Crescere il Nocciolo
Consigli sulla nutrizione

Il nocciolo è una pianta piuttosto rustica, coltivata storicamente in Italia prevalentemente in Lazio, Piemonte e Campania. L’Italia si posiziona come secondo produttore a livello mondiale, dopo la Turchia, con la recente messa a dimora di nuovi impianti anche in altre regioni e territori.

I nostri consigli per crescere al meglio il nocciolo
(Corylus avellana L.)

  • Il nocciolo è una pianta antica e ricca di significato, originaria delle zone temperate dell'Europa e dell'Asia occidentale. È conosciuto e apprezzato dall'uomo sin dalla preistoria, con semi di nocciola trovati nei siti archeologici che risalgono a circa 10.000 anni fa.

  • Pianta monoica con fiori riuniti in infiorescenze unisessuali che si sviluppano molto prima delle foglie.

  • La temperatura minima d’inverno non deve scendere sotto i -8 °C per evitare danni irreversibili ai tessuti della pianta.

  • D’estate temperature maggiori di 32-34 °C provocano un forte rallentamento della fotosintesi e del metabolismo.

  • Predilige terreni con pH sub-acido (5,8-6), tuttavia si adatta bene nel range 5,5-8.

  • Risente negativamente di calcare attivo superiore al 7-8% e valori di sostanza organica inferiori a 1,5-2%. Sono da evitare terreni compatti e con scarsa capacità drenante.

  • Per raggiungere elevati standard produttivi è fondamentale l’irrigazione, da gestire preferibilmente mediante il monitoraggio dell’umidità del suolo con sonde.

  • L’apparato radicale del nocciolo si sviluppa prevalentemente nei primi 50 cm di profondità e si espande lateralmente sotto la proiezione della chioma, per cui per una buona bagnatura l’impiego di doppia ala gocciolante è consigliato.

  • La densità di piantagione deve tenere conto della necessità di favorire la meccanizzazione ed evitare la competizione nei riguardi della luminosità, pertanto è consigliabile non scendere sotto i 4-5 m fra le file.

Classificazione

Famiglia Betulaceae
Genere Corylus
Specie Corylus avellana L.

 

Ogni varietà può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative per garantire le condizioni di crescita ottimali. Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza.

È fondamentale eseguire una previa analisi chimico-fisica del terreno per determinare il corretto valore di nutrienti da apportare, e un’analisi chimico-agraria dell’acqua di irrigazione per una corretta fertirrigazione.

Per evitare problemi di elevata salinità, gli apporti nutritivi devono essere il più possibile frazionati, controllando sempre la EC della soluzione nutritiva fornita in fertirrigazione.

Caratteristiche botaniche

Il nocciolo appartiene alla famiglia delle Betulaceae, nel genere Corylus, che comprende diverse specie come Corylus avellana L., C. maxima Mill., C. chinensis Franch., C. sieboldiana Bl., e C. colurna L. In Italia, il nocciolo comune coltivato include numerose varietà, alcune delle quali sono ibridi tra Corylus avellana L. e C. maxima Mill. Questa pianta ha un portamento a cespuglio e tende a produrre numerosi polloni, raggiungendo generalmente un’altezza di 2-4 metri, fino a un massimo di 7 metri. Il fusto è sottile e slanciato, mentre i rami giovani sono ricoperti di corti peli, alcuni ghiandolari. La corteccia, di colore marrone-grigio, è inizialmente glabra e presenta solchi longitudinali con lenticelle chiare sparse.

Le radici sono superficiali e le foglie, disposte in modo alterno, hanno una forma rotondo-ovale con picciolo lungo. La pagina superiore è di colore verde con una leggera peluria, mentre quella inferiore è più chiara con nervature ben evidenti.

 

Fiori maschili e femminili e rametto di Nocciolo con frutti

Fiori maschili e femminili e rametto di Nocciolo con frutti

Il nocciolo è una pianta monoica, con fiori unisessuali raccolti in infiorescenze che si sviluppano prima delle foglie. Gli amenti maschili, presenti in gruppi di 2-4, si trovano all’estremità o all’ascella delle foglie dei rami dell’anno precedente; ogni amento è formato da numerosi piccoli fiori protetti da una squama che copre gli stami. I fiori femminili, nascosti in piccole gemme, emettono durante la fioritura un ciuffo rosso di stimmi per ricevere il polline dei fiori maschili.

