’efficacia dal 70% al 25%.
Formazione di grumi: Alcune combinazioni possono causare la destabilizzazione della soluzione, con la formazione di grumi che possono intasare i filtri dell’irroratore. Questo compromette non solo il flusso del prodotto e l’efficienza della nutrizione fogliare, ma anche la durata e l’efficienza degli ugelli.
Come garantire la compatibilità?
Per evitare problemi di sicurezza e compatibilità, è importante:
- Effettuare test preliminari: Verificare la stabilità della miscela prima dell’applicazione su larga scala.
- Utilizzare prodotti di qualità certificata: Privilegiare nutrienti e pesticidi formulati per garantire una buona compatibilità.
- Seguire le istruzioni dei produttori: Assicurarsi di rispettare le dosi e le modalità di miscelazione indicate.