Crescere il Peperone
Consigli sulla nutrizione

A supporto della filiera italiana del peperone, è stata studiata una specifica gestione nutrizionale.

I nostri consigli per crescere al meglio il peperone (Capsicum annuum)

  • Appartiene alla famiglia delle Solanacee. È una delle piante che sono giunte in Europa a seguito della scoperta dell’America.

  • Il peperone si adatta perfettamente alle condizioni pedoclimatiche italiane. Le regioni maggiormente interessate dalla coltura sono la Sicilia, la Puglia, la Campania e il Lazio, sia in pieno campo che in coltura protetta.

  • Il peperone è molto sensibile alle variazioni di temperatura e luminosità; le temperature ottimali sono pari a 26°C di giorno e 16°C di notte; in condizioni di scarsa luminosità, siamo intorno ai 20°C di giorno e 14°C di notte.

  • La crescita, lo sviluppo, la qualità e quantità dei frutti è stimolata dal giorno breve (9-10 ore di luce). La fioritura è favorita da temperature diurne alte 26-35°C e da modeste escursioni termiche giornaliere; l’allegagione è favorita da temperature comprese tra i 26 e 32°C di giorno e di almeno 16°C di notte.

  • Temperature troppo alte (30-35°C) determinano cascola fiorale, deformazione e cascola dei frutti. Inoltre, possono provocare “la scottatura o colpo di sole” sul frutto esposto al sole, facendo comparire macchie decolorate molli che assumono consistenza cartacea.

  • L’umidità relativa dell’aria non dovrebbe mai scendere di giorno al di sotto del 75%; ideale fino all’82%.

  • Da evitare le correnti d’aria: le finestre di aerazione della serra vanno gestite con cautela.

  • Il peperone ha un apparato radicale non molto profondo ed espanso, dotato di bassa capacità di scambio, che non tollera condizioni asfittiche e terreni compatti: cresce bene in un terreno sciolto e franco, che si mantenga nel tempo ben strutturato, soffice e fresco, fertile e con elevata umidità.

Classificazione

Famiglia Solanaceae
Genere Capsicum
Specie Capsicum annuum L.

 

Ogni varietà può avere esigenze leggermente diverse, quindi è consigliabile consultare le informazioni specifiche relative per garantire le condizioni di crescita ottimali. Un esame a 360 gradi del sito produttivo è la base di partenza.

È fondamentale eseguire una previa analisi chimico-fisica del terreno per determinare il corretto valore di nutrienti da apportare, ed un’analisi chimico-agraria dell’acqua di irrigazione per una corretta fertirrigazione, soprattutto in fuori suolo.

Per evitare problemi di elevata salinità, gli apporti nutritivi devono essere il più possibile frazionati, controllando sempre la EC della soluzione nutritiva fornita in fertirrigazione.

 

Caratteristiche botaniche

Il peperone (Capsicum annuum) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, la stessa famiglia a cui appartengono la patata, il pomodoro e l’uva.

Il peperone è una pianta annuale che può raggiungere altezze variabili da 30 centimetri a oltre un metro, a seconda della varietà. Le foglie del peperone sono di forma ovale o lanceolata. Sono verdi e possono variare in dimensione, ma sono generalmente più grandi rispetto alle foglie dei peperoncini piccanti.

I fiori del peperone sono solitamente bianchi o gialli e sono ermafroditi, cioè contengono sia gli organi maschili (gli stami con il polline) che quelli femminili (l’ovario con gli stili). Questa caratteristica permette l’autoimpollinazione, anche se l’impollinazione incrociata può verificarsi grazie al vento o agli insetti.

I peperoni sono i frutti della pianta. Possono variare notevolmente in dimensione, forma e colore a seconda della varietà. I colori più comuni dei peperoni includono il verde, il rosso, il giallo e l’arancione. Sono solitamente cavi all’interno con numerose piccole sementi attaccate alla parete interna del frutto. Al contrario dei peperoncini piccanti, i peperoni dolci non contengono capsaicina, il composto responsabile del piccante nei peperoncini.

Le radici del peperone sono costituite da un sistema radicale poco profondo e molto ramificato.

Esistono molte varietà diverse di peperoni, ciascuna con caratteristiche uniche in termini di dimensione, forma, sapore e colore. Alcune varietà sono piccole e ideali per il consumo fresco, mentre altre sono più grandi e spesso utilizzate per la preparazione di salse, ripieni o conserve.