Il frutto è un diclesio, costituito dalla nocciola e dall’involucro, con un pericarpo legnoso che racchiude un seme dolce e ricco di olio: la nocciola.

 

Tecnica colturale

Per ridurre i costi di coltivazione, sono state introdotte tecniche colturali che favoriscono la completa meccanizzazione, contribuendo al contenimento delle principali fisiopatie e integrando le pratiche di difesa ambientale. Nei nuovi impianti, invece del tradizionale cespuglio, si preferisce la forma a monocaule in varie varianti: vaso libero, monocono, ipsilon e siepe.

La tendenza attuale favorisce un aumento della densità di piantagione. Tuttavia, per facilitare la meccanizzazione e ridurre la competizione per la luce, è consigliato mantenere una distanza minima di 5 metri tra le file.

La preparazione del terreno prevede un livellamento, seguito da ripuntatura e un’aratura leggera, durante la quale vengono interrati sostanza organica e dosi elevate di fosforo e potassio.

 

Esigenze e fabbisogni nutritivi

Il nocciolo si caratterizza per asportazioni NPK in rapporto 2:1:2.

L’azoto è fondamentale per lo sviluppo dei nuovi germogli, il potassio contribuisce a migliorare la resa allo sgusciato e la tolleranza della pianta a stress da elevate temperature e carenza idrica. Calcio e magnesio sono fondamentali nei processi di riempimento frutto, prevenzione della cascola e potenziamento della fotosintesi. È importante apportare calcio soprattutto in terreni acidi e sub-acidi.

Azoto

L’azoto è un elemento nutritivo essenziale che stimola la crescita e la robustezza delle piante. Se somministrato nelle giuste quantità, può portare a produzioni di elevata qualità e resa. Nel suolo, la maggior parte dell’azoto totale (circa 97-98%) è legato alla sostanza organica e diventa disponibile per le piante solo attraverso il processo di mineralizzazione. Solo una piccola parte (2-3%) è presente in forma minerale, prevalentemente sotto forma di ammonio trattenuto dalla capacità di scambio cationico (CSC) del terreno, e quindi immediatamente utilizzabile dalla coltura.

La distribuzione dell’azoto dovrebbe essere frazionata, preferibilmente tramite fertirrigazione, particolarmente indicata per impianti giovani o su terreni leggeri e sabbiosi. Nei primi anni di crescita si consiglia di utilizzare fertilizzanti azotati applicati in primavera, come nitrato ammonico, nitrato di calcio o nitrato di potassio.

Fosforo

Il fosforo è un elemento fondamentale per le piante, ma spesso risulta poco disponibile nonostante la sua presenza elevata nei terreni. Questa limitata disponibilità è dovuta alla tendenza del fosforo a legarsi al calcio, formando fosfati poco solubili che ne riducono l’assimilabilità per le colture.

È quindi essenziale disporre di un’analisi aggiornata del terreno per determinare l’effettiva quantità e disponibilità del fosforo. Solo in caso di carenza significativa è consigliato procedere con una concimazione aggiuntiva.

Poiché il fosforo ha una scarsa mobilità nel terreno, è opportuno applicarlo come concimazione di fondo prima dell’impianto. Durante la coltivazione, specialmente in caso di carenza, è preferibile somministrarlo in autunno o alla ripresa vegetativa tramite fertirrigazione con concimi fosfatici solubili.

Potassio

Il potassio è un elemento altamente mobile all’interno delle piante, a livello cellulare, dei tessuti e nel trasporto a lunga distanza attraverso xilema e floema. Ha un ruolo cruciale nella traslocazione dei prodotti della fotosintesi.

In caso di carenza, è opportuno integrare il potassio tramite concimazioni autunnali con solfato di potassio (K₂SO₄) o in primavera su terreni sabbiosi. Se è disponibile un impianto di fertirrigazione, parte del potassio può essere somministrata con concimi potassici solubili come il nitrato di potassio.

