Il calendario del suolo
Gli agronomi di ICL hanno sviluppato un breve e semplice elenco di indicatori chiave per tenere sempre sotto controllo il suolo!
In agricoltura, bisogna tenere in considerazione diversi fattori per poter raggiungere una resa costante e di alta qualità. Questi vanno al di là dei “semplici” bisogni nutrizionali della coltura.
Un aspetto importantissimo è la salute del suolo, che influisce sulla disponibilità e perdita dei nutrienti e sulla resa delle colture.
Andiamo “dietro le quinte”
Il team di agronomi di ICL ha lavorato a lungo per poter creare un modo semplice per capire il suolo.
Alla fine, sono riusciti a stilare un breve elenco di indicatori che aiutano la lettura ed indicano chiaramente lo stato di salute del terreno.
L’obiettivo è aiutare gli agricoltori a ridurre i costi associali alla valutazione e al monitoraggio del suolo.
Per prima cosa, valutiamo il tipo di suolo
Come parte di qualsiasi valutazione, è importante comprendere le caratteristiche intrinseche del terreno, tra cui troviamo la sua posizione.
Anche se questa risulta difficile da modificare, è una parte che influisce profondamente sui piani di nutrizione per le colture.
La valutazione vede un’analisi dettagliata della mineralogia, del pH, della salinità e della CEC (capacità di fornire cationi nutrienti per l’assorbimento da parte delle piante).
Inoltre, anche le decisioni spossono influenzare la salute del suolo: l’irrigazione, la lavorazione, il tipo di coltura e le rotazioni, l’adozione di tecniche di precisione e il bestiame possono influire – positivamente o negativamente – sul terreno nel corso del tempo.
Altri fattori influenti
Allo stesso modo, gli input esterni utilizzati possono influenzare la salute complessiva del suolo. Possiamo suddividerli in tre categorie principali: nutrizione, gli apporti di carbonio e gli ammendanti.
Per la nutrizione, si possono utilizzare concimi minerali e biostimolanti: troviamo quelli per la solubilizzazione dei nutrienti, i probiotici per la fissazione dell’azoto o i biostimolanti prebiotici.
Gli apporti di carbonio possono includere concimi organo-minerali, letami, idrochar e biocarbone, e composti.
Gli ammendanti possono costituiti da prodotti con azione biostimolante o correttivi calcarei.
I confini tra alcuni di questi prodotti non sono chiaramente definiti, ma tutti possono alterare i parametri del suolo, aumentare la disponibilità e la quantità di nutrienti o migliorare la diversità e la quantità di flora nel terreno.
La nostra soluzione
Per poter migliorare qualsiasi cosa, il primo passo è fare una valutazione. La stessa cosa vale per l’agricoltura. Tuttavia, per determinare la salute complessiva del suolo, bisogna tenere in considerazione tantissimi fattori. Quindi, come possiamo aiutare gli agricoltori a semplificare questo processo?
Misurare i parametri è un compito costoso. Per semplificarlo, gli agronomi di ICL hanno identificato 4 parametri chiave da valutare:
- Contenuto di materia organica
- Stabilità degli aggregati e la compattazione del suolo
- Capacità di ripenzione idrica
- Quantità e diversità dei microbi
Monitorare questi indicatori permette di effettuare una valutazione a 360° dello stato di salute del suolo e di monitorare come gli input e le tecniche agronomiche lo influenzano nel tempo.