 

Fabbisogni di nutrienti

Azoto

L’azoto è un elemento indispensabile, ma da gestire con oculatezza perché interferisce sia sul comportamento della pianta che sull’assorbimento degli altri elementi nutritivi.
Razionali concimazioni azotate possono sicuramente determinare risultati positivi, quali;
– favorire l’incremento del numero dei fiori e dei frutti per pianta;
– permettere di anticipare l’inizio della maturazione dei frutti;
– assicurare alla pianta una buona robustezza, rallentando la fine della produzione
Di contro, dosi troppo elevate di azoto possono non solo diminuire la produzione, ma ritardare la stessa, favorire la cascola dei fiori e dei frutti, con conseguente incremento degli attacchi parassitari ed accentuare la fisiopatia del marciume apicale.

Fosforo

Il fosforo, nonostante gli asporti non siano ingenti, è un nutriente che può incidere in modo determinante sulla produttività del peperone: dalla adeguata disponibilità del fosforo può dipendere un aumento del numero dei frutti per pianta e la precocità di maturazione. In genere però la progressività dell’effetto della concimazione fosfatica sulla produttività si arresta quando si supera il livello delle 100 unità di anidride fosforica per ettaro.

Potassio

Il potassio risulta influire positivamente più sulla qualità dei frutti che sulla quantità della produzione:

  • garantendo un peso medio maggiore delle bacche;
  • aumentando la precocità di maturazione dei frutti;
  • migliorando il sapore delle bacche, la colorazione, la robustezza, ed il contenuto di zuccheri e di vitamine;
  • aumentando la resistenza della pianta contro i marciumi radicali e del colletto.

Si deve premettere che, per discutere in modo razionale di un piano di concimazione, è necessario disporre di una analisi del terreno recente.

Partire dai dati certi delle caratteristiche del suolo consente di:

  • razionalizzare la concimazione;
  • correggere eventuali carenze strutturali;
  • evitare sprechi di fertilizzazione legati ai consumi di lusso della coltura;
  • ridurre i costi;
  • ottimizzare qualità e quantità delle produzioni;

I parametri agronomici e pedologici acquisiti risultano inoltre fondamentali per la messa a punto delle lavorazioni e della irrigazione.

Calcio

Il calcio svolge un ruolo cruciale nella struttura e stabilizzazione delle membrane cellulari. Influisce direttamente sul bilancio salino all’interno delle cellule vegetali e attiva il potassio, regolando l’apertura e la chiusura degli stomi, e facilitando il trasporto dell’acqua all’interno della pianta.

La carenza di calcio nelle piante può manifestarsi attraverso una clorosi internervale, con un ingiallimento delle zone tra le nervature fogliari e la necrosi dei margini delle foglie, soprattutto nelle parti vegetative apicali. In seguito, tendono a seccarsi.

È fondamentale assicurare un adeguato apporto di calcio, specialmente per prevenire problemi come il Blossom End Rot, una condizione in cui si verificano marciumi alla base dei frutti.

Magnesio

Il peperone è particolarmente suscettibile alle carenze di magnesio. La mancanza di questo elemento provoca una condizione nota come clorosi internervale nelle foglie più anziane, con un ingiallimento che inizia dai margini e si diffonde al centro delle foglie, coinvolgendo anche le vene più sottili. All’interno delle aree gialle, possono formarsi delle necrosi di colore marrone, e le foglie tendono infine a collassare verso il fusto prima di morire.

Inoltre, si possono verificare problemi di “maturazione a chiazze” nei frutti, spesso legati a uno sbilanciato rapporto tra potassio e magnesio.

Q&A

Ecco alcune domande frequenti che abbiamo ricevuto dagli agricoltori!

  • Il peperone ha bisogno di un terreno molto fertile, ben concimato e soprattutto ben drenato in modo da evitare pericolosi ristagni d’acqua, sempre possibili perché il peperone richiede ripetute innaffiature (nei mesi caldi tutti i giorni una volta al giorno).

  • Normalmente i peperoni iniziano a maturare dopo circa 60 giorni dall’allegagione, ma completano la colorazione dopo 80 – 100 giorni, sempre contati a partire dall’allegagione del fiore.

  • Per piantare i semi di peperone in campo aperto, il periodo migliore è fra la metà del mese di aprile e la metà di giugno, quando le gelate sono passate e la temperatura è abbastanza alta. Occorre, prima di tutto, tracciare delle file distanti fra loro circa 60 – 70 cm e scavare lungo di esse delle bocchette.

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