L’efficienza nell’uso dei nutrienti: cosa c’è da sapere?

Massimizzare la crescita delle colture: gli elementi chiave dell'efficienza nell'uso dei nutrienti

Gennaio 15, 2024
5 min
Cristian Terrones
Agronomo & Product Specialist

L’Efficienza nell’Uso dei Nutrienti (anche chiamata NUE, Nutrients Use Efficiency) è un concetto chiave nell’agricoltura moderna, che indica la capacità della pianta di utilizzare efficacemente i nutrienti forniti dai concimi durante la crescita. L’azoto è di norma al centro di questo concetto, mentre per fosforo e potassio si parla di PUE e KUE.

Migliorare la NUE è fondamentale per una produzione agricola sostenibile, poiché aumenta la produttività agricola e riduce l’impatto ecologico. Inoltre, consente un uso ottimizzato dei concimi, maggiori rese e aiuta il mantenimento della fertilità del suolo.

Pratiche sostenibili come l’agricoltura di precisione, le colture di copertura e la rotazione migliorano la NUE favorendo il ciclo naturale dei nutrienti e riducendo le perdite, portando risultati migliori dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.

La NUE misura la proporzione di nutrienti applicati che vengono utilizzati efficacemente dalle piante per i processi di crescita rispetto al totale applicato.

 

Come si calcola la NUE?

Il calcolo dell’efficienza nell’uso dei nutrienti (NUE) è essenziale per apportare migliorie ove necessario. Cristian Terrones, agronomo ICL, fornisce supporto agli agricoltori per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità con gli strumenti giusti.

Terrones osserva che la NUE può essere espressa come efficienza agronomica (AE), efficienza fisiologica (PE) o efficienza di recupero apparente (ARE), che considerano rispettivamente le rese rispetto all’applicazione di concimi, all’assorbimento di nutrienti e al recupero dei concimi stessi.

 

Nutrient Efficiency Ratio

Il Rapporto di Efficienza dei Nutrienti (NER, o Nutrient Efficiency Ratio) è un’unità di misura utilizzata per valutare l’utilizzo dei nutrienti nelle colture, prendendo in considerazione l’interazione dei nutrienti e come il loro equilibrio influisca sulla crescita.

Viene calcolato dividendo la resa in sostanza secca della pianta per l’assorbimento totale di nutrienti come azoto, fosforo e potassio.

Un NER più elevato indica un uso più efficiente dei nutrienti per la produzione di biomassa, mentre un NER più basso indica la presenza di possibili carenze nutritive. Il NER aiuta a valutare e migliorare la gestione dei nutrienti nelle colture.

 

Quali fattori influenzano la NUE?

L’efficienza nell’uso dei nutrienti è influenzata da diversi fattori, tra cui le caratteristiche del suolo, il clima, la genetica delle piante e le tecniche agricole.

Caratteristiche del suolo, come il pH, influenzano la disponibilità dei nutrienti, ad esempio con condizioni acide e alcaline che limitano rispettivamente l’assorbimento del fosforo e dei micronutrienti. La compattazione del suolo può anche ostacolare l’assorbimento dei nutrienti.

Eventi meteorologici (come temperatura e umidità) giocano un ruolo nella crescita delle piante e nella perdita di nutrienti. Le differenze genetiche tra le colture determinano le loro esigenze nutritive e le efficienze di assorbimento.

 

Quali strategie posso adottare per aumentare la NUE?

Ci sono diversi metodi per migliorare l’efficienza dell’uso dell’azoto:

  1. Ottimizzare le dosi di concime: applicare la quantità appropriata di concime in base alle esigenze della coltura è fondamentale. Bisogna considerare anche fattori come il tipo di suolo, la coltura e la resa prevista. Un’analisi a 360° del sito produttivo e dei tessuti vegetali o modelli predittivi permette di stimare le esigenze delle colture e regolare le dosi di concime di conseguenza.
  2. Tecniche di fertilizzazione di precisione: applicare il concime per rispondere alla domanda della coltura e minimizzare le perdite, ad esempio attraverso l’applicazione a bande o vicino alle radici della coltura. Ciò riduce le perdite di nutrienti per volatilizzazione o lisciviazione, migliorando l’efficienza del concime. I Fertilizzanti a Efficienza Migliorata (EEF), come i Concimi a Cessione Controllata (CRF), offrono un’alta efficienza riducendo tutte le perdite.
  3. Agricoltura conservativa: una minore lavorazione del suolo, in sostituzione a lavorazioni profonde (es. aratura), possono migliorare l’efficienza dell’uso dell’azoto, promuovendo l’accumulo di materia organica e migliorando la struttura del suolo. Questi benefici aumentano la capacità di ritenzione dell’acqua nel suolo, il ciclo dei nutrienti e la crescita delle colture.
  4. Includere colture di copertura nelle rotazioni: aiuta a migliorare l’efficienza dell’uso dell’azoto, ne aumenta la fissazione, riduce l’erosione e migliora la salute del terreno. Le colture di copertura catturano l’azoto residuo, impedendone la lisciviazione, migliorando anche la struttura del suolo e la disponibilità di nutrienti per le colture successive.

In conclusione, l’efficienza nell’uso dei nutrienti dipende da molteplici fattori, richiedendo un approccio olistico che tenga conto di suolo, pianta, clima e pratiche di gestione.

 

Le innovazioni ICL per una maggior efficienza

La ricerca continua per ottimizzare l’utilizzo dei nutrienti è essenziale per assistere gli agricoltori nel migliorare le loro pratiche agricole.

Grazie alla ricerca, è possibile scoprire nuove tecnologie e pratiche per massimizzare l’efficienza dell’uso dell’azoto, riducendo l’impatto ambientale.

I nostri prodotti innovativi e sostenibili, come i concimi a cessione controllata e idrosolubili, permettono alle colture di migliorare l’efficienza dell’uso dei nutrienti.

 

I Biostimolanti

I biostimolanti stimolano l’attività del suolo, aumentando la disponibilità di nutrienti per le colture, cosa essenziale in condizioni in cui lo stress da calore, siccità o malattie limita l’assorbimento dei nutritivi.

I nostri biostimolanti possono aumentare la resa, migliorare la qualità delle colture e far fronte agli stress dovuti a condizioni ambientali sfavorevoli.

 

Concimi a cessione controllata

I concimi a cessione controllata (o CRF) forniscono gli elementi nutritivi con un rilascio graduale per un periodo di tempo prolungato. A differenza dei concimi tradizionali, che si dissolvono rapidamente e richiedono diverse applicazioni, i CRF mitigano la perdita di nutrienti nell’ambiente e ne migliorano l’efficienza di utilizzo da parte della pianta.

Inoltre, i CRF permettono di ottenere una resa finale uguale o superiore con un numero inferiore di applicazioni, rappresentando un risparmio in termini di manodopera, tempistiche e di quantità di prodotto necessaria.

Diversi risultati di prove in campo dimostrano i vantaggi tangibili dei concimi a cessione controllata. Per saperne di più, visita questa pagina.

 

I concimi idrosolubili (WSF)

In ICL abbiamo sviluppato una vasta gamma di concimi idrosolubili (o WSF) per gli esperti della fertirrigazione. L’obiettivo è migliorare la disponibilità dei nutrienti e ridurre le perdite.

La fertirrigazione aumenta notevolmente l’efficienza nell’uso dei nutrienti poiché questi vengono trasportati direttamente alle radici con dosi precise in base alle esigenze della fase fenologica.

Questo permette di ridurre al minimo gli sprechi e di massimizzare l’assorbimento dei nutritivi.