Calcio

Il calcio (Ca) svolge un ruolo essenziale nello sviluppo della pianta, regolando molte funzioni cellulari, preservando l’integrità e la stabilità della membrana citoplasmatica e rafforzando la parete cellulare attraverso legami con le pectine della lamella mediana.

Il calcio è fondamentale anche per migliorare la qualità dei frutti. Tuttavia, la sua somministrazione tramite fertirrigazione è consigliata solo dopo un’accurata analisi del contenuto di calcio nell’acqua irrigua.

Magnesio

Il magnesio è fondamentale per l’attivazione di enzimi coinvolti nella respirazione, nella fotosintesi e nella sintesi di DNA e RNA.

Un’elevata disponibilità di potassio nel terreno può però causare carenze di magnesio nelle foglie. Per questo motivo, è importante monitorare le concimazioni potassiche. In caso di elevate produzioni, si consiglia di integrare il magnesio nel terreno, eventualmente tramite fertirrigazione.

 

Obiettivi della nutrizione

  • Spinta vegetativa primaverile, anche in caso di condizioni pedo-climatiche avverse
  • Prevenzione delle clorosi
  • Incremento della resa allo sgusciato
  • Riduzione della cascola dei frutti
  • Corretta maturazione del legno

 

Come concimare il nocciolo

Come e quando concimare il nocciolo?

Q&A

Ecco alcune domande frequenti che abbiamo ricevuto dagli agricoltori!

  • Di seguito trovi i prodotti consigliati (con i loro dosaggi), il periodo di utilizzo e il motivo per cui vengono applicati:

    Germogliamento: per una spinta vegeto produttiva equilibrata e rinverdimento, utilizza Agromaster 19-9-9+Ca+Mg+S (30% CRN) (200-400 kg/ha);

    Sviluppo vegetativo: per uno stimolo radicazione e sviluppo vegetativo, utilizza Nova PeKacid (10-15 ka/ha) in combinazione con Nova Plus CalMag+TE (25-30 ka/ha). Invece, per una spinta vegetativa equilibrata e prevenzione microcarenze, utilizza Agroleaf Power 31-11-11 (3-4 kg/ha).

    Da allegagione a lignificazione frutto: per avere uno specifico apporto NPK, arricchito con calcio e microelementi, e con un’azione acidificante, utilizza Novacid 12-6-22+12CaO+micro (25-35 kg/ha). Invece, per il potenziamento fotosintesi, riduzione cascola, incremento resa allo sgusciato, utilizza Agroleaf Power 11-5-19+Ca+Mg+TE (3 kg/ha) in combinazione con Beoz Adamite (2 kg/ha) (eseguire 2 interventi per ognuno).

    Da lignificazione frutto a maturazione: per un incremento della resa allo sgusciato, prevenzione cascola, potenziamento fotosintesi e acidificazione, utilizza Novacid 5-11-38+Mg+micro (20-30 kg/ha).

    Post-raccolta: per il reintegro degli elementi nutritivi per l’accumulo delle riserve, utilizza Polysulphate (400-600 kg/ha). Invece, per la maturazione delle gemme e l’incremento fertilità per l’impollinazione invernale, utilizza Agroleaf Liquid B11 (1-2 kg/ha) in combinazione con Agroleaf Liquid Zinc (1-2 kg/ha).

    In caso di elevata salinità e/o terreni poveri di sostanza organica si consiglia l’impiego di Beoz Goldstone alla dose di 10 L/ha in fertirrigazione. Intervenire nelle fasi di sviluppo vegetativo e accrescimento frutto.

    In caso di comparsa di microcarenze si consiglia di intervenire con Micromax per via fogliare alla dose di 1 kg/ha.

    I dosaggi indicati sono settimanali. Le Indicazioni sono di carattere generale da modulare in base alla fertilità del terreno, allo sviluppo vegeto-produttivo e alla potenziale resa. Per interventi specifici, comparsa di carenze e/o soluzioni applicative diverse consultare l’esperto ICL di zona o di riferimento.

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Per le raccomandazioni su quando utilizzare questi prodotti, consultate il piano di concimazione.

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